Souls: recensione della serie mystery tedesca

La nuova serie tedesca che segue l'eredità narrativa di Dark

C’è un prima e un dopo Dark nella produzione seriale tedesca. Un risultato che era prevedibile dopo che la serie di Baran bo Odar e Jantje Friese ha raggiunto un successo mondiale grazie ad una narrazione complessa e a diverse linee temporali che si intrecciano.
Questa breve descrizione ben si sposa con Souls – Tutte le vite che ricordi, la nuova serie tedesca disponibile su Sky e Now tv. Souls però ha il gran pregio di riprendere solamente alcuni degli elementi di Dark, ma affronta tematiche differenti che si intrecciano ai salti temporali e alle linee narrative poco lineari.

Indice

Presente – Souls, la recensione

Ad una prima occhiata Souls è una serie complessa che richiede tutta l’attenzione dello spettatore, ma lo sviluppo è scandito momento per momento riuscendo così a catturare la nostra attenzione e a non farci perdere tra i vari personaggi, linee temporali e tematiche che vengono pian piano introdotte. 

Souls – Tutte le vite che ricordi.

Souls – Tutte le vite che ricordi. Geißendörfer Pictures GmbH, Sky Studios.

La serie si alterna tra il passato, il presente e il futuro, ognuno dei quali ha una diversa protagonista. Nel presente, la vita di Hanna (Brigitte Hobmeier) viene stravolta quando suo figlio Jacob la salva da un incidente automobilistico. L’incidente ha un che di misterioso visto che Jacob è riuscito a salvare se stesso, sua madre e altre persone tirandoli fuori dall’acqua senza avere una particolare preparazione fisica. Ma quello che è ancora più strano è che Jacob afferma di essere la reincarnazione di Pete, un pilota d’aerei morto durante un attacco terroristico anni prima. 

Passato – Souls, la recensione

Ad essere la protagonista degli eventi passati, infatti, è Allie (Julia Koschitz), una giovane patologa che è incastrata in un loop temporale che le fa rivivere continuamente lo stesso giorno in cui suo marito Pete muore. Allie le tenta tutte, ma nulla sembra impedire a Pete di salire su quell’aereo, per quanto lei si sforzi, lo preghi di restare a casa o inventi stratagemmi per cercare di cambiare il corso degli eventi.

Souls – Tutte le vite che ricordi.

Souls – Tutte le vite che ricordi. Geißendörfer Pictures GmbH, Sky Studios.

Finché, in un giorno che sembra uguale agli altri e la pazienza di Allie è messa a dura prova dal dolore e dalla frustrazione, un uomo che non ha mai visto le si avvicina e le chiede di esaminare il corpo di una ragazza. Un evento che potrebbe sembrare banale, ma che per lei rappresenta l’unica possibilità per salvare se stessa e Pete.

Futuro – Souls, la recensione

La protagonista che vive nel futuro è Linn (Lili Epply), una ragazza che accudisce sua madre molto malata e ha bisogno di rassicurazioni su quello che c’è dopo la morte. Spinta dalla disperazione si rivolge ad una clinica che ha tutte le sembianze di una setta i cui adepti pendono dalle labbra di Sebastian, un uomo che afferma di sapere cosa accade dopo la morte, come funziona la reincarnazione e ha il potere di far rivivere i ricordi delle vite passate. 

Souls – Tutte le vite che ricordi.

Souls – Tutte le vite che ricordi. Geißendörfer Pictures GmbH, Sky Studios.

Quel che abbiamo raccontato fino adesso, anche se potrebbe sembrare l’intera trama, sono solamente gli incipit delle tre linee temporali e qualche dettaglio per far comprendere meglio la storia che è molto più complessa e ramificata di così. Come già detto, però, Souls non si perde nel mettere in scena delle vicende così complesse, ma anzi cerca di essere il più lineare e comprensibile possibile.

Reincarnazione e amore – Souls, la recensione

Souls ha un tempo lento che si prende tutti i suoi spazi per raccontare la storia che vuole portare avanti. Una lentezza che non è da disprezzare soprattutto quando è a favore di una vicenda che diventa più complessa man mano che va avanti.
Fino a questo momento, la presentazione di Souls somiglia fin troppo a Dark, ma fortunatamente questa serie tedesca prende l’eredità narrativa di Dark, ma se ne discosta abbastanza da non esserne un copia ed incolla. Ad essere differente sono le tematiche portate avanti dalla serie, prima tra tutte la reincarnazione non tanto intesa come filosofia spirituale, ma trattata analizzando i diversi punti vi sita e sfaccettature.

Attraverso la teoria della reincarnazione, Souls parla di affetti, di amore, di umanità e della difficoltà delle relazioni. Tutte e tre le protagoniste hanno delle relazioni complesse, che siano romantiche o familiari. Il rapporto tra Jacob e Hannah è sfaccettato, soprattutto a causa dell’ombra del padre di Jacob, un uomo possessivo e violento. Allie ama profondamente Pete, ma il suo amore si trasforma in rabbia quando lui non le crede quando gli predice il suo tragico futuro. Linn, dal canto suo, è disposta a tutto pur di non perdere sua madre. 

Conclusione – Souls, la recensione

Souls è una serie perfetta da vedere durante la pausa estiva, sarebbe ideale per il binge watching – sebbene sia uscita con appuntamento settimanale – grazie ai colpi di scena, agli indizi mascherati e alle false piste che portano da tutt’altra parte. Ma non è soltato una serie puzzle affascinante da vedere per la curiosità di arrivare alla fine e scoprire cosa sta accadendo, ma perché riesce ad unire l’intrattenimento con una storia profonda che affonda le radici sulle relazioni umane.

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Souls

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • L'unione tra una serie d'intrattenimento e una storia complessa e profonda
  • L'intreccio narrativo

Lati negativi

  • La lentezza e la complessità della serie potrebbero frenare, ma la sceneggiatura è scritta in modo tale da non annoiare o da non inserire storyline complesse senza un motivo

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