Saltburn: la spiegazione e il significato del finale

La nostra analisi dettagliata del significato e del finale di Saltburn

Saltburn, scritto e diretto dalla vincitrice premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale, Emerald Fennell, è uno dei film più chiacchierati del momento. Tanto la stampa estera quanto quella italiana si sono divise con reazioni differenti e con un’accoglienza per lo più positiva. Emerald Fennell è una delle autrici più apprezzate a livello internazionale, in particolare dopo la pellicola Una donna promettente, da lei scritta e diretta e che aveva ottenuto innumerevoli nomination agli Academy Awards, aggiudicandosi appunto l’Oscar come miglior sceneggiatura originale nel 2021. Un cast stellare compone Saltburn (qui il trailer), a partire da Barry Keoghan, interprete irlandese che ha già dato prova di essere un ottimo attore, non solo il migliore della sua generazione, ma uno tra i maggiori degli ultimi anni; seguito da Jacob Elordi, star di Euphoria e di recente visto anche nel film Priscilla, alle prese con un ruolo che gli calza a pennello e capace di stabilire con Keoghan il giusto contrasto e quella macabra alchimia che vengono a creare, e propria del film. Tra gli altri attori sono presenti anche Rosamund Pike, Richard E. Grant, Alison Oliver, Archie Madekwe e Carey Mulligan, tutti in qualche modo legati alla figura di Keoghan e a quella di Elordi, anche se in modi diversi. Ogni personaggio ha un valore ben definito e preciso, sia dal punto di vista narrativo che tecnico, ed è essenziale nel mondo e nella dimora di Saltburn (qui la recensione).

Per quanto non ci fossero già precedentemente dubbi sulle capacità attoriali di Barry Keoghan, in Saltburn, nel suo primo ruolo da protagonista, si assiste a una performance di altissimo livello, considerando anche il ruolo, all’inizio volutamente ambiguo, e che si rivela nel corso dei 131 minuti che compongono il film, palesandosi a tutti gli effetti solo alla fine. Il 23 gennaio del 2023 si scoprirà quante nomination conquisterà il nuovo lungometraggio di Emerald Fennell. Per ora sembra ci siano certezze solo sulla possibile candidatura come miglior attore protagonista per Barry Keoghan, che ha ricevuto per la performance in Saltburn, la nomination nella categoria miglior attore in un film drammatico ai Golden Globe, premio poi vinto da Cillian Murphy per Oppenheimer. Il film è stato comunque candidato anche ai Critics’ Choice Awards, dove ha ottenuto la nomination come miglior film e ai Satellite Award. La concorrenza si prospetta comunque spietata per questo 2024 dove, tra pronostici e quotazioni, sia tra i 10 film che tra i 5 attori protagonisti saranno presenti capolavori annunciati e performance degne di un Oscar. Dopo la presentazione al Telluride Film Festival 2023, seguita da quella al BFI London Film Festival 2023, fino a quella alla Festa del Cinema di Roma 2023, dal 22 dicembre dello stesso anno, Saltburn è disponibile su Prime Video. [ATTENZIONE: questo articolo contiene grossi SPOILER]

La trama del film nel dettaglio

Saltburn

Prime Video

Oliver Quick arriva a Oxford nel 2006 e da subito trova in quell’ambiente ricco e facoltoso un mondo nel quale non è facile integrarsi e sentirsi accettato. Un caso fortuito lo porta ad aiutare, prestandogli la propria bicicletta, il popolare e affascinante Felix, che si era ritrovato a piedi con una gomma a terra. Non era la prima volta che Oliver vedeva Felix, famoso a Oxford, ma era la loro prima conversazione, e per Oliver segna un punto di svolta. Per ringraziarlo Felix lo invita a bere qualcosa con i suoi amici, che sembrano prendersi subito gioco di lui, di origini umili e estraneo a quel divertimento sfrenato tra alcool e lusso. Durante la serata Felix si offre invece di aiutare Oliver, anche quando Farleigh, amico di vecchia data di Felix, propone a Oliver di offrire da bere a tutti, proprio per metterlo in difficoltà. Le ristrettezze economiche di Oliver non sembrano infastidire Felix, a differenza di altri. Al tempo stesso però il rapporto tra i due è mutevole e incostante, in particolare per i capricci e le esigenze di Felix; Oliver sembra invece ossessionato da lui e dal bisogno di compiacerlo. Le difficoltà e le tragedie familiari che affliggono Oliver, portano nuovamente i due a riavvicinarsi, soprattutto dopo che Oliver confessa a Felix di aver appena perso suo padre, tossicodipendente come lo è anche la madre. Solo e senza un posto dove tornare, Oliver viene invitato da Felix nella sua tenuta di famiglia, la straordinaria villa di Saltburn. La famiglia di Felix accoglie Oliver, nonostante le sue note origini, con la storia della sua famiglia spesso al centro della conversazione.

