Awareness: recensione del film Prime Video sull’alterazione della realtà

Disponibile su Amazon Prime Video dall’11 ottobre 2023, Awareness (qui il trailer) è un film di fantascienza, con numerose scene action, che racconta la tematica dell’illusione della realtà e della possibilità di intervenire sulle azioni e le scelte delle persone. Diretto da Daniel Benmayor con un cast che comprende Pedro Alonso e María Pedraza, Awareness vede come protagonista Carlos Scholtz, affiancato da Lucas Fuica, Oscar Jaenada, Lela Loren, Silvia Kai e Karina Kolokolchykova. Tra illusioni visive e una sorta di realtà alternativa, con continue scoperte, il film sembra voler presentare cosa accadrebbe se ci fosse un gruppo di persone o anche un singolo capaci di alterare la realtà gettando così il mondo nel caos. Adrenalinico e dinamico, Awareness manca però di empatia e profondità.

Indice

• Trama
• Degli ottimi presupposti che però non convincono nello sviluppo della storia
• Una tecnica approssimativa

Trama – Awareness, la recensione

Ian è un adolescente con un potere soprannaturale, quello di manipolare le menti delle persone, che usa a proprio vantaggio per sopravvivere. Alla sua sopravvivenza è legata quella del padre, vittima dell’alcool e che sembra usare l’abilità innata di Ian per il proprio tornaconto personale. Ama il figlio, ma nel tempo è riuscito solo a insegnargli a vivere di piccoli furti e truffe e a non cercare di integrarsi. Entrambi devono spesso nascondersi, sfuggire alla polizia, rimanendo sempre ai margini della società e non permettendo a Ian di vivere la propria adolescenza, avendogli ormai negato del tutto l’infanzia. Ma nelle scelte del padre di Ian ci sono una serie di motivazioni che il giovane ignora e che sarà costretto a scoprire quando uno dei loro colpi fallirà.

Ian entrerà in contatto con l’Agenzia che vorrebbe creare, attraverso il suo DNA, altre persone come lui e la Coscienza, organizzazione dove sono presenti altre persone con le capacità di Ian, e che sembra che la stessa Agenzia voglia in realtà eliminare. Sia l’Agenzia che la Coscienza hanno però l’interesse di sfruttare le potenzialità di Ian per dare vita a un mondo dove il libero arbitrio verrebbe spesso negato e dove la stessa sopravvivenza del ragazzo verrebbe messa a rischio. Ian non è però solo capace di creare illusioni visive, ha in sé qualcosa che spaventa tanto l’Agenzia quanto la Coscienza, il così detto “terzo potere”.

Degli ottimi presupposti che però non convincono nello sviluppo della storia – Awareness, la recensione

Awareness ha un’ottima trama, dei presupposti originali, sicuramente non nuovi, ma assolutamente interessanti. Non è chiaro quale sia il messaggio del film, cosa realmente voglia dire presentando questi personaggi e raccontando questi eventi, ma a livello narrativo i fattori per esplorare ed esporre tematiche stimolanti e intriganti non mancano. I reali problemi del film risiedono non solo nel non sviluppare al meglio la storia, ma anche nel lasciare completamente da parte l’indagine psicologica. In un racconto dove ci si concentra su un giovane con poteri soprannaturali che scopre improvvisamente la verità sulla propria famiglia e che cresce diventando un uomo mentre i suoi stessi poteri si perfezionano, c’era quasi l’obbligo di analizzare l’interiorità, se non di tutti i personaggi, almeno di quello principale. L’Ian di Awareness ha dei comportamenti improvvisi, frettolosi, e la rabbia è l’unico sentimento che sembra provare.

Ogni azione, decisione e presa di coscienza è estremamente facile, intervallata solo da combattimenti corpo a corpo e sparatorie dove vince sempre chi è solo contro tutti. Vi è un unico colpo di scena nell’ultima parte del film che, se la trama fosse stata districata con coscienza e l’analisi della personalità dei personaggi intensificata, avrebbe forse potuto dare ad Awareness quel principio in più che gli manca. Sottolineando così la tematica, già solo nella sua definizione appassionante, dell’illusione della realtà, che può creare dei veri e propri sentimenti nella psiche di chi è il bersaglio. Awareness è un film che negli intenti e nella descrizione del racconto è impreciso e piuttosto superficiale: punta solo ed esclusivamente sull’azione, sulla violenta rappresentazione della vendetta, dello sparare per uccidere, senza il minimo rimorso o tormento, riducendo ancor meno quel fattore psicologico che avrebbe potuto rendere il film meno prevedibile.

Una tecnica approssimativa

Dalla recitazione alla messa in scena, compresa la regia, neanche tecnicamente Awareness si può considerare un prodotto brillante. Nonostante tra gli attori si annoverino star di serie tv di successo come La casa di carta, tra cui Pedro Alonso, la stessa interpretazione non coinvolge né trasmette e crea empatia. Le uniche sequenze degne di nota, che comunque non bastano a salvare il nuovo film Amazon Prime Video, sono alcune di quelle d’azione, dove entra in gioco l’elemento chiamato “terzo potere” e quindi quella forza che permette al protagonista di controllare movimenti e volontà.

Un peccato quindi considerando un genere come il distopico, sempre più popolare e amato dal grande pubblico, e una storia interessante, eccessivamente stereotipata nella costruzione dei personaggi, ma che poteva comunque essere più avvincente ed emozionante, puntando sull’immedesimazione e su temi universali come il rapporto padre e figlio, l’illusione visiva e sensoriale o, addirittura, andando maggiormente in profondità, esplorando il libero arbitrio. Awareness decide di puntare quasi tutto sui momenti action, che allungano la durata del film e soprattutto risultano ridondanti, allontanando la matrice psicologica della storia, già di per sé carente e che sul finale è proprio del tutto assente.