The Witcher 3: recensione degli ultimi episodi della serie fantasy di Netflix

Le ultime puntate di The Witcher cedono alla pressione dell'addio di Cavill e la stagione si conclude con fin troppe domande che non hanno una risposta

Ad un mese dall’uscita della prima parte, la terza stagione di The Witcher arriva alla sua conclusione con gli ultimi tre episodi usciti su Netflix il 27 luglio. Una conclusione molto discussa a causa della notizia che Henry Cavill lascerà il testimone a Liam Hemsworth nell’interpretare l’iconico Geralt di Rivia. 
Queste ultime puntate quindi avevano il compito di rendere omaggio al lavoro svolto da Cavill, ma anche dare il benvenuto al nuovo Geralt creando un filo conduttore coerente. Purtroppo, a differenza della prima parte che aveva convinto sotto ogni punto di vista, questo secondo volume cede alle pressioni e alle scarse ambizioni degli sceneggiatori.

Indice

Un mancato punto di svolta – The Witcher 3, la recensione

Conclusasi con un’ultima puntata un po’ confusa, ma comunque efficace, la prima parte di questa terza stagione di The Witcher ci aveva lasciato con la battaglia di Aretuza, uno dei momenti più attesi dai fan della saga di Sapkowski.
Se durante la prima parte il rapporto tra Geralt, Ciri e Yennefer è più solido che mai, questa seconda parte li vede nuovamente separati. Geralt deve lasciare andare Yennefer che è chiamata ad aiutare la congrega con cui è cresciuta mentre Ciri deve combattere contro i propri demoni e un Re che la richiama a sé.

The Witcher.

The Witcher. Sean Daniel Company, Platige Image, Stillking Films, Cinesite, One of Us.

A differenza delle precedenti stagioni, la battaglia di Aretuza è una vera e propria svolta nella narrazione poiché introduce il primo villain della storia: Vilgefortz di Roggeveen è un mago la cui morale è oscura quanto la sua anima, una controparte malvagia e accecata dall’avidità e dalla brama di potere che aveva bisogno di più mordente per essere davvero interessante.

I pregi della prima parte diventano un miraggio lontano – The Witcher 3, la recensione

Quest’ultimo è purtroppo il filo conduttore di queste ultime puntate di The Witcher che avevano un compito ben preciso, ossia quello di salutare Henry Cavill come interprete di Geralt di Rivia dandogli un finale degno e introdurre il nuovo volto del personaggio. Un compito difficile e spinoso sotto più punti vi sta che la serie non riesce a superare, soccombendo sotto le aspettative che la serie stessa ha creato.

The Witcher.

The Witcher. Sean Daniel Company, Platige Image, Stillking Films, Cinesite, One of Us.

Ma procediamo con ordine. La prima parte di quest’ultima stagione è stata lodata non solamente per la fedeltà con l’opera originale, ma anche per il suo riuscire a coniugare una storia coinvolgente con una messa in scena finalmente accattivante, caratterizzata da una CGI curata e da coreografie e una regia che lavorano all’unisono per creare sequenze d’azione ben realizzate. Questi ultimi elementi continuano ad essere presenti in queste puntate, ma non bastano per risollevare gli animi.

L’addio al Geralt di Henry Cavill – The Witcher 3, la recensione

Le precedenti puntate ci avevano abituato a una nuova dinamica del trio protagonista in cui tutti i personaggi rappresentano una perfetta e affiatata combinazione, ma funzionano anche quando sono separati. Ma soprattutto era il rapporto sentimentale tra Geralt e Yennefer a fare un passo avanti, finalmente paritario e sviluppato su una storia con risvolti romantici piuttosto che su cliché ovvi. Una relazione che presto, in modo inevitabile ma comunque funzionale, ha preso sempre più le sembianze di un rapporto genitoriale con Ciri come protagonista. Geralt aveva accettato il ruolo di padre e Yennefer, dopo tante sofferenze, era diventata madre come ha sempre sognato.

The Witcher.

The Witcher. Sean Daniel Company, Platige Image, Stillking Films, Cinesite, One of Us.

Tutto questo si sgretola ben presto sotto gli occhi dello spettatore che si ritrova di nuovo a seguire diversi punti di vista con loro tre separati. L’addio a Henry Cavill diventa un ritorno alle origini, con la scelta degli ideatori di renderlo il personaggio cardine delle ultime ore, ma senza concedergli una scrittura degna. Uno degli aspetti più interessanti della serie era proprio la sua evoluzione, un arco di trasformazione che aveva raggiunto un punto di svolta notevole, quel picco di maturità che il personaggio richiedeva e che Cavill era perfetto per incanalare. La sua evoluzione si blocca proprio a metà e nel momento più sbagliato, lasciando i fan già scontenti con l’amaro in bocca.

Il passaggio alla quarta stagione – The Witcher 3, la recensione

La scrittura meno incisiva colpisce anche Yennefer e Ciri, oltre a tutti i personaggi secondari. Yennefer e Ciri avevano entrambe raggiunto un perfetto equilibrio che le vedeva alleate piuttosto che due sconosciute unite solo dall’affetto per Geralt, una svolta che ha caratterizzato in meglio la prima parte. Per motivi narrativi, le due si devono separare e la loro intesa subisce un’inevitabile battuta d’arresto che sarebbe potuta essere il momento ideale per approfondire i due personaggi. Un’opportunità che non viene colta dagli ideatori che, al contrario, preferiscono concentrarsi su tutto quello che è stato detto fino a quel momento ripetendo frasi e atteggiamenti fino a creare dei punti morti che per essere solamente tre puntate si presentano di frequente.

L’impressione finale è che nemmeno gli sceneggiatori abbiano deciso con fermezza quale strada intraprendere per questi ultimi e fondamentali episodi. Avrebbero potuto dare un saluto a Geralt puntando l’accelleratore o andando sul sicuro tornando ai fasti iniziali, ma la loro insicurezza si è tramutata in un finale tiepido e senza nessun impatto emozionale. A rendere ancora più confusa la direzione da prendere, l’ultima puntata è estremamente deludente. L’azione lascia lo spazio a dialoghi che non hanno verve fino ad arrivare a un finale aperto che non dà nessun indizio su come verrà giustificato il cambio d’attore protagonista, lasciando quest’incombenza alla quarta stagione.

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The Witcher 3

Voto - 5.5

5.5

Lati positivi

  • Il reparto visivo e la CGI non deludono

Lati negativi

  • Il saluto a Henry Cavill è confuso e poco incisivo
  • La scrittura dei personaggi subisce una battuta d'arresto, diventando pigra

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