5 miniserie horror da vedere ad Halloween

Come ogni Halloween che si rispetti anche quest’anno la vigilia di Ognissanti è l’occasione perfetta per organizzare maratone cinematografiche a tema horror. Ma se volessimo, per una volta, mettere da parte i classici del genere e immergerci in qualche serie? Ecco allora, in questa breve top, 5 miniserie perfette per Halloween e per le vostre maratone. Cinque titoli che, spaziando dal weird alle storie di vampiri, dagli omaggi letterari ai racconti di fantasmi, ci hanno stupito, spaventato o semplicemente incuriosito. Dimostrandoci come l’horror, anche nella sua declinazione seriale, sia più vivo che mai.

5 miniserie perfette per Halloween

Midnight Mass

Una comunità isolata, un male ancestrale, il fanatismo religioso che si fa tutt’uno con l’orrore. Impossibile non cominciare questa selezione delle miniserie da vedere ad Halloween con un titolo seminale come Midnight Mass di Mike Flanagan. Non solo perché la serie Netflix del 2021 è probabilmente il punto più alto nella produzione del nostro (e con all’attivo titoli come Hill House e il recentissimo La caduta della casa degli Usher è tutto dire) ma perché è anche uno dei prodotti seriali di genere migliori degli ultimi anni. Un horror umanista ed emotivamente coinvolgente su fede, amore e morte che vi catturerà senza nemmeno bisogno di troppi jumpscares o eccessive trovate splatter.

Chapelwaite

Dopo una serie che evoca, tra gli altri, anche Le notti di Salem di Stephen King, eccone una tratta proprio dal prequel di quel romanzo. Chapelwaite – passata un po’ in sordina al momento dell’uscita e ora disponibile su Disney + – è ispirata infatti al racconto epistolare Jerusalem’s Lot e, come molti adattamenti ufficiali dal Re del Brivido, non sempre convince come dovrebbe. Eppure, nella storia di dannazione che colpisce la famiglia di uno spiritato Adrien Brody c’è tutta la suggestione di un horror gotico d’altri tempi, fatto di atmosfere malsane, apocalissi lovecraftiane e un senso di predestinazione opprimente. L’ambientazione perfetta, insomma, per la vostra notte di Halloween.

The Terror (prima stagione)

Non una vera e propria miniserie ma la prima stagione di una serie antologica che già con questo primo capitolo autoconclusivo sembra aver toccato il suo apice. L’esplorazione dell’Antartide (siamo nel 1845) al centro della vera storia delle navi Terror ed Erebor è infatti il pretesto ideale per mettere in scena un’umanità disperata e inevitabilmente votata al disastro, perduta tra i ghiacci di un mondo alieno (qualcuno ha detto Alle montagne della follia?) con tanto di creatura misteriosa a perseguitarla come una maledizione. Con un cast di attori di prim’ordine (Jared Harris su tutti) e una violenza che lascia pochissimo spazio all’immaginazione, The Terror è l’epopea horror di cui non sapevate di aver bisogno. Su Prime Video.

Junji Ito Maniac: Japanese Tales of the Macabre

Forse il maggiore pregio di questa breve serie d’animazione di Netflix è l’aver fatto conoscere al grande pubblico il mondo assurdo, perturbante e terrificante di un autore fondamentale come Junji Ito. Replicando il formato breve dei suoi racconti in episodi che ne riassumono o condensano le storie più celebri, la serie compensa infatti la sua animazione poco brillante e non sempre coinvolgente con la materia viva e brulicante dei suoi soggetti. In fondo, basta questo per avvicinarsi – a proprio rischio e pericolo – al mondo disturbante del mangaka giapponese. Tra enormi teste volanti, bambini psicotici e spiriti vendicativi niente, dopo la visione di Junji Ito Maniac, sarà più lo stesso.

Ju-on: Origins

Quando si pensa ai franchise più celebri del J-horror è impossibile non fare i nomi di Ringu e Ju-on. Torniamo allora in Giappone con la miniserie Netflix tratta proprio da quest’ultima saga. Ju-on: Origins è a tutti gli effetti un ritorno alle atmosfere e al senso dell’orrore tipici del film capostipite, una cronaca agghiacciante che si dispiega per un decennio e mette al centro la stessa casa infestata dei film originali. Tra donne fantasma, efferati delitti coniugali e un mistero impossibile da districare davvero, in sei episodi prendono così forma i deliri e le ossessioni della saga di Takashi Shimizu. Una storia dove il tempo collassa su se stesso e l’orrore pare essere in agguato ai margini di ogni inquadratura.