Woman of the Hour: il serial killer Rodney Alcala e l’incredibile storia vera dietro il film Netflix
Un serial killer al The Dating Game: la storia vera dietro Woman of the Hour
Woman of the Hour (qui la nostra recensione) ha debuttato su Netflix lo scorso 18 ottobre, segnando l’esordio dietro la macchina da presa per l’attrice Anna Kendrick, già vista tra gli altri in Twilight e Pitch Perfect. Di genere thriller, il film è stato presentato nel settembre del 2023 al Toronto International Film Festival e, al momento in cui scriviamo, occupa il primo posto dei titoli più visti su Netflix in Italia. Kendrick è anche protagonista di Woman of the Hour nel ruolo di Cheryl Bradshaw e accanto a lei Daniel Zovatto veste i panni di Rodney Alcala, uno dei serial killer più efferati nella storia degli Stati Uniti. Woman of the Hour racconta dunque una storia vera che ha dell’incredibile, che sta contribuendo alla curiosità che si sta sviluppando attorno al debutto di Kendrick alla regia. Vediamola qui di seguito (attenzione SPOILER).
Un serial killer al The Dating Game – Woman of the Hour storia vera
Woman of the Hour racconta la storia vera, davvero angosciante, di come il serial killer statunitense Rodney Alcala abbia partecipato nel 1978 al programma televisivo The Dating Game, arrivando a vincere la puntata. Nato a San Antonio, nel Texas, il 23 agosto del 1943 Rodney Alcala è stato un serial killer e uno spietato predatore sessuale che ha commesso gran parte dei suoi omicidi tra la California e New York. Fotografo amatoriale, Alcala aveva l’abitudine di scattare fotografie alle sue vittime, prima e dopo averle uccise, di solito soffocandole dopo averle colpite per prolungare la loro agonia. All’età di 35 anni Rodney Alcala è apparso in una puntata del The Dating Game (un format conosciuto in Italia come il Gioco delle coppie); a quell’epoca aveva già ucciso cinque donne ed era già stato arrestato due volte, la prima per lo stupro di una bambina di soli 8 anni e la seconda per le molestie a una ragazzina di 13. La formula di The Dating Game, la cui prima puntata andò in onda nel 1965, si basava sulla presenza in trasmissione di una giovane single che doveva scegliere tra tre scapoli senza poterli vedere.
La ragazza doveva porre una serie di domande, spesso piuttosto piccanti, ai pretendenti e alla fine dello show doveva sceglierne uno tra i tre e uscirci insieme per un appuntamento. Nella puntata al centro di Woman of the Hour Rodney Alcala viene presentato dal conduttore dello show Jim Lange come “un fotografo di successo”. La single Cheryl Bradshaw (Anna Kendrick nel film Netflix) inizia a fare ad Alcala (Daniel Zovatto) una serie di domande come “ti devo servire per cena, che cosa sei e come appari?”. Alcala risponde “sono una banana e ho un bell’aspetto” e Bradshaw incalza chiedendo “puoi descriverti meglio?”. La risposta di Alcala è piuttosto esplicita: “sbucciami”. David Greenfield, uno dei produttori dello show negli anni Settanta ha dichiarato, parlando con ABC News, che quella risposta – a posteriori – è piuttosto sconcertante, ma all’epoca dei fatti era proprio quello che ci si aspettava dagli scapoli. Al termine della puntata Bradshaw sceglie proprio Alcala e i due dovrebbero andare a un appuntamento insieme. Appuntamento che, però, Bradshaw decide di cancellare telefonando alla produzione e comunicando di non sentirsi a suo agio poiché quell’uomo le sembrava piuttosto strano e non si sarebbe sentita al sicuro con lui. L’anno seguente, nel 1979, Alcala viene accusato dell’omicidio di una dodicenne nel 1980 è condannato a morte, con la sentenza confermata più tardi nel 1986. Muore di morte naturale in carcere nel 2021. Sebbene gli omicidi a lui attribuiti siano sette, sembra che il conto delle vittime possa essere drammaticamente più alto, con alcune autorità che sono convinte si aggiri attorno al centinaio. [Fonte: Variety]