Rosso, bianco e sangue blu: recensione della commedia romantica disponibile su Prime Video
La storia d'amore tra il Principe d'Inghilterra e il figlio della presidente degli Stati Uniti è al centro della nuova rom-com targata Amazon
Le rom-com LGBTQ o queer hanno preso sempre più piede a Hollywood negli ultimi anni, con risultati anche ottimi e soddisfacenti (un esempio è il recente Bros). Amazon si unisce a questa tendenza, rilasciando su Prime Video Rosso Bianco e Sangue Blu, di cui vi presentiamo la recensione. Questa nuova commedia romantica, disponibile sulla piattaforma streaming dall’11 agosto, è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo best seller di Casey McQuiston. Scritto e diretto da Matthew Lopez, il film racconta dell’innamoramento inaspettato tra il Principe d’Inghilterra e il figlio della Presidente degli Stati Uniti.
Prodotto dai creatori di You, Greg Berlanti e Sarah Schechter, Rosso Bianco e Sangue Blu vanta inoltre un cast ricco di volti noti del cinema e delle serie tv: Nicholas Galitzine (Cenerentola, Purple Hearts), Taylor Zakhar Perez (The Kissing Booth 2 e 3), Rachel Hilson (American Horror Story, Love, Victor), Sarah Shahi (Sex/Life) e i più famosi Stephen Fry e Uma Thurman. Con questi elementi il film (qui il trailer) punta immediatamente a essere un prodotto più popolare possibile, ma quello che sulla carta sembra essere materiale da fan fiction diventa per fortuna una storia piacevole e leggera, divertente e romantica, che intrattiene e fa sognare, nonostante le tante ingenuità presenti.
Indice
La trama – Rosso bianco e sangue blu recensione
Stati Uniti e Inghilterra hanno stretto un’alleanza importante e dimostrare che i rapporti tra i due Paesi siano pacifici è fondamentale. A questo proposito non si rivelano collaborativi il Principe d’Inghilterra Henry (Nicholas Galitzine) e Alex (Taylor Zakhar Perez), il figlio della Presidente degli Stati Uniti (interpretata da Uma Thurman). I due infatti non vanno d’accordo sin dal loro primo incontro, avvenuto durante un evento sul cambiamento climatico. Nonostante si detestino profondamente, la partecipazione alla vita politica li costringe a incontrarsi spesso, con esiti mediaticamente fallimentari.
La situazione degenera al matrimonio del fratello di Henry, Philip, l’erede al trono d’Inghilterra. Durante un battibecco infatti i ragazzi distruggono la torta nuziale e finiscono sulle prime pagine dei giornali. La Presidente americana, infuriata per l’accaduto, a questo punto costringe Alex a frequentare Henry e dimostrare che i rapporti fra loro siano amichevoli, come quelli fra Stati Uniti e Inghilterra. In questa frequentazione forzata i due scoprono di piacersi e finiscono per innamorarsi. Una storia d’amore di questo tipo però porta con sè grandi complicazioni: Alex ed Henry dovranno cercare di capire come far funzionare le cose e amarsi liberamente alla luce del sole.
Amore e politica
Il film percorre le tappe obbligate delle classiche rom-com, partendo dall’odio reciproco tra i protagonisti che cela in realtà un sentimento più profondo pronto a esplodere. Applicare questo schema tradizionale a una love story queer rende il tutto più interessante, eliminando quelle trame solitamente legate a storie d’amore omosessuale. Non abbiamo malattie terminali, bullismo e omofobia e nemmeno sesso occasionale; inoltre il coming out non è il fulcro dell’intero film, ma una semplice tappa nell’evoluzione del rapporto tra i protagonisti. Rosso Bianco e Sangue Blu, dunque, elimina i suddetti cliché e si mostra come una rom-com divertente e leggera, che però esplora anche i suoi personaggi dal punto di vista psicologico, approfondendone i turbamenti. Abbiamo infatti due figure politiche ma anche due giovani ragazzi innamorati e in difficoltà nel conciliare i sentimenti e i loro doveri di figli di capi di Stato.
La pellicola quindi si impegna a sottolineare le difficoltà che vivono Alex ed Henry, figure privilegiate a tutti gli effetti ma prigionieri del loro stesso privilegio. I due vorrebbero amarsi liberamente ma il loro amore si scontra con il conservatorismo della corona britannica, i giochi della politica, l’invasione dei media e molto altro. La loro vita privilegiata dunque rende ancora più difficile accettare sé stessi, amare liberamente chi si vuole ed essere realmente felici. Nel trattare il tutto però non manca una certa ingenuità di fondo, legata al genere della rom-com ma anche a una visione del mondo più idealizzata e sognatrice.
Considerazioni finali – Rosso bianco e sangue blu recensione
Osservando poi l’andamento narrativo in generale, si può osservare come Rosso Bianco e Sangue Blu affronti in modo lineare e, in fin dei conti, piacevole l’evoluzione del rapporto tra i protagonisti, cercando di coniugare non sempre in modo equilibrato la commedia, il romanticismo e i momenti drammatici. La prima parte del film appare senz’altro più frizzante, poiché ricca di sketch esilaranti e incalzante verso l’inaspettata esplosione del sentimento amoroso. Quando ci si addentra invece nel territorio romantico, le battute si fanno più ricche di zucchero e le due ore di durata cominciano a pesare; tuttavia l’approfondimento della psicologia interiore dei personaggi mantiene la visione stimolante, poiché si affrontano temi importanti come il coming out o l’outing, inseriti nel delicato contesto della politica.
Per quanto riguarda il cast, Nicholas Galitzine e Taylor Zakhar Perez sono bravi e si impegnano a rendere palpabili i sentimenti dei loro personaggi. La chimica fra loro è indiscutibile e questo giova fortemente alla pellicola, che gode inaspettatamente di un apprezzabile lavoro di sceneggiatura (nonostante certe ingenuità ed elementi un po’ banali). Ciò che brilla di meno è la regia di Lopez, anonima e perlopiù televisiva. Anche l’andamento narrativo non è fra gli aspetti propriamente positivi di Rosso Bianco e Sangue Blu: come già detto, non è totalmente equilibrato ed è appesantito nella seconda parte da toni un po’ troppo melensi, che incidono sulla piacevolezza della visione.
Rosso, bianco e sangue blu
Voto - 7
7
Lati positivi
- Una rom-com queer che si libera di molti cliché delle love stories omosessuali
- Un film lineare, piacevole e divertente
- Le interpretazioni del cast
Lati negativi
- L'andamento narrativo del film non è sempre equilibrato
- La regia di Matthew Lopez è perlopiù anonima