Da Shutter Island a Tenet: 10 finali impossibili da capire!
Sono molti i film che propongono finali complicati e che fanno impazzire lo spettatore, ma ce ne sono alcuni che si sono letteralmente superati!
Per la maggior parte dei film, i finali definiti e diretti sono un modo piacevole per far concludere l’esperienza allo spettatore. Dopo che il viaggio ha portato i nostri eroi attraverso decine di conflitti, complicazioni e drammi, è bello avere il più classico degli happy ending o, per lo meno, una conclusione compiuta e comprensibile.
Molti registi, però, sembrano determinati a “tormentare” il proprio pubblico lasciandolo a interrogarsi per giorni (se non addirittura per anni) dopo i titoli di coda. Molti di loro realizzano intenzionalmente finali che vengono lasciati all’interpretazione di chi guarda, sollevando più domande che risposte, imprimendoli nella memoria degli spettatori per sempre. Basti pensare a Christopher Nolan, uno che di finali complessi e inestricabili sa decisamente il fatto suo. Ecco 10 esempi di film con finali così complessi da risultare indecifrabili!
10 finali che hanno lasciato gli spettatori a bocca aperta
Tenet
Tenet è un film che non solo merita un rewatch, lo impone. È una delle strutture narrative più ambiziose e complesse dei film notoriamente non lineari di Christopher Nolan. Il regista, infatti, è conosciuto per aver realizzato film avvolti nell’esistenzialismo e con temi che affrontano e sfidano il concetto di tempo. Tenet serve entrambi in un unico piatto, fornendo uno dei finali più enigmatici di sempre. Anche una delle star del film, Robert Pattinson, ha dichiarato di non aver capito la trama del film durante le riprese.
Il Protagonista, interpretato da John David Washington, viene portato in un’organizzazione che gli insegna come manipolare il flusso del tempo per prevenire un attacco catastrofico dal futuro. Dopo le visioni successive, la trama si infittisce per mostrare fino a che punto sia arrivato l’impatto del Protagonista. Tra i numerosi finali possibili, viene rivelato che potrebbe essere stato lui a fondare l’organizzazione Tenet e a reclutarsi.
Meander – Trappola mortale
Dopo essersi fatta strada attraverso pareti mobili, scavalcato cadaveri, evitato lanciafiamme, combattuto contro zombi, essere quasi annegata, rischiato la morte in una fossa d’acido, incontrato sua figlia Nina (morta) e dopo essersi fatta mozzare metà del piede, Lisa, protagonista di Meander – Trappola mortale riesce ad avere un lieto fine tra i finali possibili? È difficile da dire. Dopo essere stata trascinata in una luce bianca ed essersi svegliata in un lussureggiante ambiente naturale dove le sue ferite sono guarite, il sole splende e gli uccelli cinguettano, tutto sembra a posto.
Si è riunita con sua figlia e non ci sono minacce immediate. Tuttavia, è stato stabilito fin dall’inizio che Nina è morta, quindi sappiamo che si trovano in un aldilà in cui anche Lisa è morta. “Il tuo corpo è morto. Molte volte”, spiega Nina a sua madre. “Ma non c’è più niente da temere, adesso. Qui sei al sicuro”. Lisa chiede “Cosa devo fare?” e Nina risponde “Vivere”. Si scambiano sorrisi sollevati e osservano una cascata mozzafiato. Entrambe sembrano felici e si può presumere, vista l’opzione scelta dal regista fra i finali immaginati, che vivranno in questo paradiso per l’eternità.
La cura dal benessere
La cura dal benessere ti dà la sensazione di essere in un incubo ad occhi aperti che diventa sempre più soffocante. Un agente di Wall Street, Lockhart (Dane DeHaan), si reca in un isolato centro benessere svizzero per recuperare il suo amministratore delegato. I misteriosi pazienti non sono quello che sembrano, però. La sua salute mentale viene messa alla prova mentre svela gli orribili segreti della spa.
Tra i finali pensati dal regista, il film termina con un sorriso memorabilmente sinistro sul volto del protagonista che ha lasciato il pubblico a chiedersi se il Barone sia stato trasferito durante il climax. È difficile capire chi sia chi tra un eccentrico insieme di personaggi che sono apparentemente morti un momento, mentre nell’altro no. Tirando le somme, però, Lockhart è apparentemente “guarito”, poiché si lascia alle spalle una vita ricca e un lavoro orribile per una vita in libertà.
Enemy
Denis Villeneuve non è estraneo a finali complessi che permettono agli spettatori di interpretarli come più preferiscono. Jake Gyllenhaal in Enemy interpreta Adam, un professore universitario apparentemente sereno che incontra un uomo che assomiglia esattamente a lui. Comincia a perseguitare l’uomo e a conoscere la sua vita, arrivando con lui ad una rivalità mortale. Il ragno nell’armadio alla fine di Enemy rimane una delle conclusioni più confuse della storia del cinema. Molti preferiscono prenderlo alla lettera, mentre altri lo prendono in modo più metaforico e credono che il ragno che Adam vede sia un simbolo sia dell’ordine che del caos: simboleggia la sua autodistruzione e le complicazioni nelle relazioni. A voi la scelta.
