Red Sparrow – Recensione del nuovo film con Jennifer Lawrence
Il 1 marzo 2018 torna al cinema la star premio Oscar Jennifer Lawrence, diretta da Francis Lawrence. Red Sparrow è la nuova pellicola distribuita da 20th Century Fox. Una spy story con una protagonista dai tanti volti e più di una vita.
Ecco la nostra Recensione di Red Sparrow
La più feroce tra gli Sparrow
Red Sparrow è ispirato al romanzo Nome in Codice: Diva, che fu il primo volume di una trilogia scritta da Jason Matthews, un ex agente della CIA. Probabilmente la spy story, ambientata in epoca post guerra fredda tra America e Russia, riesce a giocare così facilmente sui rapporti tra le due fazioni proprio in virtù delle conoscenze fornite dallo scrittore/ex agente.
Dopo l’interessamento dapprima di Darren Aronofsky e, in un secondo momento, di David Fincher, per la trasposizione cinematografica è arrivato Francis Lawrence. Il regista aveva già lavorato con l’attrice premio Oscar Jennifer Lawrence nella fortunata trilogia Hunger Games.
La pellicola di Lawrence racconta le vite ed i volti di Dominika Erogova, che all’inizio ci appare come prima ballerina del Bolshoi. Un incidente la costringe, però, ad abbandonare quello che era stato il suo sogno di una vita. Con la necessità di “mandare avanti la baracca”, con una madre per giunta malata, decide di entrare in un programma governativo per giovani agenti segreti.
Lo zio riesce a convincerla a partecipare alla scuola di addestramento per coloro i quali, attraverso scaltrezza e seduzione, riescono a reperire informazioni e segreti. Un programma per diventare veri e propri Sparrow. Dominika entrerà così in una missione rischiosissima: avvicinare un agente della CIA, interpretato da Joel Edgerton, per scovare la talpa traditrice del governo russo.
Una strepitosa Jennifer Lawrence
Sono passati cinque anni da Il Lato Positivo, film che aveva consacrato Jennifer Lawrence, facendole vincere la statuetta come miglior attrice non protagonista. In quella pellicola l’attrice statunitense interpretava una ragazza dal viso cupo e malinconico che trasudava al contempo una straordinaria sensualità. Passava con una magnifica semplicità dalla tranquillità alla pazzia (componente fondamentale di quel personaggio).
In Red Sparrow vi è un’ambivalenza che mette ancora una volta in risalto le sue capacità attoriali. La Lawrence passa dal cinismo e dalla spietatezza – caratteristiche che denotano maggiormente il caratteredi Dominika – alla sofferenza e al sentimentalismo. I sottili primi piani che Francis Lawrence le dedica fanno da cornice alla sua solitudine, pregna di occhi sofferenti per tutto quel che sta passando. Così come i pochi momenti in cui la vediamo con la mamma, con la quale l’attrice adotta un registro molto più emotivo ed affettivo.
Francis Lawrence confeziona una regia modellata a pennello su un’attrice che riempie lo schermo cinematografico. L’occhio spettatoriale è inebriato dalla presenza fisica ed emotiva della protagonista femminile, che qui diventa simbolo di un potere inserito in una dialettica tra erotismo e sfrontatezza. Jennifer Lawrence appare come un’interprete vogliosa di mettersi in gioco, che non ha paura di sporcarsi – ci sono dei nudi molto sensuali – e che sperimenta ruoli sempre più assortiti.
Un buon film
Red Sparrow appare una pellicola con nessun particolare volo pindarico: una storia di spionaggio che gioca bene le sue carte a livello di sceneggiatura e di regia. La vera potenza risiede in chi lo interpreta.
Leggi anche:
Passengers: recensione del film con Chris Pratt e Jennifer Lawrence
Red Sparrow, il nuovo film con Jennifer Lawrence: la Recensione
Rating - 7
7
The Good
- Buona Regia
- Buona Sceneggiatura
- Interpretazione di Jennifer Lawrence
The Bad
- Racconto Troppo Dilatato