Abigail: recensione del film horror dei Radio Silence con Melissa Barrera

Una banda di rapitori e una bambina diabolica sono al centro del nuovo thriller-horror del collettivo Radio Silence

Il collettivo Radio Silence, composto da Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett, Justin Martinez e Chad Villella, negli ultimi anni ha saputo imporsi positivamente nel panorama cinematografico, in particolare quello dei film horror. Tra i loro migliori lavori troviamo infatti l’antologia V/H/S, il sorprendente Finché morte non ci separi e gli ultimi due episodi della saga di Scream. Il loro nuovo lavoro è invece una sorta di rivisitazione di uno dei mostri della Universal: stiamo parlando di Abigail, di cui vi presentiamo la recensione. Uscito nelle sale a maggio 2024, il film è diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett e ha tra gli sceneggiatori Guy Busick, il quale è responsabile insieme al duo dei registi del ritorno al successo della saga di Scream.

In Abigail Bettinelli-Olpin, Gillett e Busick si ispirano liberamente a La figlia di Dracula e creano una particolare commistione tra thriller, horror e commedia demenziale. Nel cast ci sono Melissa Barrera, Dan Stevens, Kevin Durand, Alisha Weir, Kathryn Newton, Giancarlo Esposito, Matthew Goode e Angus Cloud, nel suo ultimo ruolo prima della sua prematura scomparsa. Un gruppo all-star al servizio di una storia ricca di sangue e azione, che purtroppo non convince a pieno. Abigail (qui il trailer) è ora disponibile su Sky e Now e sulle principali piattaforme di noleggio e acquisto.

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Abigail. Project X Entertainment, Vinson Films, Radio Silence Productions

Indice

La trama – Abigail recensione

Una banda di sei criminali improvvisati (Melissa Barrera, Dan Stevens, Kathryn Newton, Angus Cloud, Kevin Durand e Will Catlett), composta da persone che non si conoscono fra loro, rapisce la giovanissima Abigail (Alisha Weir), di ritorno da una lezione di danza classica. Il gruppo la conduce in un’isolata magione, in cui farà la sua comparsa l’organizzatore del colpo, Lambert (Giancarlo Esposito). L’uomo fornisce poche informazioni sull’identità della bambina e sul compito dei criminali in quella casa: il gruppo dovrà badare ad Abigail per 24 ore, in attesa che il facoltoso padre paghi il riscatto di 50 milioni richiesto. Una missione all’apparenza facile, ma che riserverà alla fine numerose sorprese. Non solo Abigail è figlia di un pericoloso boss della malavita, ma lei stessa nasconde un segreto inquietante e mortale. Sopravvivere non sarà semplice in un crescendo di rivelazioni, terrore, vittime e fiumi di sangue.

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Abigail. Project X Entertainment, Vinson Films, Radio Silence Productions

Una ballerina vampira in un mix di generi

Abigail rientra nel recente filone di rivisitazione del mito di Dracula e del vampiro in generale. Se Nosferatu e Demeter – Il risveglio di Dracula sono più fedeli al materiale originario, mantenendo un’atmosfera gotica e orrorifica, Abigail si avvicina invece di più al Renfield con Nicolas Cage. Il tono generale del film infatti è improntato maggiormente alla leggerezza e a una certa demenzialità, accompagnata da fiumi di sangue tipicamente splatter. La componente horror invece vira di più sullo slasher, con la bambina vampira che agisce come un killer mascherato (in questo caso non abbiamo una maschera, ma un abito da ballerina) mietendo numerose vittime. Questa particolarità alla base della storia rivoluziona il gioco delle parti, con la vittima che all’improvviso diventa carnefice, uccidendo quelli che inizialmente erano presentati come cattivi. L’idea poi di avere dei losers come rapitori improvvisati si rivela ingegnosa e si sposa perfettamente con l’intera operazione.

Con un killer di questo tipo, Abigail sceglie intelligentemente di non prendersi troppo sul serio, giocando con diversi siparietti comici e la sua stessa protagonista, evitando di scadere in un ridicolo involontario. Nonostante questi aspetti, Abigail però non ottiene gli stessi ottimi risultati di Finché morte non ci separi, in cui il mix di generi era molto più equilibrato, convincente ma anche creativo. I Radio Silence mettono insieme uno spettacolo simile a quello del film del 2019, allestendo nuovamente un gioco sanguinario in un luogo chiuso e suggestivo. Il problema è che questa volta la commistione tra horror e commedia appare spesso forzata, mentre l’effetto sorpresa è deludente e poco incisivo.

Un deludente bagno di sangue – Abigail recensione

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Abigail. Project X Entertainment, Vinson Films, Radio Silence Productions

Il film tiene inutilmente nascosto per troppo il segreto sulla vera identità di Abigail, considerando che già nel trailer è ben chiaro che la bambina sia una vampira. Inoltre si impiegano ben quaranta minuti prima di entrare realmente nel vivo dell’azione, sprecando quel tempo a presentare i diversi membri della banda, i quali resteranno comunque bidimensionali. Svanito l’effetto sorpresa (già compromesso in partenza), il film inizia a mostrare segni di cedimento nel ritmo: la vena splatter alla lunga inizia stancare e nel finale iniziano ad accumularsi svolte di trama e combattimenti, che rendono i 110 minuti di durata ancora più lunghi di quel che sembrano. Infine si scivola su un finale quasi ridicolo, con una dose di sentimento che stona marcatamente con tutto il resto.

Se non altro Abigail non manca del tutto l’obiettivo dell’intrattenimento, sia con l’umorismo sia con il gore. Alcuni siparietti comici sono effettivamente esilaranti, come alcuni combattimenti sono ben “coreografati” e ricchi di sangue al punto giusto. Gli effetti speciali sono buoni e la regia sa valorizzare l’ambientazione della storia, una suggestiva magione dall’atmosfera gotica. A parte questi elementi, tuttavia non c’è nulla di particolarmente originale da rendere il film memorabile o degno di distinguersi da tanti altri horror di stampo comico. Anche nel cast scarseggiano le performance degne di nota. A spiccare sono senz’altro la giovanissima Alisha Weir (Cattiverie a domicilio) nei panni di Abigail e Dan Stevens (Downton Abbey, La bella e la bestia); il talento di Kathryn Newton invece viene completamente sprecato, mentre Melissa Barrera e gli altri non si impegnano minimamente a dare spessore ai loro personaggi, destinati a una fine assolutamente prevedibile.

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Abigail

Voto - 5

5

Lati positivi

  • Il film non si prende troppo sul serio e riesce a intrattenere il giusto tra siparietti comici e fiumi di sangue
  • Regia ed effetti speciali sono buoni, come le interpretazioni di Alisha Weir e Dan Stevens

Lati negativi

  • Il mix di horror e commedia appare spesso forzato e poco frizzante
  • L'accumularsi di colpi di scena e combattimenti inizia ben presto a stancare
  • Il finale che stona fortemente con tutto il resto

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