Il giustiziere della notte – Il nuovo action thriller di Eli Roth
Eli Roth dirige Il giustiziere della notte, violento e frenetico action thriller con protagonista Bruce Willis. Il film è ambientato in una Chicago fortemente colpita dalla criminalità; c’è bisogno di un vero e proprio supereroe notturno. Sarà Paul Kersey, un semplice chirurgo di Pronto Soccorso, a vestire i panni di giustiziere della notte dichiarando guerra alla malavita cittadina al ritmo di Back in Black degli AC/DC.
Il giustiziere della notte – La recensione
La trama
E’ notte, le luci della metropoli illuminano strade teatro di continui stupri, rapine e uccisioni; la polizia impotente non riesce ad arginare l’ irrefrenabile ondata di violenza e criminalità. Non è Gotham ma Chicago; non c’è un supereroe mascherato ma un semplice uomo, un mietitore come amano definirlo i media. Eli Roth (Hostel) torna al cinema con la sua ultima fatica, Il giustiziere della notte.
Paul Kersey (Bruce Willis) è un chirurgo di pronto soccorso, vive a Chicago con sua moglie e sua figlia in una di quelle belle case da sogno americano. Sfortunatamente gli equilibri della vita di Paul vengono drasticamente turbati quando, una sera, la sua famiglia viene brutalmente aggredita da dei rapinatori…
Dopo aver scoperto il numero dei casi di omicidio irrisolti a Chicago, Paul decide di farsi giustizia da solo e vendicare così la sua famiglia. Nasce un supereroe notturno, un mietitore della criminalità, un giustiziere.
Analisi del film
Numerose le analogie de Il giustiziere della notte con film di genere quali Max Payne o Il fuggitivo con Harrison Ford (senza considerare l’omonimo e originale film con Charles Bronson del ’74). Il tema dell’inaudita violenza della criminalità del giorno d’oggi, fulcro del film di Eli Roth, è già stato egregiamente affrontato dai fratelli Coen in quel capolavoro di Non è un paese per vecchi dove un affaticato sceriffo ormai vicino alla pensione arriva sempre troppo tardi con le sue indagini.
Ne Il giustiziere della notte le strade di Chicago sono teatro di raccapriccianti spettacoli da Grand Guignol ; le continue violenze che imperversano per la città rimangono per lo più impunite come dimostra la parete piena di casi irrisolti nell’ufficio del detective Rains (Dean Norris, Breaking Bad), lo sfortunato poliziotto di turno. Da qui nasce il bisogno interiore di Paul Kersey di farsi giustizia da solo, per la sua famiglia e per gli abitanti della sua città, vittime di una criminalità feroce e senza scrupoli.
Paul salva vite ed estrae pallottole nel Pronto Soccorso in cui lavora ma allo stesso tempo è un giustiziere notturno dispensatore di morte; è un feroce cacciatore ma anche preda degli stessi poliziotti che cercano, invano, di risolvere il caso che ha travolto la sua famiglia.
“Gli hanno distrutto la famiglia, lui distruggerà le loro vite”
La scenografia e le luci cambiano drasticamente durante il corso del film. Si passa da riprese spaziose e luminose in ambienti domestici a delle buie scene notturne, ambientate in luoghi angusti come uno scantinato, un negozio di liquori o un’ autofficina. La scenografia, evolvendo di pari passo con la figura di Paul Kersey, diventa anche metafora della sua mente corrotta da pensieri oscuri e di morte. Un chirurgo con una vita spensierata abbandona la normalità per trasformarsi in un solitario e sanguinario giustiziere notturno.
Bruce Willis è sicuramente l’action star perfetta per questo ruolo, forte anche della sua esperienza leggendaria nei film di azione a partire proprio dalla storica saga di Die Hard.
C’è forse una critica indiretta a una società per alcuni versi malata. Mentre nelle strade si consuma la violenza un passante riprende la scena con il telefonino. Una volta condiviso sui social il video ha ovviamente un grande seguito di views e likes perchè la violenza spaventa ma allo stesso tempo attira anche la curiosità delle persone. Se da un lato la criminalità colpisce i cittadini dall’altro le leggi locali permettono di comprare in una semplice armeria un fucile mitragliatore nel giro di circa 72 ore.
Alla fine di tutto il film la domanda sorge spontanea: è veramente corretto farsi giustizia da soli?
Cosa non ci ha convinto
La regia di Eli Roth purtroppo non è sempre attenta ai dettagli e tratta con superficialità alcuni aspetti del film che risultano assolutamente non veritieri: ad esempio nessun medico tenta il massaggio cardiaco quando un paziente va improvvisamente in arresto cardiocircolatorio. Non stiamo parlando di cose gravi, ma sicuramente di alcune piccole accortezze, piccoli errori che potevano (e dovevano) essere facilmente evitati in un film del 2018.
In secondo luogo la sceneggiatura è (come immaginabile) molto prevedibile, priva di colpi di scena o cambi di direzione eclatanti; C’è però da dire che quando si va al cinema per vedere un film del genere questo fa anche parte del gioco.
Infine i “cattivi” della storia non sono ben caratterizzati sfumando cosi’ nell’anonimato piuttosto che nella memorabilità (sicuramente una pecca per un action movie come questo).
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Conclusione
Eli Roth è riuscito a girare un action thriller divertente, in grado di intrattenere un largo pubblico; per 107 minuti circa sul grande schermo viene proiettata azione, umorismo e anche un po’ di “sano splatter” sicuramente meno esplicito e più raffinato rispetto a quello mostratoci in passato con Hostel.
Il giustiziere della notte di Roth è un film che ci sentiamo di consigliare a chiunque voglia passare un paio di ore al cinema senza vedere nulla di impegnativo; scontata la raccomandazione per tutti gli amanti del genere action e di Bruce Willis.
Vi lasciamo ora al trailer in italiano del film. Buona visione
Rating - 7
7
The Good
- Divertimento assicutato
- Splatter, action, humor
- Bruce Willis
- Colonna sonora
The Bad
- Una regia non sempre attenta
- Antagonisti poco caratteristici
- Sceneggiatura prevedibile