101% – le nostre considerazioni sul cortometraggio disponibile su RaiPlay presentato a Venezia81
101% è il corto vincitore del contest La realità che NON esiste, presentato a Venezia81 in anteprima e in streaming su RaiPlay
Il 2 settembre è stato presentato in anteprima mondiale al Festival del cinema di Venezia 101%, vincitore del contest per digital storyteller La realtà che NON esiste, realizzato da One More Pictures in collaborazione con Rai Cinema. Scritto da Andriy Odlyvanyy e diretto da Serena Corvaglia, il corto mira a educare i giovani e quelli meno giovani alla consapevolezza dei social e spingerli a riscoprire le relazioni sentimentali di persona piuttosto che quelle sterili dietro a uno schermo.
All’evento a Venezia erano presenti la regista e lo sceneggiatore, insieme con i tre protagonisti principali – Giulia De Lellis, Andrea Arru e la star di TikTok Daniele Davì – e il cantante Geolier, presente all’interno del corto con due delle sue canzoni più recenti: El Pibe de oro e Una come te.
Trama
101% racconta la storia di Riccardo, un giovane di 14 anni alle prese con le prime cotte adolescenziali. È infatti infatuato di una sua amica. Purtroppo, però il ragazzo è troppo impacciato e non riesce a entrare in contatto con la ragazza, nonostante i suoi vani tentativi, per di più i suoi migliori amici non sono molto d’aiuto, anzi il loro obiettivo è quello di prenderlo in giro e fare apprezzamenti sicuramente non graditi sulla sorella più grande del ragazzo, Teresa. Quest’ultima, invece, ha una relazione tossica con un uomo che esprime il suo amore attraverso il controllo: le vieta di andare a ballare con le sue amiche e dà in escandescenza quando scopre che la ragazza vorrebbe coltivare il suo sogno più grande: quello di frequentare un’accademia di cinema e diventare attrice.
Nel frattempo Riccardo, che continua a essere imbranato con le ragazze, si iscrive a un’app di dating per cercare di sciogliersi e avere successo nelle relazioni. Nel momento in cui avviene l’iscrizione, appare alla sua vista Cupido, che gli spiega le tecniche giuste per approcciare sui social e avere successo in direct. Purtroppo – o per fortuna – Riccardo preferisce il contatto visivo e l’approccio vecchio stile, quello tu a tu.
Le nostre considerazioni
L’idea di base potrebbe anche essere una buona idea, peccato però che il minutaggio breve e la voglia di raccontare troppa roba insieme rendano la resa finale più che deludente. La scrittura è scarna, banale e scontata nella realizzazione. La regia è invece elementare, quasi come se a rappresentare le scene fosse un liceale alle prese con il suo primo progetto di sensibilizzazione verso argomenti delicati, come la presa di potere dei social e la tossicità delle relazioni. Anche la recitazione lascia il tempo che trova: a parte il Cupido di Daniele Dalì, che riesce più o meno a intrattenere nonostante il poco spazio avuto, gli altri attori sono finti e asettici nelle loro espressioni facciali e poco – davvero poco – convincenti durante le battute che recitano.
Il minutaggio del corto era troppo misero per gli argomenti trattati; per un attimo la sensazione avuta è stata quella di voler apparire come un semplice informatore di dati ISTAT e sensibilizzazione della Polizia Statale (collaboratrice nella realizzazione del progetto) verso un argomento fin troppo delicato come quello della violenza domestica e delle relazioni tossiche, purtroppo all’ordine del giorno. Peccato però, che anche in questo caso nulla è riuscito nel proprio intento. In conclusione, come suddetto, le cose da dire c’erano, il modo in cui sono state dette ha ottenuto l’effetto contrario rispetto all’obiettivo che i creatori del prodotto si erano prefissati. Il pubblico è stato scontento, imbarazzato da ciò che ha visto e anche un po’ arrabbiato per la banalizzazione degli argomenti, troppo impegnativi per essere semplificati in questo modo. In ogni caso, 101% è disponibile su RaiPlay dal 2 settembre.