Bridgerton: quali sono i segreti del suo successo?
Scopriamo insieme i motivi che fanno di Bridgerton una delle migliori serie del momento!
Risale al 2020 il debutto di Bridgerton sulla piattaforma streaming Netflix. Più precisamente al 25 dicembre dello stesso anno, come un regalo di Natale a tutti i fan dell’omonima saga letteraria scritta dalla statunitense Julia Quinn. Da quel momento il poi, la serie TV ha spiccato il volo, diventando una delle più seguite dall’anno della pandemia ad oggi, candidata a tantissimi premi internazionali. Il 13 giugno 2024 è stata rilasciata la seconda parte della terza stagione, che è stata seguitissima dai numerosissimi fan della serie. Ma cosa c’è alla base di questo clamoroso successo? Forse l’idea utopica della non esistenza del razzismo, dal momento che in Bridgerton bianchi e neri hanno gli stessi identici diritti, oltretutto nei tempi della Reggenza inglese, ovvero i primi decenni dell’Ottocento.
Oppure, un altro motivo dell’incredibile seguito della serie TV targata Netflix potrebbe essere la vicinanza a un altro capolavoro della piattaforma streaming, ovvero The Crown, che tuttavia racconta la vera storia della Corona inglese, capeggiata dalla recentemente scomparsa regina Elisabetta II. Le ragioni del successo di Bridgerton possono essere davvero tante. Un’ulteriore fonte di popolarità potrebbe essere il tocco fortemente femminile, dal momento che è una regina a comandare, e la serie è prodotta dalla sempreverde Shonda Rhimes. Ma cosa c’è alla base di questo clamoroso successo? Scopriamo insieme i motivi che fanno di Bridgerton una delle migliori serie del momento!
Indice:
- Bridgerton: la trama
- Bridgerton: i protagonisti
- Bridgerton: all’apice del successo
- Bridgerton: cosa ne sarà della serie?
- Bridgerton: le conclusioni
Bridgerton: la trama
Durante l’età della Reggenza inglese, in un mondo ucronico in cui non esiste il razzismo e bianchi e neri hanno gli stessi diritti, una famiglia in particolare spicca per la sua posizione sociale, ma soprattutto per le caratteristiche dei suoi membri. Una madre, Violet, cresce da sola i suoi otto figli, che sono tutti molto diversi tra loro. In particolare, una di loro, Daphne, viene notata dalla regina Carlotta di Meclemburgo-Strelitz in persona, nominandola come diamante, ovvero la migliore ragazza dell’alta società. Questa è la trama della prima stagione di Bridgerton, le quali sono incentrate tutte sui vari membri della famiglia omonima protagonista della serie.
È evidente, quindi, come all’interno del prodotto targato Netflix, ripreso dai bestseller di Julia Quinn, sia l’aristocrazia inglese dei primi dell’Ottocento la vera protagonista. Una buona notizia per i fan di The Crown, altro gioiello della piattaforma streaming incentrato sui monarchi inglesi. Ma a differenza del documentario sulla famiglia reale inglese, qui tutto è stravolto, perché siamo all’interno di un mondo utopico, o per meglio dire ucronico, in cui la realtà non è quella che conosciamo, ma per metà frutto di fantasia. Le vere regole sociali dell’epoca non sono contemplate, in quanto il mondo di Bridgerton non viene toccato dal razzismo, e bianchi e neri sono perfettamente uguali.
Bridgerton: i protagonisti
Ma chi sono, quindi, i protagonisti di questa serie così tanto acclamata da pubblico e critica? Come suggerisce il titolo stesso, si tratta della famiglia Bridgerton. Lady Violet e i suoi otto figli sono le star, e infatti tutte le stagioni ruotano attorno a loro. Nella prima, per esempio, è Daphne la prescelta dalla regina, e non solo per la sua bellezza, ma soprattutto per la sua personalità brillante, come appunto un diamante. Tuttavia non si tratta della primogenita, ma della figlia centrale. Durante la seconda stagione, invece, è Anthony, il primogenito, ad avere il ruolo di protagonista. Nella terza e ultima stagione uscita, sono invece Colin e Francesca a raccontare al pubblico le loro vicende, rispettivamente il terzo figlio e la sesta figlia di Lady Violet. Ma oltre ai Bridgerton sono anche altri i personaggi fondamentali per le vicende che ruotano attorno all’alta aristocrazia inglese, come i Featherington e gli Sharma, altre due famiglie molto importanti per la trama.
Ognuno di questi personaggi cerca di spiccare, e quindi di trovare un partner con cui convolare a nozze, tramite la partecipazione ai grandi balli e alle maestose feste organizzate dalla Corona inglese. Inutile dire che Bridgerton è un tripudio di eleganza, sonorità d’altri tempi e dialoghi incantevoli, ma che hanno tuttavia un tocco di contemporaneità che non stona affatto. Ma chi sarà il protagonista della quarta e prossima stagione? Alcuni mormorano che potrebbe trattarsi di Benedict, il secondo figlio di Lady Violet, ma nulla è scontato quando si parla di Bridgerton. Infatti, per molti seguaci della serie targata Netflix, è stata una vera sorpresa la presenza massiccia di Colin e Francesca nella terza stagione. Un altro personaggio centrale è senz’altro Lady Whistledown, la quale gestisce una newsletter in cui racconta gli scandali dell’alta società.
