The Lost City: recensione del film con Sandra Bullock e Channing Tatum
Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe e Brad Pitt sono i protagonisti di questo film che rivede in chiave comico-demenziale le classiche pellicole di avventura
The Lost City, di cui vi presentiamo la recensione, è un film diretto da Aaron e Adam Nee che vede nel cast grandi star del calibro di Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe e Brad Pitt. La pellicola, uscita nelle sale ad aprile 2022, recupera l’immaginario di vari film d’avventura dagli anni Ottanta fino al periodo più recente, aggiornando ai giorni nostri le situazioni narrative de All’inseguimento della pietra verde o Alla ricerca dell’isola di Nim. Un’operazione che viene svolta in termini comico-demenziali, distruggendo la figura dell’eroe maschile che si imbarca in una pericolosa avventura per salvare una donna rapita dal cattivo di turno senza scrupoli.
Il progetto messo in atto dai Nee, a partire da un soggetto di Seth Gordon, è interessante e anche esilarante sulla carta. Si gioca sulla nostalgia per certe pellicole avventurose molto amate come All’inseguimento della pietra verde, ma al tempo stesso si costruisce una macchina comica per colpire uno degli elementi caratteristici di quei film: il maschio alfa coraggioso e muscoloso. In questi tempi è un tipo di operazione che piace tanto, tuttavia bisogna essere in grado di saperla sviluppare bene, soprattutto dal punto di vista comico. The Lost City purtroppo non centra pienamente l’obiettivo, ma riesce a garantire una certa dose di piacevole divertimento. Il film (qui il trailer) è ora disponibile per gli abbonati a Sky e Now Tv. Di seguito il nostro giudizio completo.
Indice
La trama – The Lost City recensione
Loretta Sage (Sandra Bullock) è una scrittrice di successo, autrice di famosi bestseller a metà fra il romanzo rosa e quello d’avventura. La sua saga di libri ha come protagonista Dash, un eroe aitante e bellissimo rappresentato sulle copertine dal modello Alan Caprison (Channing Tatum), il quale è amato moltissimo dalle lettrici ma detestato da Loretta. La donna, in seguito a un periodo di vita ritirata, riesce a terminare il suo ultimo romanzo ed è costretta dalla sua agente letteraria a presenziare a un tour promozionale in cui ci sarà anche Alan. La prima tappa del tour si rivela un autentico disastro e si conclude con il rapimento di Loretta da parte del miliardario Abigail Fairfax (Daniel Radcliffe).
Fairfax è sicuro che la città perduta descritta da Loretta nel suo romanzo esista veramente, come anche il suo antico tesoro andato perduto. Compito della scrittrice sarà tradurre un enigmatico geroglifico e individuare dove si trovi il tesoro; fino a quando questo non avverrà Loretta rimarrà sotto sequestro. Nel frattempo Alan, deciso a dimostrare a Loretta di non essere solo un modello da copertina, si lancia in un’operazione di salvataggio, facendosi aiutare anche da un ex Navy Seal, Jack Trainer (Brad Pitt). Sarà l’inizio di una bizzarra ed esilarante avventura nella giungla.
Cambiare i ruoli
Uno degli elementi positivi di The Lost City è senz’altro rivedere in chiave comico-demenziale il materiale narrativo, compresi i personaggi, di tanti film d’avventura amati dal grande pubblico. Come sempre abbiamo vicende rocambolesche in luoghi esotici e un tesoro antico da trovare, ma i protagonisti canonici cambiano e si ribaltano, o meglio vengono derisi proprio in quelle caratteristiche canoniche. È quello che accade soprattutto con il personaggio di Tatum, il quale vorrebbe raggiungere l’ideale di eroe mascolino bello, perfetto, senza macchia e senza paura. Tuttavia Alan è proprio l’opposto: al di là del fisico perfetto, è totalmente impacciato e abile in nulla. Al contrario, Loretta si dimostra molto più furba e coraggiosa; inoltre, in più occasioni, si ritrova a dover salvare Alan invece di essere dipendente da lui. L’eroe diventa così come le co-protagoniste femminili di un tempo, personaggi ai quali veniva assegnato come unica qualità una bellezza folgorante.
Questo gioco funziona bene almeno nella prima parte del film, in cui si susseguono battute e siparietti davvero divertenti e dalla comicità trascinante. Tra i momenti demenziali più weird ed esilaranti c’è senz’altro la scena in cui Sandra Bullock è al tempo stesso disgustata e ammaliata mentre toglie delle sanguisughe dal corpo muscolosissimo (fondoschiena compreso) di Channing Tatum. Questa comicità parodistica e demenziale tuttavia non funziona sempre: alla lunga inizia a diventare ripetitiva e in più perde il suo smalto quando subentra la sottotrama romantica molto prevedibile. A rovinare il tutto è anche la scoperta dai toni un po’ zuccherosi della vera entità del tesoro da scoprire: una scelta probabilmente voluta, che ricollega il film alle pellicole d’avventura per famiglie, ma in fin dei conti non compatibile con l’atmosfera generale.
Un film divertente ma non convincente – The Lost City recensione
Il quartetto di attori principali cerca di collaborare a rendere l’atmosfera di The Lost City il più esilarante possibile, ma non sempre si ha la sensazione che ognuno si trovi a proprio agio. Sandra Bullock e Channing Tatum senz’altro ricoprono ruoli che tutto sommato calzano con la loro fisicità e precedente esperienza cinematografica. A risultare più convincente è però il secondo, soprattutto nel mettere in scena quella distruzione progressiva del tipico eroe del film d’avventura. Decisamente meno nella parte è invece Daniel Radcliffe, il quale funziona davvero poco nel ruolo del classico cattivo sopra le righe. La partecipazione di Brad Pitt infine è davvero efficace e contribuisce a rendere molto simpatica la prima parte del film.
Concludendo questa recensione di The Lost City, si può dire che il giudizio nei confronti del film sia misto e non pienamente sufficiente. La pellicola di Aaron e Adam Nee infatti non possiede una sceneggiatura in grado di mantenere sempre efficace il generale intento caricaturale e parodistico. La comicità non manca, ma dopo un primo tempo convincente inizia a perdere colpi e diventare ripetitiva. La svolta romantica nel rapporto tra i due protagonisti e il finale buonista finiscono poi per affossare il tutto. A ogni modo, The Lost City non è un completo disastro; si poteva però mettere più impegno per creare una valida alternativa ai classici film d’avventura.
The Lost City
Voto - 5.5
5.5
Lati positivi
- Il ribaltamento dei ruoli dell'eroe e della protagonista femminile
- Un primo tempo divertente, tra battute e siparietti esilaranti
Lati negativi
- Gli attori non sembrano a proprio agio
- La comicità finisce per perdere colpi e diventare ripetitiva
- La svolta romantica e il finale buonista