Wicked: recensione del film musicale con Cynthia Erivo e Ariana Grande
La nostra recensione di Wicked, il film musicale tratto dal magico mondo di Oz con Cynthia Erivo e Ariana Grande
Inizialmente pensato per essere al cinema nel 2019, rimandato nel 2021 e poi ancora una volta a causa del Covid, è finalmente al cinema Wicked, il nuovo film musicale diretto da Jon M. Chu che ci trasporta nel magico, colorato e un po’ oscuro mondo del Mago di Oz. Invece di riscoprire con remake non sempre necessari la storia di Dorothy e del famoso mago, conosciuta soprattutto grazie al film del 1939, il regista ci porta in una storia diversa ma altrettanto affascinante.
Viviamo in un mondo nel quale si fa strada sempre più spesso la creazione di un vero e proprio universo cinematografico con mondi e storie tutte diverse, eppure unite da un unico filo rosso che le accomuna. In attesa, quindi, di un possibile annuncio dell’universo Oz, al cinema troviamo Wicked, la prima parte di un film diviso in due in cui si racconta la nascita della strega più odiata nel Mago di Oz, la Perfida Strega dell’Ovest. Come mai è diventata così odiata da tutti in paese, quali sono le sue origini, ma soprattutto chi era davvero?
Indice
- Le origini della Perfida Strega
- Le canzoni del film
- Un tripudio di colori
- Le due protagoniste al centro del film
- Gli aspetti negativi
Le origini della Perfida Strega – Wicked recensione
Siamo nel regno di Oz, posto magico e incantato nel quale tutti festeggiano la ormai sconfitta della Perfida Strega dell’Ovest per mano di Dorothy. A confermare la notizia è Glinda, la Buona Strega del Nord. Questo momento di euforia porta però Glinda a tornare indietro nel tempo e arrivare al momento in cui tutto ebbe inizio, a quando la strega non era ancora una strega, ma solo Elphaba.
Nata con la pelle verde, Elphaba viene esclusa dai suoi pari, dagli adulti e persino da suo padre, che preferisce di gran lunga la sorella minore. Il colore della pelle di Elphaba è strano, fa paura, perché è ciò che non si conosce, anche in un mondo popolato da magia e animali parlanti. La ragazza, quindi vive la sua vita creandosi una corazza intorno, fingendo che ciò che pensano gli altri non le interessi davvero e provando a non farsi intaccare da chiacchierii sottovoce sguardi sconcertati.
Il giorno in cui Elphaba accompagna sua sorella alla Shiz University, le cose si rovesciano completamente. Ciò che avrebbe dovuto tenere nascosto – la sua innata magia – si manifesta appieno nel momento in cui si trova costretta a proteggere sua sorella. È così che la professoressa Magame Morrible, eccellente strega, decide di accogliere nella scuola anche Elphaba e insegnarle a gestire la propria magia per arrivare dal più grande dei maghi, quello di Oz.
Nel suo momento di maggior sicurezza, quando credeva che le cose per lei stessero andando davvero bene, Elphaba si trova costretta a condividere la stanza con Galinda, così diversa dalla protagonista, eppure così affine a lei per qualche strano scherzo della magia.
Le canzoni del film – Wicked recensione
Partiamo da un lato positivo che si tramuta molto presto nel suo lato negativo. Wicked è un film molto lungo ed è un film musicale. Dura 160 minuti e per chi ama i musical questo non dovrebbe essere un grosso problema. Neppure le undici canzoni sono un effettivo problema. Eppure, se si pensa alla durata di ogni singola canzone – che nel momento in cui pare si stia concludendo, si ricaricano gli strumenti terminando la canzone solo dopo un altro minuto o più – si rallenta inevitabilmente il ritmo del racconto, fino ad annoiare lo spettatore nella parte conclusiva del film.
