30 notti con il mio ex: la recensione del film di Guido Chiesa

Al cinema il nuovo film di Guido Chiesa 30 notti con il mio ex, con Micaela Ramazzoti e Edoardo Leo: la nostra recensione

È al cinema da giovedì 17 aprile con PiperFilm 30 notti con il mio ex, nuovo film di Guido Chiesa, remake di una commedia spagnola, che segue le vicende di una ex coppia costretta a una convivenza forzata dopo due anni di lontananza. Una prova non facile, soprattutto perché Terry è stata ricoverata a lungo in un centro di riabilitazione psichiatrica e Bruno ha dovuto crescere da solo la figlia Emma, ora sedicenne, tra mille difficoltà. Chiesa, che firma la sceneggiatura insieme a Nicoletta Micheli, porta al cinema una commedia dalla formula collaudata e va sul sicuro affidando il ruolo da protagonisti a due tra gli attori più apprezzati e popolari del cinema italiano. Micaela Ramazzotti è Terry e Edoardo Leo interpreta Bruno, affiancati dalla brava esordiente Gloria Harvey nel ruolo di Emma, la figlia dei due.

Al centro di questo film che porta avanti una tradizione fortunata nell’ambito della commedia italiana, quella di adattare titoli di successo stranieri per il nostro mercato, il tema della salute mentale e quello della difficoltà del ricostruire un dialogo con il proprio ex, rimettendo insieme i pezzi di un rapporto compromesso. 30 notti con il mio ex tratta questi temi col sorriso e un tono leggero, punteggiato qua e là da un tocco di romanticismo e qualche riflessione drammatica.

Indice:

Una commedia leggera che riflette in modo non superficiale sul tema della salute mentale – 30 notti con il mio ex recensione

30 notti con il mio ex sceglie i toni della leggerezza per riflettere in maniera sorprendentemente profonda sul tema della salute mentale da un doppio punto di vista. Quello di Terry, che ha dovuto allontanarsi dalla vita “normale” quando le “voci” che sentiva nella sua testa sono diventate impossibili da tenere sotto controllo e che dopo un lungo percorso di recupero emotivo è pronta a riprendere in mano la sua vita e a ricostruire un equilibrio. E quello di Brunoquadrato, razionale, ansioso di natura – con una carriera solida e una nuova storia d’amore, che si è fatto in quattro per crescere Emma da solo e che a sua volta ha affrontato un percorso, diverso da quello di Terry ma non meno complesso. L’entusiasmo e la fame di vita di Terry si scontrano con lo scetticismo e la frustrazione di Bruno. I “pezzi da ricostruire” sono quelli di entrambi e il puzzle da rimettere insieme è raccontato da Chiesa con fare partecipe, senza giudizi e con un tatto sincero davvero apprezzabile.

Bella la metafora dell’arte giapponese del Kintsugi, il restauro giapponese degli oggetti rotti per dar loro nuova vita, praticato da Terry e che diventa chiave di lettura per il viaggio che affronta l’ex coppia. Le crepe da riparare sono quelle dell’anima, non solo quella di Terry, ma anche di Bruno e di Emma, personaggio che trova spazio nella storia e acquista forza grazie all’ottima prova di Gloria Harvey, naturale e in parte. Se è vero che 30 notti con il mio ex affronta nel modo giusto, col filtro di una commedia garbata, temi piuttosto complessi, vi sono alcune scelte nella rappresentazione della condizioni di Terry che cedono alla tentazione dell’esagerazione. Forzature lievi, ma che tuttavia stonano e spostano l’attenzione su un’esagerazione comica non necessaria e che stonano con l’intento di raccontare una storia interessante e densa di spunti pur in maniera leggera.30 notti con il mio ex recensione

Micaela Ramazzotti e Edoardo Leo, la scelta perfetta – 30 notti con il mio ex recensione

Micaela Ramazzotti e Edoardo Leo, reduce dal successo di Follemente di Paolo Genovese, sono gli interpreti perfetti, attori di talento e mestiere, bravi entrambi e rendere le sfumature dei loro personaggi in maniera credibile, dando vita a figure sfaccettate anche quando la scrittura scivola in passaggi un po’ troppo semplicistici. Leo e Ramazzotti funzionano come coppia sullo schermo e le loro interazioni premiano la scelta di farne i protagonisti di questa storia, con un richiamo che avrà un sicuro riscontro in termini di pubblico.

Ramazzotti in particolare ha una dote innata nel dar vita a personaggi dalla doppia natura fragile e vitale ed è gran parte suo il merito se riusciamo a entrare in questa storia che ha il pregio di parlare di salute mentale con un approccio leggero ma non superficiale. 30 notti con il mio ex, qui il trailer, riesce nell’intento di intrattenere, grazie anche a un buon ritmo, e stimolare riflessioni, anche se soffre di una certa prevedibilità che rende piuttosto semplice indovinare le mosse di una storia a cui si vuol bene senza fatica ma che non riesce a diventare indimenticabile.

 

30 notti con il mio ex

Voto - 6.5

6.5

Lati positivi

  • Una commedia dai toni leggeri che parla di salute mentale in modo non superficiale
  • Il cast, da Micaela Ramazzotti a Edoardo Leo passando per l'esordiente Gloria Harvey

Lati negativi

  • Un po' troppo prevedibile
  • Qualche incursione nell'esagerazione comica non necessaria

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