Bridgerton: le ragioni del successo
Dal 2020 a oggi, quindi in soli quattro anni, questa serie straordinaria è stata nominata a tantissimi premi molto prestigiosi, risultando vincitrice di molteplici riconoscimenti. Anche il cast è abbastanza noto, ma la particolarità è che è veramente ricchissimo. I personaggi, all’interno di Bridgerton, sono veramente tantissimi. Oltre a Lady Violet e ai suoi otto figli, infatti, sono tante altre le famiglie dell’alta aristocrazia inglese che si intersecano con loro, ma anche altri personaggi secondari, che tuttavia di secondario hanno ben poco. Ma cos’è a tenere incollati gli spettatori e le spettatrici allo schermo? Come già accennato, i motivi possono essere molteplici. Innanzitutto questo mondo utopico, in cui i tempi non rispettano il vero andamento degli eventi.
Si potrebbe parlare di politicamente corretto, dato che il razzismo sembra non essere mai stato vissuto dai personaggi di Bridgerton, dal momento che bianchi e neri sono perfettamente uguali. Ma anche la differenza tra uomini e donne si attenua moltissimo, almeno a partire dalla terza stagione. Questa è sicuramente una motivazione importante, ma non è l’unica. Come testimoniano le nomination e i primi vinti dalla serie TV targata Netflix e prodotta da Shonda Rhimes, l’eleganza è un must invalicabile. Maestose feste e grandiosi balli sprigionano buon gusto e un’aria aristocratica da ogni poro. La bellezza fisica ed estetica è senza dubbio alla base, ma anche dei dialoghi ben scritti e sempre intriganti, mai banali. Il pubblico, nel corso degli anni, ha imparato ad essere sempre più esigente, ma di sicuro Bridgerton è una serie che riesce a soddisfare tutte le pretese dei suoi fan.
Bridgerton: cosa ne sarà della serie?
Arrivati alla seconda parte della terza stagione di Bridgerton, è inevitabile chiedersi quale sarà il destino di questa serie così seguita. Dal momento che sono stati presentati solo la metà dei componenti della famiglia, è più che lecito pensare che questo gioiello targato Netflix avrà un destino roseo e ancora molto lungo. Naturalmente questo è ciò che si auspicano i numerosissimi fan della serie prodotta da Shonda Rhimes e basata sui romanzi di Julia Quinn. Se è vero che ad ogni libro corrisponde un personaggio, allora è senz’altro ancora prematuro parlare di un fermo alla produzione, soprattutto sulla base del clamoroso successo ottenuto in questi quattro anni.
Inoltre sono altre due le ragioni che inducono a pensare che questa serie durerà ancora per molti anni. La prima è la nascita di un vero e proprio spin-off incentrato sulla regina Carlotta, intitolato, appunto, La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton. Sempre prodotto da Shonda Rhimes, si incentra sulla vita di questo personaggio molto particolare, che sposa il vero Re Giorgio. Inoltre, la serie si concentra anche sulle due dame Agatha e Violet, quest’ultima la capostipite della famiglia Bridgerton. La seconda ragione è legata invece ai libri di Julia Quinn. I più esperti sanno, infatti, che negli ultimi romanzi si narra di un personaggio molto particolare, Michael Stirling, che tuttavia, misteriosamente, sembra destinata ad avere un corrispettivo femminile all’interno della serie TV. Naturalmente, tale notizia ha scatenato un polverone, che non accenna a placarsi.
Bridgerton: le conclusioni
La serie TV targata Netflix di nome Bridgerton, ripresa dai romanzi di Julia Quinn, è sbarcata su Netflix il 25 dicembre del 2020, e da quel momento il suo successo non riesce a placarsi. Dopo quattro anni, anzi, sembra aumentare esponenzialmente, divenendo in brevissimo tempo una delle serie Netflix più viste di sempre. Sarà a causa del tema trattato, oppure degli avvenimenti storici che subiscono un destino molto diverso. Qualsiasi sia la ragione, che si può ricercare anche nell’estrema eleganza nei dialoghi, e soprattutto negli abiti dei personaggi, ciò che è certo è che Bridgerton è all’apice del suo successo. Shonda Rhimes, una delle produttrici americane più quotate di quest’epoca, ha avuto davvero una grande intuizione.
Ciò che colpisce, inoltre, è anche la colonna sonora, che non attende di certo a farsi riconoscere. Infatti, non presenta repertori musicali storici, legati all’epoca ottocentesca all’interno della quale la serie viene ambientata, ma ripresenta brani moderni in chiave antica. I più grandi successi di Taylor Swift, Lady Gaga, Lana Del Rey e Dua Lipa fanno parte della colonna sonora, senza sfigurare o far storcere il naso ai fan. Questo mix tra passato e presente è forse il vero segreto del successo di questa serie seguitissima e amatissima in tutto il mondo di nome Bridgerton.