Guerra Israele-Hamas, 55 star di Hollywood scrivono a Biden per il cessate il fuoco
"Crediamo che gli Stati Uniti possano avere un ruolo diplomatico fondamentale": la lettera aperta degli attori di Hollywood per fermare il conflitto Israele-Hamas
Sono 55 le star di Hollywood che hanno firmato una lettera aperta al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden esortandolo a chiedere un cessate il fuoco in Israele e Palestina mentre il conflitto Israele-Hamas continua senza sosta. Tra i firmatari della lettera spiccano i nomi di Andrew Garfield, Joaquin Phoenix, Cate Blanchett, Riz Ahmed, Quinta Brunson, Susan Sarandon, Kristen Stewart e Mahershala Ali ma la lista è davvero lunghissima. La richiesta, rivolta a Biden così come a tutti i leader mondiali, è quella di mettere la parola fine alla “devastante perdita di vite umane e agli orrori” in corso in entrambi i Paesi.
“Crediamo che gli Stati Uniti possano avere un ruolo diplomatico fondamentale”: la lettera aperta degli attori di Hollywood per fermare il conflitto Israele-Hamas
Nei giorni immediatamente successivi al primo atto terroristico compiuto da Hamas, avvenuto lo scorso 7 ottobre, oltre 700 celebrità e personalità di spicco dell’industria hollywoodiana – tra cui Gal Gadot, Jerry Seinfeld, Jamie Lee Curtis e Chris Pine – avevano firmato una lettera in supporto ad Israele e contro gli attacchi di Hamas. In risposta a quegli attacchi il governo israeliano ha messo in atto un assedio totale su Gaza. Al momento il conflitto Israele-Hamas ha causato oltre 1400 vittime israeliane mentre il numero di quelle palestinesi supera le 3800. La lettera aperta degli attori hollywoodiani arriva a pochi giorni da un’altra lettera che esortava a chiedere un cessate il fuoco e firmata da Artists for Palestine UK.
La lettera aperta a Biden, pubblicata dall’organizzazione Artists 4 Ceasefire, esorta gli Stati Uniti e i leader degli altri Paesi a battersi per la fine dei bombardamenti su Gaza e per il rilascio in sicurezza degli ostaggi. Vediamo qui di seguito un passaggio della lettera, che potete leggere in versione integrale qui.
Oltre che dal dolore e dalla sofferenza per tutte le persone che si trovano lì e per i loro cari in tutto il mondo, siamo mossi da una forte volontà di batterci per il nostro comune senso di umanità. Ci battiamo per la libertà, la giustizia, la dignità e la pace per tutti e per il desiderio profondo di fermare questo bagno di sangue. Ci rifiutiamo di raccontare alle generazioni future che siamo stati in silenzio, che siamo rimasti fermi senza far nulla.