The Creator: il regista spiega come il personaggio principale sia l'”Oppenheimer dell’intelligenza artificiale”

Il regista Gareth Edwards spiega come il personaggio principale di The Creator sia simile ad Oppenheimer

Con il prossimo film di fantascienza, The Creator, Gareth Edwards torna finalmente alla regia dopo una pausa di sette anni.

Conosciuto per il suo lavoro su film come Monsters e Rogue One: A Star Wars Story, l’ultimo film di Edwards ruota attorno al regno in continua espansione dell’intelligenza artificiale, esplorando un mondo del prossimo futuro diviso tra coloro che cercano di cancellare l’intelligenza artificiale e coloro che combattono per La libertà dell’IA. The Creator è uno dei tanti film recenti a presentare una trama legata all’intelligenza artificiale, insieme a Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One e Heart of Stone.

In un’intervista con Empire Magazine, Edwards ha paragonato la misteriosa figura titolare del film, Creatore, a J. Robert Oppenheimer, il fisico storico responsabile della creazione delle bombe atomiche. Edwards ha soprannominato il “Creatore” come “l’Oppenheimer dell’intelligenza artificiale”, sottolineando la trama del film, dove da un lato sono visti come una minaccia, mentre dall’altro sono venerati come un dio. “Sono gli Oppenheimer dell’intelligenza artificiale e da anni c’è questa grande caccia all’uomo contro di loro. Da una parte del mondo sono il nemico pubblico numero uno. Dall’altro [Nuova Asia], sono un dio, un messia, e la gente combatterà fino alla morte per difenderli”.

Il mondo futuristico di The Creator:

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La visione di Edwards del mondo futuristico si estende oltre le sole interazioni tra esseri umani e intelligenza artificiale. Il film presenta una serie di robot, ciascuno realizzato per distinguersi dalla tipica rappresentazione fantascientifica degli androidi.

Il regista voleva evitare il cliché eccessivamente utilizzato di personaggi dalle sembianze umane che sono segretamente androidi, chiarendo invece quali personaggi siano IA. Si è ispirato anche al concetto evolutivo di Charles Darwin, mostrando la progressione dei robot. “Volevo qualcosa come la classica silhouette ‘da scimmia a uomo’. Quindi, puoi vedere l’evoluzione dei robot, da quelli primitivi, squadrati, simili a Walkman Sony, fino a quelli visivamente più sofisticati con volti umani, che sono chiamati “simulanti””.

Oltre all’aspetto fisico dei robot, Edwards ha approfondito anche le loro emozioni e motivazioni interiori. In un mondo in cui l’intelligenza artificiale è intelligente quanto gli esseri umani, sorgono domande sulle loro convinzioni e spiritualità. Il film esplora temi profondi come la reincarnazione, la vita dopo la morte e la coscienza oltre il corpo fisico, confondendo i confini tra religione e scienza. Il Creatore, in questa narrazione, è considerato il “Dio” dei robot, un concetto che gli umani stanno cercando di eliminare.

Sebbene Edwards abbia respinto il cliché classico, ha comunque citato Blade Runner di Ridley Scott, che ha utilizzato questo approccio come colpo di scena, come una delle ispirazioni per il film. Inoltre, ha anche riconosciuto gli scioperi in corso di WGA e SAG-AFTRA per cercare protezione contro il crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore.

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