Nell – Rinnegata: la recensione della miniserie Disney Plus
L'avventura tutta al femminile della nuova miniserie di Disney Plus ha decisamente ciò che serve per coinvolgere e stupire. Con una Louisa Harland capace di fare la differenza
Disponibile dal 29 marzo, Nell – Rinnegata è la nuova miniserie storico-fantastica di Disney Plus. Un’avventura dall’ampio respiro, ambientata nell’Inghilterra del XVIII secolo, dove Storia e magia, azione e ricerca identitaria si uniscono in un prodotto decisamente originale, garantendo un alto tasso di coinvolgimento. Otto episodi dalla durata abbastanza contenuta (40 minuti l’uno) dove a spiccare è senza dubbio la loro interprete principale, Louisa Harland (Derry Girls), nei panni di una giovane donna destinata a diventare, suo malgrado, uno dei banditi più famigerati del Regno.
Scritta da Sally Wainwright e diretta, tra gli altri, dal Ben Taylor di Sex Education, Nell Rinnegata ci riporta così in un mondo lontano eppure non troppo dissimile dal nostro, tra rivendicazioni femministe, fake news e privilegi. Una storia che sa giocare sul ribaltamento continuo di ruoli e convenzioni, dosando bene i suoi differenti registri e facendo di un’avventura alla Pirati dei Caraibi, forse, qualcosa di più.
Indice:
Trama – Nell Rinnegata recensione
Inghilterra, 1705. Nell Jackson (Harland), dopo aver perso il marito, aver combattuto in guerra sotto mentite spoglie ed essere stata data per morta, torna dal padre e dalle sorelle. Ma, insieme a lei, ora c’è anche una strana e buffa presenza, quella di Billy Blind (Nick Mohammed), misterioso essere fatato che, nei momenti di pericolo, è capace di donare alla ragazza una forza sovrumana. Le cose precipiteranno però quando il figlio del signore del villaggio, l’arrogante e crudele Thomas Blancheford (Jake Dunn), dopo aver impunemente ucciso il padre di Nell, farà ricadere su di lei anche la colpa per l’omicidio del suo. Non creduta, la ragazza sarà così costretta a fuggire con le sorelle, dandosi al brigantaggio per sopravvivere ma senza rinunciare a voler ristabilire la verità.
Nel mentre, ingigantita dalla stampa, la fama di Nell e i racconti sulle sue gesta crescono a dismisura, trasformandola in una creatura quasi leggendaria. Come se non bastasse, a corte, si sta per consumare un colpo di stato ai danni della regina Anna, un complotto, ordito dallo spietato conte di Poynton (Adrian Lester), protettore di Lord Blancheford, fatto di sette segrete, intrighi politici e magia nera. Riusciranno Nell, le sue sorelle e i nuovi compagni incontrati lungo il viaggio, a raccontare all’opinione pubblica la loro versione dei fatti e, magari, anche a salvare il regno di Sua Maestà?
Tra fantasy e Storia
Cosa succede quando il romanzo storico incontra una vicenda fatta di misteriosi folletti, arti oscure e ragazze con i superpoteri? Di certo qualcosa di molto simile a Nell Rinnegata. Una storia decisamente figlia dei suoi tempi – dall’Inghilterra “multietnica” alla Bridgerton, al racconto d’avventura infarcito di ironia – capace però di distinguersi dalle numerose serie fantasy che invadono le piattaforme. Perché il viaggio di Nell e compagni riesce a essere, al contempo, il fantasioso ritratto di un’epoca precisa (la guerra di successione spagnola sullo sfondo, le prime insofferenze nei confronti dei privilegi dell’aristocrazia e il ruolo sempre più importante della stampa) e un’avventura picaresca a tutti gli effetti, con gli elementi, le situazioni e le facce tipiche del caso.
Un aspetto non da poco per una storia convenzionale nell’intreccio ma abbastanza originale nella scelta dei suoi protagonisti e delle avventure in cui vengono coinvolti da riuscire a non sembrare qualcosa di già visto. Tra scazzottate ed evocazioni, fughe in carrozza e complotti di palazzo prende così vita una serie coinvolgente e dall’ampio respiro, dove il ribaltamento continuo di generi e convenzioni (la ragazza coraggiosa al posto del classico eroe, i personaggi che si travestono di continuo) diventa la regola in un mondo dove a contare per sopravvivere sono soprattutto le maschere e l’apparenza.
“Dont’ Call Me Nelly”
Al centro di tutto, ovviamente, c’è Nell. Eroina anticonformista e proto-femminista pronta a elevarsi a simbolo di tutti gli sfruttati, di tutte quelle donne e uomini schiacciati da un sistema ingiusto e classista. Un personaggio a metà strada tra Xena e Lady Oscar che, grazie soprattutto alla sua interprete, diventa uno dei veri punti di forza della serie. È proprio per via del tour de force attoriale della giovane Louisa Harland che Nell Rinnegata riesce infatti a coinvolgere e appassionare, donando personalità e linfa vitale tanto alla sua storia quanto ai personaggi secondari che la popolano.
Dal buffo bandito Charles Devereux (un Frank Dillane in piena modalità Jack Sparrow), all’eterno aiutante Rasselas (Enyi Okoronkwo), fino alla magnate della stampa Lady Eularia (Joely Richardson) passando, ovviamente, per il folletto Billy Blind, pare che ogni personaggio (soprattutto quelli maschili) esista in funziona della protagonista. Contribuendo a costruire una vicenda capace di servirsi delle sue diverse voci per dar vita a un viaggio di formazione semplice ma indubbiamente affascinante e coinvolgente.
Alla ricerca della verità
Perché, sebbene pienamente immersa nel suo universo storico-fantastico, Nell Rinnegata non rinuncia a dialogare col presente, dalla presa di coscienza identitaria, al problema delle fake news e di come queste diventino uno strumento capace di manipolare il pensiero, fino alla difficoltà di essere sé stessi, di dover recitare per sopravvivere e lottare per dimostrare chi si è davvero. È così che, da potenziale revenge movie, la serie si trasforma ben presto nella storia di una donna in lotta per ristabilire la verità, per distruggere le maglie di un sistema corrotto e profondamente ingiusto.
E poco importa se alla fine questo slancio rientri un po’ nei ranghi, o se l’origine dei poteri di Nell non sia altro che una trovata puerile e per nulla approfondita o, ancora, se la parabola dei villain, soprattutto a confronto con la linea narrativa principale, lasci un po’ a desiderare. Perché Nell Rinnegata è una serie dalla struttura sorprendentemente coesa, un meccanismo estremamente funzionale dove i toni più fantasy e infantili si accompagnano a una storia a tratti cruda e violenta, dando vita a un prodotto di intrattenimento intelligente e ben recitato, avvincente e con un punto di vista interessante e riconoscibile.
Nell - Rinnegata
Voto - 7
7
Lati positivi
- Louisa Harland è la protagonista perfetta, il vero punto di forza dell'operazione
- La miniserie è capace di unire, senza che sembri forzato, fantasy, Storia e tematiche contemporanee
Lati negativi
- L'origine dei poteri di Nell resta pretestuosa e decisamente puerile
- La vicenda degli antagonisti è meno centrata e coinvolgente rispetto alla trama principale