Personaggi iconici: John Keating, protagonista de L’attimo fuggente
Ecco l'analisi di uno dei personaggi cult del cinema: il Professor Keating de L'attimo fuggente
La nostra rubrica sui personaggi iconici del cinema prosegue con una delle interpretazioni più amate e nostalgicamente apprezzate dell’indimenticabile Robin Williams. Il professor John Keating è il protagonista dell’Attimo fuggente: grazie alle sue azioni e parole si muovono tutti gli altri soggetti; dando vita alla struggente vicenda dei ragazzi che frequentano il collegio di Welton. Ecco allora un’analisi di John Keating, uno dei personaggi iconici che hanno fatto la storia del cinema.
John Keating è il professore che quasi tutti hanno sempre sognato. Ad esempio, lo scrittore e docente di lettere Alessandro D’Avenia ha affermato che la sua vocazione per la letteratura e per l’insegnamento sono in parte derivanti dalla visione della pellicola. Inoltre, il professore “Sognatore”, presente nel suo romanzo d’esordio Bianca come il latte, rossa come il sangue, ricorda in parte proprio John Keating. Ma cos’ha questo professore di tanto speciale, vi starete chiedendo? Ecco allora l’analisi del personaggio cult de L’attimo Fuggente.
Personaggi iconici: John Keating de L’attimo fuggente
Sono principalmente due i fattori che rendono John Keating un professore di lettere ideale: il metodo di insegnamento e il rispetto nei confronti degli studenti; elementi tra loro strettamente collegati. Infatti, il modo di vedere la letteratura e la poesia fomenta nell’uomo una passione tale da spronare i suoi studenti a trovare un percorso di vita che permetta loro di amare quello che fanno con la stessa intensità.
Nel collegio Welton, però, gli altri professori non hanno la stessa idea delle materie umanistiche: il professore precedente a Keating aveva infatti insegnato la poesia attraverso una sorta di metodo scientifico; sistema assolutamente inadeguato per comprenderne la portata emozionale e personale. In contrapposizione alla fredda e matematica concezione delle arti tipica dei suoi colleghi, Keating afferma questo:
Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana, e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento, ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.
John Keating: il messaggio agli studenti
Il Professor Keating invita pertanto i suoi studenti a cogliere l’attimo, a “cogliere la rosa quando è il momento”. La vita è una e breve: Keating sprona i ragazzi ad apprezzarla appieno, permettendo loro di viverne il potenziale. In nome del carpe diem, gli allievi si ribellano alle imposizioni esterne e si godono l’esistenza in un modo nuovo ed inaspettato.
Per questo riprendono i “clandestini” incontri notturni la setta dei poeti estinti, quel gruppo segreto di cui Keating stesso aveva fatto parte quando era uno studente in quello stesso collegio. Le parole, le poesie e i pensieri utilizzati dai “poeti estinti”, recitati e narrati tra rami e arbusti; simboleggiano la possibilità di fuggire dalla rigidità degli schemi fino ad allora imposti loro.
Per questo Keating sale sulla cattedra, per invitare quel gregge di agnelli indifesi, spaventati e con un futuro già spaventosamente designato (non da loro), a cambiare prospettiva.
Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete, non considerate soltanto l’autore.
Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice “molti uomini hanno vita di quieta disperazione”[10], non vi rassegnate a questo. Ribellatevi! Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno!
Keating ha quindi regalato ossigeno ai sogni ed ai desideri repressi e soffocati di un gruppo di adolescenti; ricordando loro che il futuro non deve necessariamente avere luogo sui binari già predisposti dalla scuola e dalla famiglia. Non rassegnarsi ad una vita di quieta disperazione significa questo: salire sulla cattedra e rendersi conto che sono tanti altri i percorsi di vita che si possono intraprendere.
Perché John Keating è uno dei personaggi cult del cinema?
Alla luce di quanto detto, è chiaro che il carisma di John Keating è stato tale da portare una ventata di novità e spensieratezza in un mondo rigido e chiuso in storiche convenzioni. Ma qui, in realtà, non si parla solamente di carisma: si parla di passione e di amore sia verso la letteratura, sia verso la vita; per questo Keating fa parte dell’ampia categoria dei personaggi iconici del cinema.
Per John Keating la letteratura è una chiave di lettura della vita stessa, che deve interpretarsi in base agli occhi di chi la legge. L’attimo fuggente è un vero e proprio inno alla vita; essa è breve e fuggevole, destinata a finire, e per questo bisogna imparare a cogliere l’attimo rendendo straordinaria la propria esistenza.
Infine, è ammirevole l’amore che quest’uomo ha sia per l’oggetto di insegnamento, sia per l’insegnamento stesso; Keating è il docente che tutti avrebbero sognato di avere perché è raro trovare un docente in grado di prendersi così a cuore i propri studenti. Basti pensare agli sforzi da lui perpetuati per sconfiggere la timidezza di Todd, oppure agli incoraggiamenti nei confronti di Neil spronandolo a fare le cose per amore e non per obbligo.
Il professor John Keating è dunque un personaggio iconico perché, nonostante il film sia ambientato nel 1959 e risalga al 1989; è portatore di un messaggio che tutt’oggi è di grande ispirazione. Il finale del film, con il licenziamento di Keating, mostra come i suoi insegnamenti siano stati sconfitti dalle prepotenti istituzioni in cui hanno avuto luogo. Tuttavia, l’ultimo saluto dei suoi studenti, in piedi sui banchi dicendo “capitano, mio capitano”, rappresenta come la passione di Keating sia rimasta insita nei suoi studenti; in fondo era questo che lui voleva, ed il suo sguardo di riconoscimento e il suo “grazie ragazzi” mostra come lui, in cuor suo, sappia di aver fatto bene il suo lavoro sia come insegnante che come essere umano.