Il Gusto delle Cose: la recensione del di Trần Anh Hùng
La nostra recensione di Il Gusto delle Cose, premiato per la Miglior regia al Festival di Cannes 2023
Si trova in sala a partire dal 9 maggio il film francese Il Gusto delle Cose (qui il trailer), per cui il regista Trần Anh Hùng ha vinto nell’edizione del Festival di Cannes del 2023 il premio alla miglior regia. Andare in sala con un certo tipo di aspettative potrebbe rovinare un po’ l’esperienza di visione, quindi leggete la nostra recensione per scoprire cosa aspettarvi da questo film per poi decidere se effettivamente fa al caso vostro.
Indice:
Trama – Il Gusto delle Cose Recensione
Siamo nella Francia dell’800 e seguiamo le vicende di Eugenie, una cuoca eccezionale che lavora da 20 anni per il celebre gastronomo Dodin Bouffant. Fra i due, oltre ad un rapporto professionale, c’è anche del sentimento, che però non viene coronato in un matrimonio a causa della volontà di lei, segretamente malata e che quindi non vuole dare speranze inutili al suo amato. In cucina, i due hanno anche una giovane aiutante, Violette, che un giorno porta a lavoro sua nipote Pauline, che Eugenie e Dodin scoprono avere un innato talento per la cucina che intendono coltivare, nonostante qualche resistenza da parte dei suoi genitori.
Analisi Tecnica – Il Gusto delle Cose Recensione
Da un punto di vista visivo, ci troviamo davanti ad un ottimo prodotto. La regia, non per niente vincitrice a Cannes, è indubbiamente la parte migliore della pellicola, incantevole soprattutto nelle scene legate al cibo, durante le quali è impossibile non avere appetito, soprattutto durante le scene di preparazione. Mentre si cucina, infatti, ci sono vari vezzi registici, come l’uso di piano sequenza e di carrelli, proprio per seguire al meglio l’azione di chi si occupa dei fornelli, così frenetica ma calma e delicata allo stesso tempo. Anche la fotografia è meravigliosa, ed esalta al meglio le varie tonalità del marrone dovute al rame dei tegami, al marrone più chiaro della carne e quello più scuro degli utensili o del tavolo di legno.
Anche nelle scene in esterno, il verde dei campi, così come lo splendore del sole, sono più che valorizzati dall’ottima fotografia. Per quanto riguarda le scenografie, queste non sono particolarmente articolate, visto che vengono mostrati pochi ambienti, ma sono ben curate e gli oggetti di scena sono molto piacevoli da guardare e tutti molto funzionali. In più, tutto il cast è artefice di un’ottima prova. C’è invece purtroppo qualche pecca nella sceneggiatura: seppure la trama sia volontariamente non molto articolata, questo non va a giustificare una scrittura delle relazioni fra i personaggi spesso un po’ sciatta. In particolare fra Eugenie e Dodin, non si capisce mai davvero perché i personaggi sentano ciò che sentono, soprattutto in relazione l’uno con l’altro. Per fortuna la bravura degli attori compensa almeno in parte alle mancanze di scrittura e, inoltre, fra Juliette Binoche e Benoît Magimel c’è decisamente una buona chimica.
Cosa aspettarsi dal film? – Il Gusto delle Cose Recensione
Come anticipato, non si tratta di una pellicola con una trama più di tanto articolata e che è anche un po’ superficiale nella scrittura, quindi se si va al cinema con l’aspettativa di seguire delle vicende particolarmente intriganti, si rimarrà senz’altro delusi. Bisogna andare a vederlo soprattutto per l’esperienza visiva, per la meraviglia rappresentata dalle sequenze legate al cibo e soprattutto alla sua preparazione. Ce ne sono tante, ma probabilmente la migliore rimane la sequenza di apertura, in cui almeno all’inizio non si sa a chi è destinato tutto quel cibo ma se ne rimane comunque incantati.
Il cinema è un’arte visiva, un po’ come le pietanze che vengono mostrate allo spettatore, che non può assaggiarle ma ammirarle, creando così un perfetto connubio fra cinema e arte culinaria. In più, nonostante i difetti di scrittura soprattutto per quanto riguarda le relazioni fra i personaggi, si rimane comunque coinvolti e si riescono a cogliere le intenzioni molto dolci di questa pellicola, che, in sostanza, se si va a vedere con lo spirito giusto, si finirà sicuramente per apprezzarla.
Il gusto delle cose
Voto - 7.5
7.5
Lati positivi
- Tecnicamente impeccabile
- Gli attori sono artefici di un'ottima prova
Lati negativi
- La scrittura delle relazioni fra personaggi è un po' superficiale