Castlevania Nocturne: la recensione dello spin-off della serie d’animazione Netflix

Lo spin-off della celebre serie d'animazione tratta dalla saga videoludica di Konami è un sequel che riprende la formula vincente dell'originale con qualche riuscita variazione

Dal 28 settembre su Netflix è disponibile Castlevania Nocturne, lo spin-off di Castlevania, la celebre serie di animazione creata da Warren Ellis e tratta dalla saga di videogiochi di Konami. Ambientato durante la Rivoluzione Francese, tre secoli dopo i fatti narrati nella serie principale, questo nuovo capitolo della saga segue le avventure dell’ultimo discendente di Trevor Belmont e Sypha Belnades, Richter. Un sequel vero e proprio che conferma la continuità narrativa e stilistica con la serie originale dando vita a un’avventura che rielabora la formula vincente del passato con qualche novità.

Creata e scritta dalla new entry Clive Bradley ma diretta sempre da Sam Deats Castlevania Nocturne si ispira questa volta ai capitoli Rondo of Blood e Symphony of the Night del franchise videoludico. Un cambio di passo discreto che mantiene lo stile e i temi della serie creata da Ellis adattandoli però al nuovo contesto e ai nuovi personaggi. Il risultato sono così otto episodi che non rinunciano ai luoghi comuni del genere ma vanno dritti al punto, immediati e diretti come solo una corsa contro il tempo per scongiurare l’Apocalisse sa essere.

Indice:

Trama – Castlevania Nocturne recensione

Richter Belmont vive in Francia da quando, appena ragazzo, ha perso sua madre in America per mano del terribile vampiro azteco Olrox. In Europa le cose non sembrano però andare meglio: i vampiri si sono confusi con la nobiltà francese, infestando corti e palazzi e le misteriose sparizioni di contadini e popolani sono ormai all’ordine del giorno. A Richter e alle lontane parenti con cui vive, la parlatrice Tera e sua figlia Maria Renard, non resta allora che unirsi alla Rivoluzione e diventare cacciatori di vampiri a tutti gli effetti.

Quello che però i tre non sanno è che questa volta i vampiri stanno aspettando un vero e proprio Messia, una “Divoratrice di Luce” che promette di consegnare una volta e per tutte il mondo ai figli della notte. Unendo le forze con gli schiavi fuggitivi Annette e Edouard, Richter dovrà così dimostrare di essere all’altezza del suo nome e sconfiggere la sua paura più grande, quella per il vampiro che ha ucciso sua madre. Basterà questo per sventare i piani della malvagia Erzebet Bathory e del suo sanguinario gruppo di accoliti, mentre, sullo sfondo, imperversa la rivoluzione?

Castlevania Nocturne recensione

Castlevania Nocturne. Project 51 Productions

Tra novità e continuità

Profezie apocalittiche, creature della notte, maghi, varchi per l’inferno. A due anni di distanza dalla quarta e ultima stagione di Castlevania l’universo orrorifico della saga di videogiochi nata nel 1986 trova una sua nuova incarnazione in uno spin-off che è a tutti gli effetti un sequel della serie originale. Castlevania Nocturne, pur segnando, per certi versi, un cambio di passo sostanziale con il suo capostipite (a partire dall’assenza di Warren Ellis), è infatti una riproposizione – per situazioni, temi e figure ricorrenti – di quell’immaginario, qui adattato a nuovi personaggi e a un nuovo periodo storico.

Dopo la Valacchia di Dracula e i sogni di dominio di vampiri in costante lotta tra loro, quale luogo migliore, allora, per raccontare un’altra minaccia incombente e terribile se non la Francia alla fine del XVIII secolo? Sono ancora una volta proprio i vampiri, infatti, a infiltrarsi tra le fila della nobiltà per un nuovo piano di conquista. Una minaccia tanto sociale quanto politica che fonde assieme mito e storia, orrore e destino stesso dell’umanità, andando di pari passo con un periodo fatto di stravolgimenti eclatanti e avvenimenti epocali.

Castlevania Nocturne recensione

Castlevania Nocturne. Project 51 Productions

Questione di sangue

Ancora una volta è così il sangue a tornare centrale nella vicenda di Castlevania. Non solo nella sua doppia accezione di nutrimento e stirpe, ma anche nel senso più aristocratico del termine. I vampiri in Nocturne sono infatti quasi indistinguibili dall’aristocrazia francese che li nasconde. È proprio da quella nobiltà che mutuano le loro convinzioni “di classe”, un preteso ordine naturale che li vedrebbe in cima non solo alla piramide alimentare ma anche al sistema sociale e politico. Un vero e proprio mondo di privilegiati che si fa un tutt’uno con l’ancien regime stesso, un sistema da abbattere ad ogni costo, tanto per i rivoluzionari quanto per i cacciatori di vampiri.

Forse è proprio la schiettezza di queste analogie a fare di Nocturne una serie immediatamente godibile e coinvolgente, in questo decisamente lontana dall’impianto corale e dai complotti alla Game of Thrones presenti nelle ultime – e più dispersive – stagioni della serie originale. Una ritrovata freschezza che fa il paio con un’animazione non solo in continuità col passato (grazie anche alla presenza di Sam Deats alla regia), ma anche in costante evoluzione, sempre più fluida e finalmente capace di integrarsi al meglio con gli inserti in 3D e con una narrazione sempre più immaginifica, tra riuscite trovate espressive e convincenti character design.

Castlevania Nocturne recensione

Castlevania Nocturne. Project 51 Productions

Una formula vincente

Tra parlatrici, negromanti e una fine del mondo come sempre alle porte va così in scena una storia che riprende le dinamiche della serie originale pur senza farne un calco, rivelandosi, sì, più semplice, ma anche meno confusionaria e dispersiva, fino a imbastire una classica corsa contro il tempo che è anche un coming of age. È proprio Richter Belmont, del resto, che, come in un videogioco, deve sbloccare le sue piene potenzialità affrontando le paure che si porta dietro dall’infanzia per dimostrarsi finalmente degno del suo nome.

Un viaggio di formazione che incontra la Storia, i suoi stravolgimenti politici ma anche le credenze e le leggende che la attraversano, dando vita a un mondo coerente in cui ogni suo aspetto pare trovare il giusto posto. Una formula vincente, questa, che probabilmente non deluderà vecchi e nuovi fan, perfettamente in linea con un titolo di successo che, ad ora, resta uno degli adattamenti videoludici più apprezzati degli ultimi anni.

Castlevania Nocturne

Voto - 7

7

Lati positivi

  • La narrazione è coinvolgente e si presta bene al nuovo contesto storico
  • L'animazione è affascinante e di buona fattura
  • La continuità narrativa e stilistica con la serie originale non impedisce a Nocturne di avere una sua precisa identità

Lati negativi

  • Certe dinamiche riprendono quelle della serie originale senza troppa inventiva

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