The Residence: recensione della serie mystery Netflix

Una serie divertente e senza fronzoli, ma anche senza guizzi creativi.

Lo diciamo fuori dai denti: The Residence è esattamente quello che ci aspettavamo dalle premesse. Prodotta da Shondaland, casa di produzione di Shonda Rhimes, e tratta dall’omonimo romanzo di Kate Andersen Brower, The Residence si presenta come una serie tv mystery che fa dell’intreccio e della sua eccentrica protagonista la sua forza.

Già sulla carta, la serie creata da Paul William Davies si ripromette di essere divertente, ma non superficiale; ben scritta, ma che non si prende troppo sul serio; con un cast stellare (Uzo Aduba, Giancarlo Esposito, Randall Park e Kylie Minogue) occupato a recitare in ruoli che per lo più sono fuori dalla loro comfort zone. Il risultato è una serie fresca e divertente che riesce a rispolverare il classico plot mystery, specialmente grazie ad una protagonista che ricalca lo stereotipo della detective eccentrica e perspicace senza cadere nella monotonia.

Indice

Trama – The Residence, la recensione

The Residence.

The Residence. Shondaland, Davies Heavy Industries.

132 stanze. 157 sospettati. Se già da questi numeri sembra di cercare un ago in un pagliaio, la situazione si complica quando si aggiunge che a morire è un membro dello staff della Casa bianca durante una cena in onore della delegazione australiana. Ad essere chiamata per risolvere l’intricato caso è Cordelia Cupp, detective famosa per i suoi metodi d’investigazione eccentrici, ma soprattutto per aver risolto casi all’apparenza impossibili.

Per riuscire a vederci chiaro nella faccenda, Cupp (Uzo Aduba) si scontrerà con il Presidente degli Stati Uniti e la sua famiglia, con il suo entourage che ha più a cuore gli interessi di Stato piuttosto che le persone in carne ed ossa, gli invitati alla cena di gala, gli intrighi e farà la conoscenza dello staff che lavora all’interno della Casa bianca, scoprendo un intero mondo inesplorato e di cui non si parla.

La classica detective inglese alla Casa bianca – The Residence, la recensione

The Residence.

The Residence. Shondaland, Davies Heavy Industries.

Ad essere l’epicentro della serie, e il motivo per cui tutto funziona così bene, è la protagonista. Cordelia ricalca la tradizione, oramai più che affermata, della detective eccentrica la cui singolarità si sposa con il metodo investigativo che utilizza. La prima volta che vediamo Cordelia non è sulla scena del crimine, ma nel giardino della Casa bianca con un binocolo ad osservare il cielo in cerca di specifiche razze di uccelli. Il bird watching per Cordelia non è solamente un hobby, né un’ossessione, ma è il modo in cui si rapporta alle altre persone e soprattutto il modo in cui ragiona e si approccia ai casi.

Non a caso Cordelia viene più volte paragonata ad un falco che gira attorno alla Casa bianca. Come ogni altro detective che ricalca le orme di Sherlock Holmes, il suo non è egocentrismo e la sua arroganza è un semplice sapere di svolgere un ottimo lavoro. Scrivere su questa tipologia di canovaccio una protagonista femminile è rinfrancante.

Conclusione – The Residence, la recensione

The Residence.

The Residence. Shondaland, Davies Heavy Industries.

Così come è una boccata d’aria fresca il montaggio alternato che dà ritmo ad una storia che si svolge in un unico – seppur grande – ambiente e che rischiava di diventare noiosa facilmente. Ma il susseguirsi di personaggi, di dichiarazioni che vengono raccolte, di flashback e una struttura a piani riesce a rendere la narrazione sempre avvincente.
Questo grazie alla voglia di mantenere sempre un tono leggero. Sebbene alcune tematiche più impegnative vengano introdotte – ambiente di lavoro principalmente maschile, la politica e la corruzione -, il tono generale è leggero.

La scrittura supporta un cast pieno di attrici e attori che siamo abituati a vedere in altre tipologie di ruoli (Esposito primo tra tutti), ma che in The Residence si mescolano e riescono a donare alla serie un tono frivolo e divertente senza mai diventare superficiale o noioso. Il lato negativo, però, è la totale mancanza di guizzi creativi
Impossibile non affezionarsi a Cordelia e al suo ricalcare i detective inglesi, dall’abbigliamento, alla camminata al modo di comportarsi, così come è impossibile non venire catturati dal vortice di personaggi e situazioni sempre più assurde che ci accompagnano fino al finale. 

 

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The Residence

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • La protagonista
  • Il cast variegato

Lati negativi

  • La totale mancanza di creatività o di plot twist degni di nota

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