Escape Room – Gioco mortale: la spiegazione del finale dell’horror diretto da Adam Robitel
La spiegazione del colpo di scena e dello scioccante finale del sequel di Escape Room, disponibile su Netflix
Al momento in cui scriviamo Escape Room 2 – Gioco mortale (qui il trailer), film del 2021 per la regia di Adam Robitel, si trova al secondo posto della classifica dei più visti su Netflix. Sequel di Escape Room (2019) ha per protagonisti, ancora una volta Zoey (Taylor Russell) e Ben (Logan Miller), i sopravvissuti ai giochi mortali del primo film. Il finale di Escape Room 2 si ricollega a quello del primo film e anticipa l’arrivo di un terzo capitolo che, come sappiamo, è già in lavorazione anche se al momento non è ancora stata fissata una data di uscita. Ma cosa succede nel finale di Escape Room – Gioco mortale? Qual è la spiegazione dietro lo scioccante plot twist che cambia le carte in tavola? [Attenzione SPOILER]
Escape Room 2 – Gioco mortale, la trama
Nel sequel di Escape Room Zoey e Ben partono alla volta di New York per recarsi al quartier generale di Minos e dell’organizzazione che sta dietro ai terribili giochi di morte cui sono sopravvissuti nel primo film. Il loro scopo è quello di fermare il massacro, ma non appena si ritrovano a bordo di un vagone della metropolitana scoprono che il macabro gioco sta per ricominciare. Zoey e Ben non sono i soli a giocare, insieme a loro ci sono altri quattro sopravvissuti: quello che si prospetta è un vero e proprio torneo di campioni in cui la posta in gioco è la vita.
La spiegazione del finale di Escape Room 2
Le varie stanze da cui i giocatori devono scappare sono ancora una volta una serie di trappole mortali a tempo con enigmi da risolvere. Zoey è l’unica a sopravvivere, ma nel finale di Escape Room 2 si ritrova davanti ad una scioccante sorpresa. Scopre che Amanda, morta nel primo capitolo, in realtà non è morta davvero e che anche Ben, inghiottito dalle sabbie mobili in una delle stanze del secondo film, è ancora vivo. Tramite un flashback che riporta agli eventi di Escape Room scopriamo che la morte di Amanda è stata un’illusione e che la corporazione di Minos la tiene in scacco. Minos ha rapito la figlia di Amanda, Sonya, per costringerla a progettare le nuove trappole del gioco, sempre più complesse e cruente per soddisfare la ricca e sadica clientela della corporazione.
Amanda ha progettato le stanze in modo che raccontassero, come una sorta di grido d’aiuto, la sua storia e quella di sua figlia. La donna rivela a Zoey che dovrà essere lei a progettare le prossime stanze in modo che il gioco possa continuare e affinché possa ricongiungersi con la figlia Sonya. Se Zoey non dovesse accettare Ben morirà, e questa volta per davvero. Zoey non accetta e dopo aver trovato un modo ingegnoso per salvare lei stessa, Ben e Amanda riesce a scappare dall’edificio in cui si trovano. Sembra tutto finito quando i tre, in una stazione di polizia, scoprono che l’FBI è sulle tracce di Minos da tempo, ma in Escape Room 2 niente è come sembra. Zoey e Ben scoprono che il loro stesso salvataggio, così come l’intervento dell’FBI, è solo una messa in scena architettata da Minos. Un ingegnoso piano per spingere Zoey a superare la sua paura di volare, farle prendere un aereo e iniziare una nuova fase del gioco. Minos ha fatto credere a Zoey di aver compiuto le sue scelte in base al libero arbitrio mentre in realtà è stata continuamente e solo manipolata.