Bastarden: recensione del film con Mads Mikkelsen – Venezia 80

Fra i film più attesi dell’ottantesima Mostra del cinema di Venzia c’è Bastarden (qui il trailer), tratto dal libro Kaptajnen og Ann Barbara dell’autrice Ida Jessen, mentre il regista è Nikolaj Arcel. L’attesa per questo film è motivata soprattutto per l’attore protagonista, Mads Mikkelsen, attore danese che abbiamo però visto anche in alcune produzioni Hollywoodiane, come la serie TV Hannibal o al cinema con l’ultimo capitolo della saga di Animali Fantastici, ma che si è fatto, viceversa, conoscere negli Stati Uniti con produzioni danesi come Un altro giro, film vincitore di Oscar. Le aspettative sono state rispettate? Scopritelo leggendo la recensione.

Indice:

• Trama
• Analisi Tecnica
• La Narrazione
• Conclusioni

Trama – Bastarden Recensione 

Nel 1755, l’ex soldato Ludvig Kahlen si pone un’impresa apparentemente impossibile: coltivare la brughiera danese con una coltivazione di patate, le prime della Danimarca. In cambio, vuole un titolo nobiliare dal re. L’impresa viene ostacolata dallo spietato Frederik de Schinkel, duca convinto che le terre della brughiera gli appartengano. Questa missione è però talmente importante per Kahlen che non si lascerà fermare dal duca, causando una serie di vicissitudini che metteranno a rischio non solo la sua vita, ma anche quella della particolare famiglia di reietti che si è formata attorno a lui. 

Analisi Tecnica – Bastarden Recensione

Da un punto di vista tecnico, ci troviamo davanti ad un prodotto piuttosto riuscito. Regia e fotografia formano un’ottima combinazione, regalandoci diversi frame suggestivi, sia di giorno che di notte. La natura, chiaramente, è al centro di queste riprese, col verde e il marroncino come colori predominanti. Per quanto riguarda le scene ambientate di notte, ottimo l’effetto notte, ben camuffato nonostante la presenza di numerosi corpi illuminati. Molto bella anche la colonna sonora, che accompagna sempre alla perfezione le scene, enfatizzandole sempre nel momento giusto e nel modo giusto. 

Ottime sono anche le interpretazioni di tutto il cast, ma indubbiamente spiccano quelle di Mads Mikkelsen e Simon Bennebjerg, che interpreta l’antagonista. C’è anche un’attrice bambina e anche lei è molto brava, adorabile, simpatica e dolce. Qualche pecca, però, c’è in ambito sceneggiatura.

La Narrazione – Bastarden Recensione

Come anticipato, c’è qualche pecca nella sceneggiatura della pellicola. Il ritmo talvolta può risultare discontinuo, all’inizio si pecca di eccessiva lentezza, il ritmo riprende poi ad essere più regolare salvo rallentarsi a momenti alterni in alcune parti del film. Oltre a questo, alcuni dei personaggi secondari sono un po’ troppo di sfondo e le loro motivazioni e caratterizzazioni sono poco chiare. C’è poi un uso di violenza nel film che, se a volte è giustificato dalla narrazione, altre volte risulta un po’ gratuito e anche esagerato, quasi come ad avere come unico scopo quello dello shock.

La sceneggiatura presenta comunque, ovviamente, degli elementi positivi: la storia nel complesso è interessante, i personaggi principali sono scritti molto bene, difficile non affezionarsi a loro. Infine, questa sceneggiatura riesce a delineare un ambiente familiare molto interessante, a tratti confortevole e a tratti molto disturbante. Difficile che vi dimentichiate presto dei personaggi, sia singolarmente che nei loro rapporti interpersonali.

Conclusioni – Bastarden Recensione 

In conclusione, Bastarden è un film che (come tutti, d’altronde) ha i suoi difetti, ma che nel complesso vale la pena di una visione: ha un buon impianto tecnico e una vicenda e dei personaggi che indubbiamente andranno a interessarvi e intrigarvi per le due ore di durata. Al momento non è prevista una distribuzione italiana, ma solo una danese a partire dal 5 ottobre. Se dovesse arrivare anche nel nostro territorio, dovreste dargli una possibilità.