Oltre al padre Sir James e la madre Lady Elspeth, nella villa sono presenti anche Venetia Catton, gemella di Felix, e Farleigh, che non riesce proprio ad accettare Oliver. Durante una conversazione con Venetia, Oliver non sembra essere il primo ragazzo problematico al quale Felix ha offerto il suo aiuto, invitandolo a Saltburn. Lo stesso Oliver si dimostra spesso a suo agio in situazioni dove ognuno, Farleigh in particolare, cercano di metterlo in difficoltà. Spesso, lontano da Felix, Oliver non appare neanche così timido e impacciato come poteva sembrare: si abbandona a dichiarazioni, complimenti, giochi di seduzione e comportamenti eccessivi, perversi, che rasentano la violenza. Oliver conquista così e manipola i Catton, da Venetia, fino a Elspeth, e per ultimo Farleigh, che riesce poi a far allontanare da Felix e dai Catton. Oliver sembra così a un passo dall’essere finalmente accettato e ad entrare per sempre nelle grazie dei Catton, trattato e amato come un membro della famiglia. Ma si tratta di un breve idillio: per il suo compleanno Felix, forse morso dai dubbi, porta Oliver, a sorpresa, a casa dei genitori di lui, sostenendo di doverlo fare per far sì che Oliver affronti la morte del padre e la dipendenza della madre. Arrivati dai Quick le scoperte non mancano: Oliver viene da una famiglia benestante, il padre è vivo, ha delle sorelle e non esiste nessun passato di droga. Il viaggio di ritorno verso Saltburn si conclude così con la richiesta di Felix di allontanarsi da lui per sempre e di lasciare la dimora, a seguito della festa che i genitori di Felix avrebbero organizzato per il compleanno di Oliver. Durante la festa Farleigh sembra inoltre tornato ad essere benvoluto dalla famiglia e Felix respinge Oliver più volte, rendendo chiaro al ragazzo che ormai ha perso la sua fiducia, la sua amicizia e, a quanto pare, anche molto altro. Il mattino dopo Oliver viene svegliato dalle grida della famiglia che cerca Felix.

Saltburn

Prime Video

Viene poco dopo trovato il corpo senza vita del ragazzo nel labirinto del giardino della tenuta. Oliver suggerisce ai genitori che Felix sia morto per un’overdose, del quale viene successivamente incolpato Farleigh, che, sempre in base alle parole di Oliver, avrebbe portato una quantità consistente di droga alla festa. La morte di Felix getta la famiglia in una spirale di dolore e oscurità dal quale non usciranno mai: il suicidio di Venetia porta Elspeth a legarsi ancor di più a Oliver. Sir James invece lo allontana proponendogli una cospicua somma di denaro. Anni dopo, Oliver incontra casualmente Elspeth in un caffè, poco dopo aver saputo della morte di Sir James. Elspeth, felice di rivedere Oliver, gli propone di tornare a Saltburn. Nel tempo la salute di Elspeth si deteriora sempre di più e Oliver viene nominato suo erede. Quando Elspeth, incosciente e tenuta in vita solo dalle macchine attaccate a lei, giace sul letto nella casa di Saltburn, il dialogo di Oliver rivela cosa sia realmente accaduto, oltre al profondo disprezzo, odio e rabbia che lui nutriva per tutti loro. Era stato Oliver a bucare la ruota della bicicletta di Felix, a farsi casualmente trovare nelle vicinanze quando il ragazzo era rimasto a piedi; aveva finto di non avere soldi al pub in modo che Felix gli offrisse il suo aiuto e, cosa già nota, aveva inventato una storia familiare falsa. Era stato Oliver ad avvelenare Felix durante la festa e aveva poi spinto Venetia al suicidio. Non sia chiaro se anche la morte di Sir James abbia a che fare con Oliver, ma è invece evidente che l’incontro con Elspeth al caffè non sia casuale, e che il piano di Oliver abbia funzionato. L’ultimo gesto estremo è quello di staccare le apparecchiature che tengono ancora in vita la donna, che muore pochi secondi dopo. Il giorno successivo Oliver balla nudo per le immense e vuote stanze di Saltburn.