Inception
Non sapere se Leonardo DiCaprio sia ancora in un sogno o meno alla fine di Inception ha perseguitato il mondo per più di un decennio e influenzato numerosi finali di film. Inception ospita linee sfocate tra realtà e sogno, rimpianti che cambiano vite, e alcune delle sequenze d’azione migliori e più complesse dei primi anni 2000. Questo film ha confermato Christopher Nolan come uno dei migliori registi visionari del nostro tempo.
In questo film si tenta di rubare i segreti delle persone dalle loro menti e in un incubo architettonico in cui le persone si perdono nei sogni. DiCaprio interpreta Cobb, che ha un ultimo lavoro da completare prima di tornare a casa dai suoi figli. Il film si complica in strati confusi che ritraggono sogni diversi e non sapere in quale mente ci si trova, in un dato momento, garantisce ad Inception un posto tra i finali più complicati da comprendere.
Il cigno nero
Il cigno nero segue la vita di Nina (Natalie Portman), una ballerina la cui passione per la danza governa tutta la sua vita. Farà di tutto per ottenere la parte della prima ballerina nella produzione di apertura de Il lago dei cigni. La competizione raggiunge livelli massimi con una nuova arrivata di nome Lily (Mila Kunis), che interpreta perfettamente il cigno nero. Il lato oscuro di Nina emerge mentre la loro amicizia si trasforma in una sadica rivalità. Tutti i finali sarebbero stati sorprendenti e, quello scelto dal regista, diventa confuso durante una scioccante svolta degli eventi quando Nina si rende conto di non aver ucciso Lily nel suo camerino, ma si è pugnalata allo stomaco durante il suo esaurimento.
Coherence – Oltre lo spazio tempo
Quando il genere fantascienza e il thriller psicologico si mescolano e fondono perfettamente, spesso si ottengono film con finali intelligenti e sorprendenti. Il film racconta la strana storia di otto amici che si incontrano per una cena. Il gruppo inizia a sperimentare una catena oscura e inquietante di eventi dopo il passaggio di una cometa. Iniziano a chiedersi cosa sia reale e cosa no, scoprendo che ci sono diverse realtà che possono esplorare. Giocare con la meccanica quantistica e la realtà è sempre un argomento confuso nei film. Molti arrivano alla fine di Coherence – Oltre lo spazio tempo chiedendosi se fosse solo un sogno oppure se i personaggi abbiano visto davvero molteplici realtà interagire tra loro.
Sto pensando di finirla qui
Lucy (Jessie Buckley) va in viaggio con il suo nuovo fidanzato Jake (Jesse Plemons) a casa dei suoi genitori. In realtà, però, non vuole andare e si interroga sull’intero viaggio. Quando arrivano alla fattoria isolata della famiglia, segue una serata molto inquietante, in cui i genitori di Jake subiscono molteplici trasformazioni fisiche durante la notte. Il film gioca con l’identità, la memoria, l’idealizzazione e i rimpianti di una vita imperfetta.
Molte persone prendono il film “alla lettera” e rimangono confuse dall’assoluta stranezza di tutto ciò, con monologhi lunghi e prolungati, metamorfosi fisiche e bruschi cambi di scena. Al centro del film c’è una bellissima e tragica storia di un uomo che affronta i fallimenti della vita su cui fantasticava, proponendo uno dei finali più criptici di sempre.
Madre!
Molti sono andati a vedere Madre! non avendo idea di cosa si trattasse e, ancora oggi, molti non hanno idea di cosa rappresenti l’intera trama. Darren Aronofsky ha costruito un film attorno a temi biblici e ambientali che raccontano la storia del Libro della Genesi in un modo spaventosamente bizzarro. Il film segue una giovane donna (Jennifer Lawrence) che trascorre le sue giornate in una vecchia casa con il marito scrittore (Javier Bardem).
Un giorno, uno sconosciuto bussa alla loro porta e lasciarlo entrare porta alla distruzione delle loro vite. Il film giunge al termine dopo che ci sono state scene di traumi e rinascite, con la maggior parte degli spettatori che rimane confuso dall’inquietante escalation di violenza. Il film è un intero sogno febbrile di allegoria ma, tuttavia, non deve essere preso alla lettera.
Shutter Island
Shutter Island segue un maresciallo degli Stati Uniti, Teddy (DiCaprio), e il suo partner mentre vengono inviati in un manicomio per indagare sulla fuga di un brillante assassino che apparentemente è svanito nel nulla. Man mano che le indagini si approfondiscono, Teddy realizza le sue paure più profonde e i suoi segreti più oscuri.
Shutter Island è uno dei migliori misteri oscuri degli ultimi decenni e utilizza perfettamente la prefigurazione per mostrare il fragile stato mentale del protagonista. L’atto di bilanciamento di un colpo di scena finale è difficile da realizzare, ma Martin Scorsese lo ha fatto con facilità. Molti scelgono di credere che Teddy abbia avuto una lobotomia alla fine, mentre altri pensano che abbia simulato la sua malattia per assolversi dalla colpa dei suoi crimini.