Arcane 2: la recensione della stagione finale della serie Netflix
Su Netflix si è conclusa la seconda e ultima stagione dell'acclamata serie d'animazione ambientata nell'universo videoludico di League of Legends, tra emozioni forti e (pochi) rimpianti
Il 23 novembre è stata caricata su Netflix la terza parte della seconda e ultima stagione di Arcane. Un vero e proprio fenomeno seriale che con il suo mix di animazione 2D e 3D, il suo mondo a metà strada tra steampunk e cyberpunk, fantasy e fantascienza, ha rivoluzionato le narrazioni di questo tipo, alzando inevitabilmente l’asticella e regalandoci una storia di amore, tradimento e speranza capace di coinvolgere e commuovere appassionati e non.
Prodotta da Riot Games per celebrare il decennale della sua League of Legends, nelle mani degli showrunners Christian Linke e Alex Yee Arcane è infatti presto diventata non solo la serie con cui qualsiasi altro prodotto di animazione avrebbe dovuto da quel momento confrontarsi, ma una grande epopea sci-fi umanista. Una serie debordante e senza precedenti (si valuta sia costata più di 250 milioni di dollari) a cui si può solo rimproverare l’epilogo fin troppo frettoloso, l’addio repentino a una storia cui forse sarebbe servita una terza annata per concludersi nel migliore dei modi.
Indice:
Trama – Arcane 2 recensione
Dopo l’attacco di Jinx alla Consulta, riunita in consiglio per votare l’indipendenza di Zaun, a Piltover regna il caos. Alcuni consiglieri (tra cui la madre di Caitlyn) sono rimasti uccisi, mentre Viktor, gravemente ferito, è stato salvato da Jayce grazie alle oscure proprietà dell’Hextech. I consiglieri rimasti, istigati da Ambessa Medarda, decidono così di invadere Zaun. Intanto Vi, ancora sconvolta dalle azioni della sorella, per cui continua a sentirsi responsabile, viene convinta da Caitlyn ad unirsi ai Guardiani.
Nel frattempo, dopo la morte di Silco, Zaun è precipitata nell’anarchia, le diverse bande criminali sono in guerra tra loro per contendersi il controllo di quello che è rimasto della città e Jinx, ormai considerata una pericolosa terrorista, è la ricercata numero uno. Sarà proprio lei, però, a ispirare suo malgrado il crescente malcontento dei cittadini, oramai sull’orlo di una vera e propria guerra civile contro Piltover. Ma tra le ambizioni di Ambessa e il ritorno di un Viktor trasfigurato dall’Hextech, la ribellione finirà ben presto per essere l’ultimo dei problemi delle due città.
Ordine e caos
Non è esagerato dire che, per l’animazione seriale e non solo, esiste un prima e un dopo Arcane. Perché la creatura di Linke e Yee è stata davvero uno spartiacque per l’animazione digitale e per le sue potenzialità, soprattutto in un contesto lontano (il peculiare stile grafico dai tratti pittorici ed eterogenei della serie è opera dello studio francese Fortiche) da quello delle solite produzioni americane o nipponiche. È con non poche responsabilità allora che questa seconda stagione approda su Netflix, desiderosa di dimostrare come quella capacità di mischiare innovazione tecnica a una scrittura coinvolgente e rigorosa sia rimasta immutata.
Ma se il primo elemento registra ulteriori passi in avanti, dando vita a un’animazione “ibrida” sempre più sofisticata e inventiva, tra inserti bidimensionali e un uso della CGI mai scontato, è proprio l’aspetto narrativo a presentare considerevoli differenze rispetto alla prima stagione. Mettendo al centro ancora una volta il tema portante del conflitto e della sua drammatica inevitabilità, mentre lo scontento di Zaun si riversa su Piltover, la scienza si confonde sempre più con la magia e la rivalità tra Jinx e Vi si colora di nuove, imprevedibili sfumature, la narrazione di Arcane, nel suo mix tra pubblico e privato, ordine e caos, si fa infatti sempre più stratificata e politica.
Il cuore al centro di tutto
Una rinuncia (consapevole?) all’immediatezza e alla chiarezza di scrittura della prima annata in favore di un intreccio densissimo, fatto di intrighi di palazzo, cambi repentini di prospettiva e riferimenti non sempre immediati per un pubblico diverso da quello degli appassionati di League of Legends. È così che a scontri visivamente sempre più elaborati, inventivi e tecnicamente ineccepibili si accompagnano digressioni spesso oscure o parabole di personaggi sviluppate sin troppo frettolosamente, rischiando così di perdere, più di una volta, il centro emotivo della storia, vero punto di forza della prima annata.
Eppure, almeno dal secondo atto in poi, è indubbio come Arcane 2 sappia ancora valorizzare gli elementi emotivamente più forti e coinvolgenti a sua disposizione. Ben consapevole di come siano sempre i sentimenti e le relazioni il vero fulcro della sua narrazione, la serie mette infatti ancora una volta il cuore al centro di tutto. L’unico vero catalizzatore capace di stravolgere il corso stesso degli eventi e di intere esistenze.
Forma e contenuto
E se resta forte l’impressione che la forma della serie sia andata progressivamente a fagocitare un contenuto in cui gli archi narrativi si accavallano in trame e sottotrame spesso sin troppo articolate (fino a guardare ai viaggi nel tempo e agli universi alternativi), in un profluvio di temi, personaggi e situazioni decisamente affollato per essere eviscerato in una sola stagione, ad Arcane basta la meraviglia di un’animazione sempre più mozzafiato (dalle trovare registiche alla gestione dell’azione, dall’eterogeneità di stili all’espressività dei personaggi) e la forza dei sentimenti messi in scena (l’amore/odio tra le sue due protagoniste, la bromance tra Viktor e Jayce, la timeline alternativa di Ekko) per conquistarci ancora una volta.
In questo modo persino un epilogo apparentemente sbrigativo come quello del nono episodio finisce con l’essere spettacolare ed emozionante, facendo collimare tutti i suoi archi narrativi in uno scontro finale epico e suggestivo. Il perfetto coronamento di una serie senza dubbio arrivata al traguardo col fiato corto e a cui avrebbe giovato una terza stagione per sviluppare appieno ogni suo tema e personaggio, ma che riesce a congedarsi dal suo pubblico senza (troppi) rimpianti. Senza aver perso di vista il cuore pulsante di quei personaggi irrimediabilmente umani.
Arcane 2
Voto - 7.5
7.5
Lati positivi
- L'animazione di questa seconda stagione è ancora più suggestiva della precedente, soprattutto per quanto riguarda le scene d'azione e l'espressività dei personaggi
- Le relazioni che vengono a instaurarsi tra i protagonisti sono emotivamente coinvolgenti e colpiscono ancora una volta nel segno
Lati negativi
- Avendo solo una stagione a disposizione per concludere la sua storia dall'ampio respiro, la serie sembra a volte cedere a uno svolgimento frettoloso e sin troppo affollato di trame e sottotrame