Le canzoni però sono belle, così belle da costringerti a canticchiarle fino allo sfinimento. E le coreografie sono coinvolgenti, ti spingono a muovere il piede a ritmo e provare a resistere alla tentazione di ballare insieme ai protagonisti. Le voci degli attori sanno essere calde e avvolgenti, sia quelle originali per chi è più avvezzo a voler ascoltare le voci pure del cast originale, ma anche quelle doppiate in italiano.
Un tripudio di colori – Wicked recensione
Un altro aspetto bello da vedere è la magnificenza dei colori chiari e pastello utilizzati per le scenografie e i costumi. Wicked è un tripudio di colore, a parte Elphaba, il cui caratteristico nero spicca in mezzo a tutto quel chiarore. I colori seguono passo dopo passo le emozioni e le sensazioni della protagonista e dei suoi compagni avventurieri, incupendosi proprio nel momento in cui le cose iniziano a farsi più serie.
Le due protagoniste al centro del film – Wicked recensione
Non sono, però, solo gli elementi di contorno a fare di Wicked un bel film. Senza ombra di dubbio l’aspetto più prorompente e azzeccato all’interno della pellicola sono le due protagoniste, Ariana Grande e Cynthia Erivo, che interpretano rispettivamente Galinda – diventata poi Glinda – ed Elphaba. Le due sono il centro di tutto il film, insieme al loro rapporto. Inizialmente completamente diverse e costrette a stare sotto lo stesso tetto, nella stessa stanza non per loro volontà, le due imparano a conoscersi piano piano, fino a diventare amiche inseparabili, che affrontano le luci e le ombre di Oz insieme, qualsiasi cosa accada.
La loro complicità si sente sia nella prima parte della pellicola che nella seconda ed è proprio questa affinità di caratteri a mettere in ombra tutto il resto. Ariana Grande è sublime nella sua rappresentazione un po’ sopra le righe di Glinda. Questa finta buona che impara cos’è la vita con lo scorrere del tempo e grazie alla sua amicizia con Elphaba. Quest’ultima, invece, è la rappresentazione scenica eccellente di una donna che vive nell’ombra e viene denigrata solo per il suo aspetto fisico, fino a diventare lei stessa ciò che gli altri hanno sempre pensato che fosse senza nemmeno darle la possibilità di conoscerla.
Gli aspetti negativi – Wicked recensione
I personaggi secondari, benché funzionino bene, restano pur sempre personaggi secondari, che non riescono appieno a emergere, nemmeno il potente mago di Oz interpretato in questa versione da Jeff Goldblum. Anche alcuni aspetti della trama, purtroppo, rendono questo film non completamente perfetto. Per dare spazio alle lunghe canzoni, purtroppo, sono stati fatti dei tagli che rendono la trama non meno comprensibile, ma più superficiale. Si arriva alla conclusione in maniera repentina e il motivo vero della rivolta contro gli animali purtroppo non viene approfondita come dovuto, nonostante appaia inizialmente così importante ai fini della conclusione.
I cattivi purtroppo non sono davvero cattivi e fin dalle prime battute dopo l’arrivo di Elphaba all’università Shiz, è semplice per lo spettatore capire e trarre le proprie conclusioni sulla dinamica finale degli eventi cinematografici. Si spera che la seconda parte – che dovrebbe coincidere con il secondo atto dell’omonimo musical dal quale il film è tratto – sia meno scontata e più accattivante. Siamo pronti a vedere Elphaba diventare la Perfida Strega dell’Ovest.
Wicked
Voto - 7.5
7.5
Lati positivi
- Le canzoni sono belle, così belle da farti canticchiare fino allo sfinimento.
- Senza ombra di dubbio l’aspetto più prorompente e azzeccato all’interno della pellicola sono le due protagoniste, Ariana Grande e Cynthia Erivo
- Ariana Grande è sublime nella sua rappresentazione un po’ sopra le righe di Glinda.
- Le canzoni troppo lunghe rallentano il ritmo del racconto, fino ad annoiare lo spettatore nella parte conclusiva del film
- I personaggi secondari, benché funzionino bene, restano pur sempre personaggi secondari, che non riescono appieno a emergere
Lati negativi