The Last of Us 1×06: Famiglia, la recensione
Un salto temporale e un importante ricongiungimento nel sesto episodio di The Last of Us, che conferma la qualità altissima dello show HBO
Dopo il giro di boa del quinto episodio (qui la nostra recensione), il viaggio di The Last of Us prosegue con un’altra tappa. The Last of Us 1×06 – Kin (Famiglia) – inizia con un salto temporale di tre mesi dagli ultimi eventi di Kansas City e con Joel ed Ellie sempre più vicini al Wyoming. Col passare del tempo il rapporto tra i due è evoluto e quel che è successo nel Missouri non è certo rimasto nel Missouri, tutt’altro. Joel ed Ellie si portano dietro gli strascichi della tragica fine di Henry e Sam. Strascichi che per la ragazza prendono la forma di incubi e per Joel di una stanchezza – sia fisica che mentale – sempre crescente. L’incipit ci introduce nei paesaggi invernali dell’America del Nord, con la macchina da presa che ce ne fa cogliere l’essenza nella sua gelida desolazione. Craig Mazin e Jasmila Žbanić rispettivamente scrivono e dirigono un episodio in cui si avverte un ulteriore cambio di passo.
In attesa di un episodio, il settimo, tutto incentrato sulla backstory di Ellie (potete vedere il promo qui), The Last of Us 1×06 si concentra soprattutto su Joel, svelando a poco a poco il suo lato più fragile. Con l’obiettivo di raggiungere Tommy, di cui Joel ha perso le tracce e con cui non ha più contatti, i due iniziano a riflettere sul proprio futuro. Un futuro che, almeno per Joel, non prevede un noi, non prevede che, una volta portata a termine la missione, ci possa essere ancora spazio per Ellie. Ma Joel non ha ancora e del tutto fatto i conti né con se stesso né con un rinnovato concetto di famiglia, motore narrativo dell’intero episodio. ATTENZIONE: da qui in poi seguono SPOILER.
In The Last of Us 1×06 va in scena un’ulteriore svolta nel rapporto tra Joel ed Ellie
Jasmila Žbanić (Quo vadis, Aida?) indaga con sguardo attento Joel ed Ellie nel loro rapporto, ormai già mutato dall’inizio del percorso. All’inizio dell’episodio i due sono calati nei vasti paesaggi innevati, con la macchina da presa che si sposta dall’ambiente ai volti e ai dettagli con una bella fluidità. Vediamo una Ellie più sicura, motivata e consapevole e intuiamo che Joel è provato, che non è più la stesso, che qualcosa in lui è cambiato. L’intuizione diventa certezza quando finalmente Joel si ricongiunge con Tommy, che a Jackson si è ricostruito una vita all’interno di una comunità produttiva e autosufficiente. Un angolo sicuro – con regole proprie, norme sociali e persino una propria struttura politica -, protetto da incursioni estranee. La comunità di Jackson è teatro del confronto tra i due fratelli ed è qui che Joel mette a nudo le proprie fragilità e paure, scontrandosi dapprima con Tommy e confessando poi apertamente di sentirsi stanco, vecchio e inadeguato al compito che deve portare avanti.
Le tappe del viaggio da Boston lo hanno segnato e scalfito e Pedro Pascal è magistrale nel portare in scena i conflitti interiori del suo personaggio. Ma Jackson è anche il luogo in cui Ellie viene a conoscenza di Sarah, che per la prima volta diventa argomento di discussione e scontro con Joel. Ed è proprio questo il momento più significativo nel sesto episodio di The Last of Us, tanto a livello narrativo nell’economia del racconto, quanto a livello di carica emotiva. Sul finale di The Last of Us 1×06 Joel ed Ellie riprendono, questa volta a cavallo, il viaggio alla volta dell’Università del Colorado, verso le Luci. Una volta arrivati scoprono che il gruppo ha abbandonato la sede per spostarsi a Salt Lake City e prima di poter rimettersi in cammino i due sono vittime di un attacco. E qui, in nuce, ci sono già i presupposti per un’ulteriore evoluzione del personaggio di Ellie. Nel corso dell’episodio l’abbiamo vista più forte e sempre più legata e mossa da un istinto di protezione nei confronti di colui che la sta proteggendo. Un istinto che dovrà probabilmente tramutarsi, negli episodi a venire, in concreta realtà.