Barbie, Greta Gerwig rompe il silenzio e commenta le mancate candidature agli Oscar 2024
Greta Gerwig affronta le polemiche sugli Oscar, mantenendo lo sguardo fisso sul futuro del cinema con Barbie
La regista Greta Gerwig, celebre per il suo successo al botteghino mondiale con il film Barbie, si ritrova attualmente al centro di un acceso dibattito mediatico nel mondo del cinema, soprattutto dopo l’assenza di diversi riconoscimenti nelle categorie principali agli Oscar che si terranno a marzo 2024. L’assenza dei nomi di Greta Gerwig e Margot Robbie nelle categorie Miglior Regia e Miglior Attrice Protagonista ha generato una vivace protesta sui social media e una serie di discussioni sul presunto snobbismo nei confronti del loro lavoro.
Barbie snobbato ancora una volta? Greta Gerwig rompe il silenzio e dice la sua!
Nonostante quanto successo, Gerwig ha dimostrato una sorprendente serenità rispetto alla questione. Durante un’intervista con Time, dove è stata nominata Persona dell’Anno, ha commentato: “Ovviamente speravo che Margot venisse nominata. Ma sono felice che saremo tutti lì insieme. Un’amica di mia madre mi ha detto: ‘Non posso credere che tu non sia stata nominata’. Ho risposto: ‘Ma lo sono, ho una nomination agli Oscar'”.
Greta Gerwig si riferisce al fatto che sia lei che Margot Robbie saranno presenti come produttrici di Barbie, candidato al premio come Miglior Film. Questa nomination, sostiene Gerwig, conferisce loro comunque una presenza di rilievo durante la notte degli Oscar, nonostante le polemiche e le critiche espresse da diverse personalità, inclusi Ryan Gosling, America Ferrera e persino Hillary Clinton.
In definitiva, nonostante l’assenza di riconoscimenti nelle categorie individuali, Gerwig mantiene un atteggiamento positivo e propositivo, concentrata sul contributo che Barbie può portare alla celebrazione del cinema durante gli Oscar. La sua risposta calma e determinata riflette una consapevolezza della situazione e una volontà di guardare avanti, piuttosto che lasciarsi abbattere da controversie e critiche. La sua fiducia nell’importanza del lavoro dietro le quinte e nell’impatto del film a livello collettivo rimane salda, offrendo una visione matura e resiliente di fronte alle sfide del settore cinematografico.