Monsters: Erik Menendez critica la serie, “Ryan Murphy non può essere così ingenuo e impreciso”

Menendez è rappresentato assieme al fratello nella seconda stagione di Monsters, disponibile su Netflix

Erik Menendez ha criticato aspramente la serie che lo vede protagonista assieme al fratello, Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story, creata da Ryan Murphy ed uscita su Netflix lo scorso 19 settembre. Erik, condannato per omicidio di primo grado assieme al fratello Lyle per aver ucciso i loro genitori, tramite l’account su X della moglie Tammi Menendez, ha definito il creatore della serie “ingenuo e inaccurato da raccontare la nostra vita senza cattive intenzioni“. Menendez, che sta scontando l’ergastolo con il fratello Lyle presso il RJ Donovan Correctional Facility di San Diego, in California, ha accusato la serie di aver rilanciato narrazioni “disoneste” sulle loro vite, accusandola di aver travisato il trauma maschile e l’abuso sessuale. Ha affermato inoltre di essere stato rattristato da quello che percepisce come un passo indietro nella comprensione del trauma infantile, condannando la serie per aver perpetuato bugie e calunnie dannose. Conclude la sua dichiarazione ringraziando coloro che lo hanno sostenuto e chiedendo che la verità prevalga.

Monsters: Erik Menendez critica la serie, “Ryan Murphy non può essere così ingenuo e impreciso”

Di seguito la dichiarazione completa di Erik Menendez:

Credevo che fossimo andati oltre le bugie e le rovinose rappresentazioni del personaggio di Lyle, creando una caricatura di Lyle radicata nelle orribili e sfacciate bugie dilaganti nello show. Posso solo credere che siano state fatte apposta. È con il cuore pesante che dico, credo che Ryan Murphy non possa essere così ingenuo e impreciso sui fatti delle nostre vite da fare questo senza cattive intenzioni. Mi dispiace sapere che la rappresentazione disonesta di Netflix delle tragedie che circondano il nostro crimine ha fatto fare passi indietro alle dolorose verità, tornando indietro nel tempo a un’epoca in cui l’accusa ha costruito una narrazione su un sistema di credenze secondo cui gli uomini non subivano abusi sessuali e che gli uomini vivevano il trauma dello stupro in modo diverso rispetto alle donne. Quelle orribili bugie sono state contestate e smascherate da innumerevoli vittime coraggiose negli ultimi due decenni che hanno superato la loro vergogna personale e hanno coraggiosamente parlato. Quindi ora Murphy dà forma alla sua orribile narrazione attraverso vili e spaventose rappresentazioni dei personaggi di Lyle e di me e di diffamazioni scoraggianti. La verità non è sufficiente? Lasciamo che la verità resti la verità. Quanto è demoralizzante sapere che un uomo al potere può minare decenni di progressi nel far luce sui traumi infantili. La violenza non è mai una risposta, mai una soluzione, ed è sempre tragica. Come tale, spero che non si dimentichi mai che la violenza contro un bambino crea cento scene del crimine orribili e silenziose, oscuramente nascoste dietro lustrini e glamour e raramente esposte finché la tragedia non penetra tutti i soggetti coinvolti. A tutti coloro che mi hanno contattato e sostenuto, grazie dal profondo del mio cuore.

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