Daisy Jones and The Six: recensione della serie tv di Amazon Prime Video

Daisy Jones and The Six è un inno alla musica rock di un'America in fermento culturale, peccato per la love story.

Daisy Jones and The Six, disponibile su Prime Video, ha tutte le carte in tavola per essere una serie musicale cha attrae e travolge.
Prodotta da Reese Witherspoon, la serie è un adattamento del  romanzo di Taylor Jenkins Reid che ricostruisce la storia di una rock band fittizia nel fermento degli anni Settanta americani.

La nascita, il mito e l’inevitabile rotta di collisione di una band capitanata dal frontman costantemente arrabbiato e severo Billy Dunne (Sam Claflin) e dalla talentuosa cantautrice Daisy Jones (Riley Keogh).
Daisy Jones and The Six usa a suo vantaggio la bellezza degli anni Settanta raccontata dalla beat generation, una generazione sregolata che conduce una vita droga, sesso e rock and roll, ma che crede fortemente nel mito del sogno americano.

Indice

Trama – Daisy Jones and The Six, la recensione

Daisy Jones and The Six decide fin da subito di dare un taglio realistico alla serie, avvicinandola a un rockumentary in stile Mtv in cui gli ex componenti della band – intervistati in posti diversi – ripercorrono la loro carriera musicale raccontando cosa li ha portati a sciogliersi proprio al culmine della loro carriera. I riflettori sono principalmente puntati su Daisy e Billy e sul loro tormentato rapporto.
Daisy è quella che potrebbe sembrare una ragazza privilegiata, nata e cresciuta in una famiglia ricca che non l’ha mai supportata se ne è andata di casa il prima possibile per inseguire il suo sogno di diventare cantante assieme alla sua amica e collega Simone Jackson.

Daisy Jones and The Six.

Daisy Jones and The Six. Half a Person, Circle of Confusion, Big Indie Pictures, Hello Sunshine, Amazon Studios.

Billy è il classico frontman quando si pensa a una band rock degli anni Settanta. Abbandonato quando era piccolo dal padre a cui era molto legato, Billy assieme a suo fratello minore Graham si sfogano sulla musica. Il loro percorso è tra i più sfruttati, iniziano con delle prove in uno sgangherato garage per poi iniziare ad esibirsi in qualsiasi pub ed evento scolastico della città. Da lì il passo per il successo è breve, ma è quando raggiungono l’apice che la loro salita subisce una brusca caduta e solo Daisy apparentemente può riportarli alla vecchia gloria.

Una colonna sonora indimenticabile – Daisy Jones and The Six, la recensione

Questa tecnica narrativa che si avvale per metà riscotruzione degli eventi che li hanno portati al momento in cui si siedono davanti alla telecamera a dire il loro punto di vista della storia e per l’altra metà i flashback che ci mostrano effettivamente cosa sia successo, il puzzle di questa band tormentata si delinea sempre di più fino alla fine.
Come accennavamo, la band assomiglia a moltissime altre presenti effettivamente nel panorama statunitense di quegli anni e la loro storia sembra già scritta, il che non porta nessun momento rivelatore allo spettatore che al contrario viene incantato dalle atmosfere, dalla musica, dallo stile di vita di quelle star fuori di testa che conducono una vita sregolata.

Daisy Jones and The Six.

Daisy Jones and The Six. Half a Person, Circle of Confusion, Big Indie Pictures, Hello Sunshine, Amazon Studios.

In questo Daisy Jones and The Six fa un lavoro impeccabile. I costumi sono meravigliosi, così come sono impeccabili le ambientazioni e lo stile che avvolge le case dei produttori e degli artisti, ma è la colonna sonora a fare la differenza. La soundtrack è caratterizzata da classici dell’epoca – come i Fleetwood Mac e i Rolling Stones – che ondeggiano tra il rock, il folk e la disco music, ma anche da brani originali dal sapore folk rock di pregievole fattura.

Una partenza entusiasmante che presagisce un finale deludente – Daisy Jones and The Six, la recensione

Quel che fa crollare in fretta l’entusiasmo è la scrittura e le dinamiche che si instaurano tra i personaggi.
Quel che lascia più l’amaro in bocca è come Daisy Jones and The Six abbandona in fretta tutti i presupposti con i quali si era presentata. Dopo poche puntate, la serie non è più la storia della costruzione e la rovina di una rock band in un momento storico e musicale in pieno fermento, ma diventa il racconto smorzato di una storia d’amore come tante altre. Gli altri componenti della band diventano i fantasmi di loro stessi a cui la sceneggiatura dà un minimo d’attenzione solamente se hanno a loro volta una relazione sentimentale da portare avanti.

Daisy Jones and The Six.

Daisy Jones and The Six. Half a Person, Circle of Confusion, Big Indie Pictures, Hello Sunshine, Amazon Studios.

Questo tracollo avviene soprattutto a causa dei due protagonisti, due personaggi molto simili dediti all’autodistruzione ma che hanno ben poco altro da dire. Solamente Riley Keogh riesce a dare dello spessore a Daisy, un personaggio il cui destino è chiaro fin dalle prime volte che compare. Maleducata, eccessiva secondo molti, ma brillante e ambiziosa, Daisy è la protagonista ideale per un musical series, ma il suo personaggio funziona perfettamente prima che il suo destino si intrecci con i The Six.

Conclusione – Daisy Jones and The Six, la recensione

Dopo quel momento la narrazione viene assorbita dalla relazione d’amore e odio che nasce tra i due. All’inizio basata sulla rivalità e sull’invidia di quest’ultimo per le doti di cantautrice di Daisy, più sviluppate delle sue, per poi perdersi in una miscela letale di banalità e noia causati dalla dinamica tra Daisy e Billy. Sulla carta la love story tra i due, tormentata e piena di attriti e contraddizioni, è piena di spunti interessanti che alla fine prende una piega più superficiale che si propaga in tutti i personaggi e dinamiche.

Daisy Jones and The Six.

Daisy Jones and The Six. Half a Person, Circle of Confusion, Big Indie Pictures, Hello Sunshine, Amazon Studios.

Daisy Jones and The Six però ha anche i suoi momenti affascinanti che corrispondono sempre alle scene corali, alle sequenze in cui si parla e si respira musica, soprattutto quelli che ricalcano il processo creativo e l’ambientazione degli anni Settanta in un’America in pieno fermento e cambiamento culturale.

Daisy Jones and The Six

Voto - 6

6

Lati positivi

  • Tutto il lato estetico accompagnato da una colonna sonora eccellente
  • L'interpretazione di Riley Keogh
  • Lo sfondo storico

Lati negativi

  • Una scrittura pigra che indugia fin troppo in una storia d'amore mal raccontata

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