Once Upon a Time In Hollywood: Mike Moh nei panni di Bruce Lee
Tarantino ha scelto l'attore statunitense per il ruolo di Bruce Lee
Quentin Tarantino non si ferma più! Ha scelto l’attore Mike Moh per interpretare il leggendario Bruce Lee nel suo nono film Once Upon a Time In Hollywood. Moh è conosciuto soprattutto per il ruolo di Ryu nella web-serie Street Fighter: Assassin’s Fist e per la sua presenza nella serie TV Inhumans. Nato nel 1983 ad Atlanta, Mike Moh frequenta sin da piccolo corsi di arti marziali ed è cintura nera di 4° dan in taekwondo. Negli anni è diventato un apprezzato attore, stuntman e artista marziale.
Mike Moh è Bruce Lee in Once Upon a Time In Hollywood
Vi ricordiamo che Once Upon a Time in Hollywood è ambientato nel 1969 a Los Angeles. I protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star televisiva, e la sua controfigura Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi lottano per farsi strada ad Hollywood e Rick, grazie alle sue conoscenze, cercherà di conoscere meglio la sua vicina di casa: la bellissima e famosissima Sharon Tate (Margot Robbie). Quindi lo sfondo delle vicende dei nostri protagonisti saranno le uccisioni perpetrate dalla famiglia Manson tra il 1967 e il 1969, in particolare proprio l’omicidio Tate.
Immagino che vi starete chiedendo cosa ci faccia Bruce Lee all’interno di queste vicende e di come possa essere collegato al regista Roman Polanski e a Sharon Tate. In realtà l’attore cinese era maestro di arti marziali del regista polacco e della attrice statunitense. Lee era molto legato alla famiglia Polanski, talmente tanto da essere stato presente al funerale di Sharon Tate. Inoltre fu interrogato in quegli anni in merito al brutale omicidio perpetrato da Charles Manson e il suo gruppo.
Il cast ricchissimo di nomi vede spiccare tra tutti Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Al Pacino e volti noti del cinema tarantiniano come Tim Roth o Michael Madsen. Once Upon a Time In Hollywood di Quentin Tarantino uscirà il 9 agosto 2019, 50 anni dopo il massacro a casa Tate.
Lee non fu affatto interrogato sugli omicidi: come Polanski stesso scrisse nella sua autobiografia, fu sospettato dal regista che però tacque la cosa a Lee, che non lo seppe mai.
Cara Anna,
la ringrazio per il commento. Ha ragione sul fatto che Polanski sospettasse di Lee e ci sono vari aneddoti a riguardo. In base alle mie ricerche per scrivere l’articolo, Lee fu seguito dalla polizia e fu chiamato per essere interrogato dalle autorità. Con questo non è mai stato accusato o simili, semplicemente sentito dalla polizia, essendo stato molto vicino alla famiglia Polanski durante gli anni precedenti all’omicidio Tate.