Sex/Life: Netflix cancella la serie dopo sole 2 stagioni
La notizia della cancellazione arriva pochi giorni dopo le dure critiche della protagonista Sarah Shahi
Netflix ha annunciato la cancellazione di Sex/Life dopo sole 2 stagioni, proprio a distanza di pochissimi giorni dalle dichiarazioni di Sarah Shahi, che ha duramente criticato gli sviluppi della serie e, in generale, l’ambiente sul set. Nel corso di un’intervista col podcast Not Skinny But Not Fat, Shahi, che in Sex/Life interpreta Billie Mann Connelly, si è lamentata di alcuni cambiamenti operati durante la seconda stagione, nonché del troppo poco tempo dedicato alla storyline tra il suo personaggio e quello di Brad, portato in scena da Adam Demos, suo marito nella vita reale. L’attrice ha inoltre sottolineato come l’atmosfera sul set non fosse delle migliori, con un ambiente caratterizzato da un sostegno piuttosto scarso da parte delle persone coinvolte nella realizzazione dello show.
Per Netflix Sex/Life ha avuto la sua conclusione naturale, con il giusto finale riservato ai personaggi
La notizia della cancellazione di Sex/Life è stata confermata da Deadline. Per Netflix il lavoro svolto dai produttori, dal cast e dalla crew è motivo di orgoglio e, secondo un portavoce, la seconda stagione dello show ha portato la storia alla sua conclusione naturale, con il giusto finale riservato ai personaggi principali. Il giusto finale cui si riferisce Netflix è l’happy ending che ha chiuso le vicende della protagonista Billie. Nonostante il personaggio di Brad abbia avuto decisamente meno spazio nella stagione 2, la sua relazione con Billie ha avuto il migliore degli sviluppi possibili. In quello che dopo la cancellazione è diventato l’ultimo episodio della serie i due tornano insieme, con Billie che rivela di essere incinta. Nonostante il finale di stagione garantisse effettivamente un senso di chiusura, la showrunner Stacey Rukeyser aveva lasciato la porta aperta per eventuali nuove idee per una terza stagione.Terza stagione che, ora è ufficiale, non ci sarà.
[Fonte: Deadline]