Challengers, i protagonisti rivelano che il bacio a tre non era originariamente nella sceneggiatura
I protagonisti di Challengers rivelano che il bacio a tre non era originariamente presente nella sceneggiatura
Il vibrante dramma tennistico Challengers diretto da Luca Guadagnino presenta Zendaya, Mike Faist e Josh O’Connor in un intrigante triangolo amoroso ambientato nel mondo del tennis. L’inizio di questa storia avviene quando i migliori amici Art e Patrick, interpretati rispettivamente da Faist e O’Connor, incontrano la talentuosa giocatrice Tashi, interpretata da Zendaya, e ne rimangono affascinati. La loro rivalità per l’attenzione di Tashi la incuriosisce, portando alla creazione di un ménage à trois che mette tutti e tre i protagonisti su un percorso complesso e tumultuoso mentre lottano per l’amore e il successo nel tennis.
I protagonisti di Challengers rivelano che il bacio a tre non era originariamente presente nella sceneggiatura
Tuttavia, la scena del ménage à trois non faceva parte originariamente della sceneggiatura di Justin Kuritzkes, con il regista Luca Guadagnino che ha lavorato con lo sceneggiatore per sviluppare ulteriormente la trama. La collaborazione tra Guadagnino e Kuritzkes è stata essenziale per delineare le dinamiche complesse tra i personaggi e per portare alla creazione di una scena che incarnasse la profondità emotiva e l’attrazione irresistibile che li legava.
Durante il processo creativo, Guadagnino ha voluto sfruttare appieno l’ambientazione della stanza d’albergo, utilizzandola come sfondo per esplorare le dinamiche del trio. La scena, che non era presente nella sceneggiatura originale, è stata aggiunta per enfatizzare la complessità delle relazioni tra i personaggi e per offrire uno sguardo intimo nella loro psicologia.
Infine, il regista e il cast hanno trascorso sei settimane di prove a Boston per affinare la sceneggiatura e discutere dei personaggi e delle loro arcate narrative. Questo processo di collaborazione ha permesso al cast di immergersi profondamente nei loro ruoli e di creare una performance ricca di sfumature e complessità.