Oceania 2 – recensione del film Disney in streaming su Disney Plus
La nostra recensione di Oceania 2, il nuovo film della Disney in streaming su Disney Plus
Sono passati circa dieci anni da quando Oceania è arrivato al cinema, deludendo la maggior parte degli spettatori Disney, abituati troppo bene a principesse o eroine capaci di far esplodere il cuore di gioia. Dopo un primo film più che dimenticabile, Vaiana torna al cinema – e attualmente in streaming su Disney Plus – con una nuova avventura tutta da gustare, o quasi.
Come già detto, nonostante i discreti incassi, il primo Oceania non piacque alla maggior parte della critica e del pubblico. Un film noioso, che non riusciva a raggiungere la memorabilità dei precedenti e non era capace di incantare gli occhi e il cuore di chi lo avrebbe guardato. Per fortuna però la Disney ha deciso di aggiustare il tiro – soprattutto dopo il disastroso risultato di Wish – e creare un prodotto che potesse piacere ai più piccoli e non annoiare i più grandi.
Indice
Trama – Oceania 2 recensione

Walt Disney Pictures, Walt Disney Animation Studios
Oceania 2 è ambientato circa tre anni dopo gli eventi narrati nel suo predecessore. Vaiana è ormai una navigatrice che esplora l’Oceano con la sua imbarcazione come prima di lei aveva fatto Tautai Vasa, liberato dalla maledizione della creatura infuocata Te Ka. La ragazza è alla continua ricerca di altri villaggi, purtroppo però senza mai un vero e proprio successo. Durante una cerimonia sacra le viene rivelato che Te Ka aveva maledetto l’Oceano, ma non era l’unico ad aver creato problemi alla sua gente. Emerge quindi una nuova figura malefica, il dio delle tempeste Nalo, che tempo addietro aveva affondato il punto in cui tutte le correnti si incontravano, l’isola di Motufetu, rendendo impossibile l’incontro tra le varie popolazioni dell’Oceano.
Vaiana decide quindi di non rimanere ferma a guardare e insieme ad alcuni suoi amici cercherà di salvare Motufetu, provando nel frattempo anche a richiamare Maui, prigioniero nel frattempo di Matangi. L’avventura di Vaiana diventa sempre più intrigata e faticosa. Tante cose da affrontare, tante persone da salvare e le sorti di tutto l’Oceano nelle mani di una giovane donna.
Troppi personaggi – Oceania 2 recensione
Rispetto al suo predecessore – durante il quale la palpebra diventa un po’ troppo attratta dalla forza di Gravità – Oceania 2 è nettamente meglio. Non perfetto, ma sicuramente più godibile. La trama, nella sua successione degli eventi, è sicuramente più interessante, per certi versi anche adrenalinica e interessante. Purtroppo però anche questa volta Oceania non riesce a raggiungere convincere appieno.

Walt Disney Pictures, Walt Disney Animation Studios
Il primo aspetto che fa un po’ storcere il naso è l’uso spropositato di nuovi personaggi rispetto al precedente capitolo dedicato a Vaiana. Ci sono troppi personaggi e troppo poco tempo per mostrarli tutti con il dovuto rispetto. Oltre a Vaiana e Maui, questa volta conosciamo la piccola sorellina di Vaiana, Simea, il cantastorie Moni, l’ingegnere Loto e il vecchio contadino Kele. Vaiana dovrà poi incontrare e scontrare anche il dio Nalo e la donna pipistrello Matangi.
Nell’insieme non si riesce ad approfondire al meglio ognuno di questi personaggi, anzi restano tutti un po’ delle figure in 2D che si mostrano come gli aiutanti o gli oppositori della protagonista, senza però farsi scoprire più nel profondo. Che sia un modo degli sceneggiatori per introdurre personaggi che poi avranno un ruolo più grande in un prossimo film? Probabile. Ma perché non introdurli gradualmente anziché piazzarli tutti insieme in soli 100 minuti di pellicola? Per fortuna però insieme – nonostante non vogliano farsi conoscere – riescono a essere un bel supporto per la protagonista.
Quali canzoni? – Oceania 2 recensione
Un aspetto tremendo di Oceania sono le canzoni. Qualcuno le ricorda? Probabilmente quasi nessuno, forse nemmeno gli stessi doppiatori ricordano ciò che hanno cantato e le creatrici Abigail Barlow ed Emily Bear sanno cosa hanno composto. Nessuna di quelle è riuscita a trovare terreno fertile nella mente dello spettatore, che continuerà a ricordare Oceania più per il pollo babbeo che per le canzoni che vengono cantate con tanta gioia e vitalità dai personaggi.

Walt Disney Pictures, Walt Disney Animation Studios
Che colori! – Oceania 2 recensione
Oceania 2, però, come detto già a inizio articolo, non è un completo disastro. Ci sono sicuramente alcuni aspetti che sono piaciuti. Primo tra tutti i colori e la magnificenza della rappresentazione dell’Oceano. Il blu e l’azzurro che si mescolano insieme ai colori di una terra perduta cercata ossessivamente da Vaiana. Gli occhi brillano alla visione del mare di giorno e in particolar modo a quello di notte, che si mescola tra le stelle dell’Universo e i colori luminescenti degli animali che galleggiano sotto l’imbarcazione.
Conclusioni – Oceania 2 recensione
In conclusione, Oceania 2 è un film carino, che riesce a riprendersi in mano il disastro del suo predecessore, conquistando anche quelli che fino ad ora lo avevano un po’ snobbato. Una piccola sorpresa interessante che suscita anche la giusta curiosità verso un possibile terzo film (vedete la scena post-credit e capirete di cosa stiamo parlando). In attesa di conferma per il terzo film di questa ormai sicura saga, non ci resta che aspettare il live action del primo film, in arrivo quasi sicuramente nel 2026.
Oceania 2
Voto - 6
6
Lati positivi
- La trama, nella sua successione degli eventi, è sicuramente più interessante, per certi versi anche adrenalinica e interessante
- i colori e la magnificenza della rappresentazione dell’Oceano
- Il primo aspetto che fa un po’ storcere il naso è l’uso spropositato di nuovi personaggi rispetto al precedente capitolo dedicato a Vaiana
- Un aspetto tremendo di Oceania sono le canzoni
Lati negativi