The Whale: perché Brendan Fraser dovrebbe vincere l’Oscar?
Brendan Fraser è uno dei candidati più forti nella cinquina della categoria Miglior attore protagonista di quest'anno, costituita da interpreti tutti alla loro prima nomination agli Oscar
Il 12 marzo (nella notte tra il 12 e il 13 in Italia) si terrà a Hollywood l’evento più atteso e senza dubbio anche quello più prestigioso della stagione dei premi. Stiamo parlando della notte degli Oscar, serata in cui si celebrano i film più importanti della stagione cinematografica, decretando i vincitori in ciascuna delle 23 categorie. Tra i film in lizza ce n’è uno che ha attirato su di sé particolare attenzione sin dal suo debutto alla Mostra del Cinema di Venezia. Stiamo parlando di The Whale di Darren Aronofsky (Madre!), candidato agli Oscar nella categoria Migliore attore protagonista per Brendan Fraser, Migliore attrice non protagonista per Hong Chau e Miglior trucco e acconciature. In questo articolo cercheremo di spiegare perché Brendan Fraser dovrebbe stringere tra le proprio mani la famosa statuetta d’oro.
In The Whale, Brendan Fraser è Charlie, un professore inglese costretto a vivere costantemente tra le quattro mura di casa sua a causa della sua grave obesità. Mentre fa le sue lezioni online a telecamera spenta, Charlie ha chiuso tutti i rapporti con il mondo esterno, anche con la figlia adolescente, Ellie. L’unica persona che frequenta, infatti, è la sua infermiera e amica Liz. Dopo aver scoperto che gli resta poco tempo da vivere, Charlie tenta di ricostruire il rapporto con sua figlia. Questo incontro con la ragazza e l’arrivo di nuove persone nella sua vita, porteranno l’uomo a scavare nella sua vita e nei suoi traumi.
Agli Oscar l’attore dovrà contendersi la statuetta d’oro con altri candidati fortissimi e che hanno portato in scena ruoli e interpretazioni straordinarie. Nella categoria Miglior attore protagonista, infatti, oltre a Brendan Fraser sono stati candidati Austin Butler (che ha interpretato Elvis Presley in Elvis e grazie al quale ha già vinto il Golden Globe), Colin Farrell (Gli spiriti dell’isola), Bill Nighy (Living) e Paul Mescal (Aftersun). Perché proprio Brendan Fraser, su tutti, dovrebbe salire sul palco del Dolby Theatre e stringere tra le mani l’Oscar?
The Whale: Il riscatto di Brendan Fraser
Per Fraser The Whale e successivamente anche la candidatura sono stati delle tappe di riscatto nella sua carriera e nella sua vita privata. Gli anni Novanta furono molto floridi per l’attore, grazie soprattutto a film come La Mummia o Viaggio al centro della terra, accompagnati dal film di successo al botteghino George re della giungla…? del 1997. Purtroppo però l’onda del successo, dopo aver raggiunto la sua massima altezza, è calata. I primi anni hanno segnato l’inizio di un periodo molto difficile per l’attore. Dopo la separazione dalla moglie e le ingenti somme di denaro pagate per il mantenimento, Fraser ha dovuto sostenere anche molte spese per gli interventi subiti, tra cui una laminectomia, una sostituzione parziale del ginocchio e alcuni interventi sia alla schiena che alle corde vocali.
La fine arriva nel 2018, quando l’attore accusa l’allora presidente della Hollywood Foreign Press Association – Philip Berl – di averlo molestato sessualmente. Le molestie lo hanno fatto cadere nel baratro della depressione, allontanandolo definitivamente dalle scene. Dopo alcuni anni passati nell’ombra e con alcune apparizioni senza molta importanza, l’attore ha avuto finalmente il suo tanto atteso riscatto nel 2022, quando è stato scelto da Aronofsky per il ruolo da protagonista in The Whale. Il film rappresenta quindi il riscatto dell’attore, che si è presentato in scena come mai era successo fino ad ora, emozionando il pubblico e convincendo critici e non. E si comincia a parlare di Brenaissance.
The Whale: Charlie e la sua storia hanno convinto tutti
Se ci si fa un giro sul web probabilmente non ci sarà critico cinematografico che non ha apprezzato la performance di Fraser in The Whale. In questa pellicola Fraser ha un ruolo drammatico altamente toccante, risuonando emotivamente così forte da convincere con ogni probabilità anche l’Academy. Rispetto ai suoi colleghi questa di Fraser – benché apparentemente molto semplice – rappresenta una grandiosa performance teatrale, che mette alla prova l’attore, scardinando la sua parte più intima ed entrando a contatto con il pubblico attraverso la mente e il cuore.
The Whale: La realtà dell’obesità
The Whale racconta l’obesità, senza però nascondersi dietro a un dito. L’obesità viene vista in questa pellicola come un problema per il protagonista, per sua figlia e per chiunque lo guardi con occhi di disgusto e pietà. Il cuore di Charlie si scopre con il passare dei minuti ed entrare in comunicazione con la sua parte più interna significa attraversare la sua corazza e scoprire i suoi sentimenti e la sua vera essenza. In questo senso Brendan Fraser, attraverso gli strati di trucco e protesi che lo hanno ricoperto, è entrato alla perfezione nel suo personaggio, conoscendo se stesso e Charlie, entrando in contatto con lui e soffrendoci insieme.
The Whale vuole anche sensibilizzare il pubblico, ma non lo fa con retorica, ma cercando di essere quanto più vero possibile. Con il suo personaggio, Fraser si rivolge direttamente allo spettatore, come ha fatto durante il suo discorso ai Critics Choice Awards: “Se tu […] in qualche modo lotti con l’obesità, o ti senti semplicemente come se fossi in un mare oscuro, voglio che tu sappia che se puoi avere la forza di alzarti in piedi e andare verso la luce, accadranno cose belle”. Che vinca o no l’Oscar, Brendan Fraser ha fatto ritorno sulla scena con un’interpretazione d’impatto, che resterà impressa per molto tempo nel mondo del cinema. Adesso non ci resta che attendere la notte degli Oscar e sapere cosa succederà.