Le nuotatrici: la storia vera dietro il dramma biografico Netflix

La storia vera di coraggio, sofferenza e realizzazione dietro il film diretto da Sally El Hosaini disponibile su Netflix

Al momento in cui scriviamo Le nuotatrici, dramma biografico del 2022 co-scritto e diretto da Sally El Hosaini, occupa il secondo posto nella classifica dei film più visti. Presentato in anteprima allo scorso Toronto International Film Festival, ha per protagoniste Nathalie e Manal Issa nel ruolo delle sorelle Yusra e Sara Mardini. Accanto a loro, nel cast, anche Matthias Schweighöfer, protagonista di Army of the Dead di Zack Snyder e regista del prequel Army of Thieves. È dal 2016 che i produttori cinematografici cercano di accaparrarsi i diritti per portare sullo schermo la storia delle sorelle Mardini, ma Yusra e Sara hanno rifiutato negli anni varie offerte. Hanno preferito aspettare di essere pronte per far conoscere al mondo la loro straordinaria storia di coraggio, eroismo e motivazione. La produzione di Le nuotatrici prende avvio nel 2021 e il film è disponibile nel catalogo Netflix dallo scorso 23 novembre.

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Le nuotatrici. Working Title Films, Netflix

Il viaggio dalla Siria alla Germania – Le nuotatrici, la storia vera

Quando nel 2011 scoppia il conflitto in Siria, la vita della famiglia Mardini – come purtroppo quella di molte altre – è in pericolo, fra scontri e bombardamenti. Nel 2015, una volta raggiunta la cifra necessaria a lasciare la Siria, Yusra e Sara fuggono con i parenti da Damasco. Arrivano in Turchia in aereo, con la speranza di poter raggiungere successivamente la Germania dalla Grecia, via mare. Si imbarcano su un gommone sulle spiagge di Ayvalik e affrontano il Mar Egeo insieme ad altri 18 profughi richiedenti asilo. L’imbarcazione parte con a bordo il doppio delle persone che avrebbe potuto trasportare e continua ad imbarcare acqua, fino allo stallo completo. Le sorelle Mardini, le uniche in grado di nuotare, saltano in acqua senza esitazioni e con l’aiuto di altri due passeggeri si aggrappano alle corde del gommone, riuscendo a trascinare e portare tutti in salvo.

Il viaggio, che avrebbe dovuto durare 45 minuti, si trasforma così in un estenuante tragitto a nuoto di tre ore e mezza fino alle coste di Lesbo. A Lesbo le protagoniste de Le nuotatrici e gli altri profughi ricevono una prima assistenza prima di proseguire per un viaggio infernale fra tratti a piedi, in macchina, in autobus, in camion affollati. Attraversano la Serbia, l’Ungheria, l’Austria e finalmente la Germania, dove vengono accolti a Berlino. Oltre alle estreme difficoltà del viaggio, le sorelle Mardini hanno dovuto affrontare in Europa pregiudizi e discriminazioni, riuscendo però a trovare conforto nel fatto di sentirsi una vera e propria famiglia con gli altri rifugiati.

Le Olimpiadi – Le nuotatrici, la storia vera

A Berlino Yusra e Sara si allenano in una piscina ed è lì che conoscono l’ex nuotatore Sven Spannekrebs (interpretato nel film da Matthias Schweighöfer), convincendolo ad allenarle. Nel 2016, il Comitato Olimpico sceglie di formare, in occasione delle Olimpiadi di Rio, una squadra composta di atleti rifugiati impossibilitati a gareggiare per i loro Paesi di provenienza. Di questa squadra fa parte anche Yusra, mentre Sara in quell’anno sceglie di dedicarsi alle cure e all’assistenza dei rifugiati. Yusra Mardini ha fatto parte della stessa squadra anche alle Olimpiadi di Tokyo del 2020. Nel 2018, Sara Mardini è stata arrestata dalle autorità greche con l’accusa di traffico di esseri umani e ha passato 107 giorni in prigione. Per Amnesty International si tratta di accuse ingiuste e prive di fondamento, ma qualora dovesse essere condannata, Sara potrebbe arrivare a passare 20 anni in carcere. Le nuotatrici è disponibile ora su Netflix (qui il trailer).

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Le nuotatrici. Working Title Films, Netflix

 

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