La spiegazione e il significato del finale di Saltburn

La natura sociopatica di Oliver si rivela lentamente, scegliendo con cura su chi esercitare il controllo, come se Felix fosse la punta dell’iceberg, l’inarrivabile obiettivo da raggiungere, dopo aver eliminato e manipolato tutti coloro che gli sono intorno. Se dapprima può sembrare ovvio che Oliver abbia architettato tutto dall’inizio, questo non è indubbiamente esatto. Il fine di Oliver non è subito l’omicidio, la distruzione della famiglia dall’interno. Inizialmente il suo obiettivo appare legato alla mania del controllo, a uno spasmodico, inarrestabile bisogno di tessere le file di quella trappola, che non è diventare l’unico erede e proprietario di Saltburn. Lui brama il potere su ognuno dei membri di quella famiglia, deve diventare essenziale, insostituibile, importante per i genitori quanto i loro figli, per Felix quanto sua sorella e l’amico di una vita, e lo stesso per Venetia. Se dapprima Oliver desidera entrare nella cerchia di Felix, quello a cui punta è la sua famiglia, il suo mondo, in qualche modo la sua vita. L’attrazione che sente nei suoi confronti è connessa a quello che Felix ha e può ottenere e pensa che diventare suo amico e ingannare parenti e amici lo porterà a essere quella persona di cui né Felix né la sua famiglia potrà più fare a meno. Essere uno dei Catton, essere per sempre nelle loro grazie e, per farlo, da subito, opera come un carnefice, che prima di mietere le sue vittime, si diverte a muoverle come pedine. Oliver capisce però che l’unico modo per ottenere ciò che vuole è ucciderli, tutti, uno dopo l’altro, e per primo Felix, la perfezione, l’elemento che teneva tutti uniti e che sarà, come aveva previsto, un punto di non ritorno.

Saltburn

Prime Video

La Fennell in Saltburn sembra voler lasciare l’idea, non del tutto a libera interpretazione dello spettatore, che esiste una minima percentuale che le cose andassero diversamente, che l’omicidio non fosse l’unico modo perché Oliver ottenesse ciò che voleva. È nel corso dell’attuazione del suo piano tirannico, dove lui si insinua infido e subdolo nell’animo e nella mente di ognuno di quei componenti della famiglia, che giudica viziati, superficiali, vulnerabili e malleabili, martiri di un’esistenza dove tutto è dovuto. La loro freddezza, imperturbabilità, capacità di rendere l’assurdo normale e quotidiano e quella sicurezza e noncuranza che fa parte di chi è sempre riuscito a poter comprare tutto, è proprio quello che Oliver vuole scardinare. Eliminando primo fra tutti Felix, non fa che mettere in moto il suo piano e demolire quella famiglia, rendere impossibile mascherare e superare quella sofferenza. Ma rimane comunque la possibilità che se Oliver fosse riuscito a diventare un Catton a tutti gli effetti e soprattutto fosse stato certo di avere tutto sotto controllo, di poter rendere quelle persone, già di per sé terreno fertile, delle marionette da far muovere a suo piacimento, forse nessuno sarebbe stato assassinato. Oliver aveva in parte raggiunto il suo scopo: con Venetia, con Farleigh e Elspeth. Forse solo con Farleigh la difficoltà era più alta. Ma era Felix il più difficile da assoggettare e soggiogare al suo volere, ecco che una volta invitato a Saltburn, Oliver ci era ormai estremamente vicino. È la scoperta di quanto Oliver abbia mentito nel corso della loro amicizia, che forse non era realmente sincera da nessuna delle 2 parti, a rendere chiaro ad Oliver che l’alternativa è solo una: Felix non accetterà mai quanto accaduto, se è riuscito a fingere, a conquistarlo e ad accaparrarsi la sua benevolenza in precedenza, ora non ha più strumenti a disposizione per rifarlo.

