Yorgos Lanthimos in 5 film: i migliori del regista di Povere Creature!

Un cinema che è una sfida continua alle convenzioni, uno stile sperimentale e un approccio narrativo unico, uno sguardo critico alle costruzioni sociali, universi surreali con personaggi che si trovano ad affrontare situazioni al limite dell’assurdo. Yorgos Lanthimos è un regista unico nel suo genere, con una filmografia costellata di titoli che hanno toni e atmosfere specifiche e inconfondibili, spesso controversi, sempre sfidanti per chi guarda. Capostipite della cosiddetta Greek Weird Wave, movimento che comprende tutta una serie di registi che si sono imposti all’attenzione dopo il periodo della Grande recessione greca affrontando temi politici, sociali e culturali in modo innovativo e spesso spietato, Lanthimos si è affermato negli anni come uno dei cineasti più importanti nel panorama internazionale.

Alla fine degli anni Novanta Yorgos Lanthimos lavora ad alcuni cortometraggi in lingua greca che gli permettono di sperimentare quello stile con cui nel tempo è diventato rinomato. Nel 2001 co-dirige il suo primo lungometraggio, O kalyteros mou filos, insieme al suo mentore Lakis Lazopoulos e nel 2005 firma, da solo, la regia di Kinetta ed è nel 2009 che raggiunge la fama internazionale don Dogtooth. In occasione dell’uscita di Povere creature! (candidato ad 11 premi Oscar), al cinema dal 25 gennaio, vi proponiamo 5 film di Yorgos Lanthimos che dovete assolutamente recuperare.

La Favorita (2018)

La Favorita è il film meno sperimentale di Lanthimos, il più “accessibile” e che ha permesso a un’ampia fetta di pubblico di avvicinarsi alle opere del regista greco. Dark comedy ironica e spietata, nutrita da quello spirito eccentrico che ha sempre contraddistinto le sue opere, La Favorita si distingue per una fotografia eccezionale e per le eccellenti performance delle tre attrici protagoniste Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz. Siamo nella Gran Bretagna del XVIII secolo e nel film va in scena la lotta di potere tra la duchessa di Marlborough (Weisz) e sua cugina Abigail (Stone) per conquistare i favori della capricciosa regina Anna (Colman).

Il sacrificio del cervo sacro (2017)

Con un gusto estremo per la provocazione, Yorgos Lanthimos rivede il mito greco del sacrificio di Ifigenia. Il sacrificio del cervo sacro racconta la storia del rinomato chirurgo Steven Murphy (Colin Farrell), che prende sotto la sua ala protettiva un ragazzo di nome Martin (Barry Keoghan), con cui ha uno strano legame. La vita perfetta di Steven, di sua moglie Anna (Nicole Kidman) e dei loro due figli viene sconvolta in modo atroce e progressivo quando Martin, insinuatosi nella famiglia Murphy, rivela di aver lanciato loro una maledizione. Un film di espiazione e vendetta che, per usare una comoda etichetta, potremmo definire “divisivo”, difficile da processare e che fa di tutto per immergere chi guarda nell’atmosfera più disturbante possibile.

The Lobster (2015)

The Lobster, primo film di Yorgos Lanthimos in lingua inglese, è una dark comedy romantica che rappresenta una satira grottesca e paradossale delle convenzioni legate alle relazioni e all’istituzione del matrimonio. Siamo in un futuro distopico, in un albergo in cui i single sono costretti a trovare un partner pena la trasformazione, entro 45 giorni, in un animale a scelta. Primo grande successo commerciale per Lanthimos, con conseguente consacrazione nel panorama internazionale, The Lobster ha ricevuto a Cannes il Premio della giuria ed è stato candidato agli Oscar, nel 2017, per la Miglior sceneggiatura originale.

Alps (2011)

Con Alps Lanthimos affronta, alla sua maniera, tematiche come la rielaborazione del lutto, del dolore e della perdita di identità. La storia segue un gruppo di attori ingaggiati da famiglie che hanno perso recentemente un loro caro impersonandolo. Lo scopo è quello di alleviare il dolore e aiutare i clienti nel processo di elaborazione del lutto. Commedia nera che scava nella profondità del dolore con alcuni passaggi particolarmente ostici e assurdi che ne hanno decretato una ricezione mista e piuttosto polarizzata da parte del pubblico.

Dogtooth (2009)

In una grande casa isolata dal mondo esterno, una coppia di genitori che ha come capostipite un padre manipolatore tiene segregati i tre figli, condannandoli a vivere in uno stato di ignoranza, perenne infanzia e continue bugie e privazioni. Dogtooth (qui il trailer) è uno dei film più famosi di Lanthimos, nonché forse il migliore in assoluto. Con un mix profondamente disturbante tra dark comedy e violenza, Lanthimos porta avanti una critica spietata sulle conseguenze di un’educazione impostata sui parametri del controllo e della paura, sull’ignoranza e la tossicità della famiglia patriarcale. Un film perverso e crudo, straniante e così magnetico da non riuscire a distogliere lo sguardo.