Anche la presenza di Farleigh alla festa è una prova di quanto, per Oliver, i Catton non meritino di continuare ad esistere. Probabilmente, prima o poi quel massacro dei Catton sarebbe accaduto comunque, qualsiasi rapporto si sarebbe instaurato tra Felix e Oliver sarebbe stato malsano, perché se Felix voleva aiutarlo ed era mosso dalla compassione, Oliver ne era ossessionato, godeva nel prendersi gioco di lui, nel mostrare la propria vera natura con gli altri, giustificandosi invece con Felix, inventando qualsiasi scusa possibile per essere, ai suoi occhi, dalla parte del giusto, e innocente. Però è un sospetto che Emerald Fennell cerca di trasmettere, per quanto l’indole di Oliver si sveli quella di un’omicida. Un futuro brutale e sociopatico assassino che doveva solo trovare le persone giuste con i quali ordire un piano diabolico. Oliver ha un’incapacità di provare sentimenti ed emozioni positive: l’ammirazione è sempre accompagnata all’invidia, la stima alla necessità di prevaricazione, l’amicizia è minata dall’inganno, l’affetto dalla gelosia e l’amore dall’odio. Quando Oliver dice “lo amavo, ma a volte lo odiavo” significa che non avrebbe mai potuto amare Felix, perché quell’amore era ossessivo, morboso, folle e tossico. Amava ciò che aveva, e doveva ottenerlo, con o senza di lui, con o senza chi, come lui stesso dice nel dialogo finale “crede agli incidenti“. Nelle parole di Oliver viene in parte racchiuso il senso del film, ma soprattutto ciò che dall’inizio, alla fine, viene ripreso: amare Felix per Oliver vuol dire essere Felix, possedere tutto ciò che ha, il suo potere, la sua ricchezza, la sua capacità di sedurre e impadronirsi di tutto e di chiunque voglia.

Saltburn

Prime Video

Per essere Felix, Oliver doveva prima ottenere ciò che aveva e cioè il controllo di Venetia, l’attaccamento e l’affetto di Farleigh, lo smisurato amore della madre e del padre. E uno dopo l’altro, se li procura. Oliver è fiero, soddisfatto del suo piano: non giudica i Catton solo, come li chiama, “dei cani viziati“, ma degli stolti, incapaci di vedere il marcio, di capire gli altri e di guardare la realtà anche quando è chiara. Solo loro, secondo Oliver, e quelli come loro, erano le prede perfette e, solo quelli come lui, come lui stesso dichiara, non avrebbero mai creduto a tutti quegli incidenti e quella casualità che hanno portato Oliver dove è adesso. Per lui è stato “un lavoro“, un compito da portare a termine, un fine ultimo da raggiungere. Se il dubbio di non farli a pezzi, di riuscire a ottenere ciò che voleva senza eliminarli tutti, è balenato nella mente di Oliver, probabilmente non sarebbe durato a lungo: lui non sarebbe riuscito a non attuare quella parte del piano, a dimostrare a se stesso di esserne capace, a diventare l’unico erede di Saltburn. Ciò che probabilmente, un giorno, sarebbe stato Felix. Anche l’ultima sequenza dove Oliver balla, nudo, per le stanze di Saltburn, è l’emblema della possessione. Saltburn è sua, solo sua, non è parte di quella dimora, Saltburn è una parte di sé; ne è l’unico proprietario, ora lì può essere se stesso, ora lì, da solo, non deve fingere, può spogliarsi di quella maschera da ragazzo timido, impacciato e di origini modeste, e che doveva lottare per sentirsi accettato. Non ha più bisogno di essere chi non è, perché, dal suo punto di vista, è riuscito in un intento straordinario, incredibile e forse anche complesso. Ora può essere quell’uomo senza sentimenti che è sempre stato e ballare, libero, ricco per tutta la vita, e consapevole di cosa è stato capace.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *