The Prestige: recensione del film di Christopher Nolan e spiegazione finale
Andiamo a parlare di uno dei film forse più sottovalutati ma allo stesso tempo riusciti di Christopher Nolan: The Prestige
Avete visto The Prestige, il film del 2006 di Christopher Nolan? No? Beh noi di Filmpost.it siamo qui per recensire questo piccolo gioiellino e mostrarvi dunque i motivi per cui per nessun motivo dovreste lasciarvelo scappare. Avevamo parlato di questo film in passato raccontandovi il Viaggio Cinematografico di Christopher Nolan; oggi però vogliamo concentrarci su questa pellicola in particolare che, al pari dei suoi “fratelli e sorelle” merita un articolo a sè.
Oltre a questo cercheremo anche di spiegarvi con semplicità il finale di questo film, non di facile lettura. Prima di iniziare ricordiamo che The Prestige è tratto dall’omonimo romanzo di Christopher Priest; iniziamo ora con la recensione vera e propria, dunque attenti agli spoiler su Trama e spiegazione finale!
Indice
The Prestige: la Recensione
Parlare di quest’opera non è facile ed è forse (insieme a Memento) la pellicola di Nolan più difficile da recensire per la sua complessità. Con Memento (per il quale vi rimandiamo all’interessante articolo Le 7 curiosità che non sapevi su Memento) questo film è collegato: la produttrice Valerie Dean, dopo aver letto il romanzo ed essersene innamorata contattò nel lontano 2000 Nolan che, però, era appunto occupato nella ricerca di un distributore per Memento.
Nel 2001, con l’aiuto del fratello, Nolan scrisse la sceneggiatura per il film che sarebbe uscito 5 anni dopo. Una curiosità interessante è che Jonathan Nolan frequentò all’epoca diversi illusionisti dietro le quinte dei loro spettacoli per comprendere bene come rendere la psicologia dei personaggi. In seguito a 18 mesi di duro lavoro Nolan scelse di girare il film rifacendosi alla suddivisione in tre atti che fa parte della routine del mago: la promessa, la svolta e il prestigio.
Questo film, da molti considerato il capolavoro ancora insuperato dello stesso Nolan (e vi invitiamo a dire la vostra nel sondaggio su Qual è il miglior film di Christopher Nolan?), dona durante la sua visione una sensazione che difficilmente altre pellicole danno. Dato la difficoltà di parlare genericamente del film e il rischio di banalizzare il tutto la Recensione verrà suddivisa in varie parti che analizzeranno i principali aspetti della pellicola; al termine del tutto vi sarà la spiegazione del finale.
The Prestige: Trama e Sceneggiatura
Come specificato precedentemente The Prestige si basa sul romanzo omonimo uscito nel 1995; interessante notare come l’autore, Christopher Priest, abbia scritto anche il libro Tie-in del film eXistenZ (diretto da David Cronenberg e di cui vi abbiamo parlato nell’articolo dei 5 film ispirati al mito della caverna di Platone). Parlarvi della trama del film sarebbe rovinare l’intera esperienza, dunque vi diamo solo un breve accenno per farvi comprendere il cronotopo della vicenda.
Londra, fine ‘800. L’illusionista Alfred Borden, detenuto in galera con l’accusa di aver ucciso il suo collega e rivale Robert Angier, viene in possesso del diario del defunto e, leggendolo, ripercorre gli anni di astio e rivalità avuti in passato, quando i due giovani erano semplici aiuti di mister Cutter, uno scenografo esperto in illusionismo, presso il teatro Orpheum di Londra.
La vicenda sembra essere semplice e lineare ma la storia mostrerà un’avvicendarsi di esperienze e sconvolgimenti che coinvolgerà fortemente lo spettatore. La sceneggiatura, scritta magistralmente dai due fratelli Nolan, rende palese l’amore e l’attenzione al dettaglio che causò, all’epoca, diversi anni di composizione. Nulla è lasciato al caso e la storia, aiutata dalla regia sempre sul punto di Christopher Nolan, permette di assistere ad una delle esperienze cinematografiche più intense degli ultimi decenni.
The Prestige: Cast e Recitazione
Non si può negare che, per questa pellicola, Nolan abbia voluto “scomodare” un cast davvero eccezionale. Christian Bale, Hugh Jackman, Michael Caine, Scarlett Johansson, David Bowie, Andy Serkis sono alcuni dei nomi che possiamo trovare. Diversi di questi attori avevano già lavorato con il regista prima mentre altri li troveremo successivamente. Come spesso capita per le pellicola dirette da Nolan, però, un fatto si nota nell’immediato: ogni attore è perfetto nel suo ruolo.
I due protagonisti, Bale e Jackman, riescono a rendere realistica sullo schermo una rivalità ed odio che nella realtà sono sostituite da stima e affetto (come più volte ribadito nelle interviste rilasciate). Michael Caine resta il superbo attore istrionico che si cala in qualunque ruolo in modo credibile e lo rende tanto suo da rendere impossibile il pensiero che qualcuno altro possa interpretarlo; nota di merito, inoltre, a lui per il personaggio di Cutter che riesce ad essere personaggio chiave ma senza essere troppo “ingombrante”. Scarlett Johansson è una delle tre donne fondamentali del film e si divide l’onere o l’onore con Rebecca Hall e Piper Perabo. Tutte hanno una psicologia ed un ruolo ben definito ed eccellono nel lasciare il proprio segno nella vicenda.
David Bowie e Andy Serkis, infine, interpretano due personaggi importanti di cui non vi riveliamo nome nè ruolo ma basti dire che si calano perfettamente rendendo la loro interpretazione (specialmente quella di Bowie) una piccola perla.
The Prestige: Regia, Fotografia, Montaggio, Sonoro etc.
Per quanto riguarda gli ultimi punti da prendere in considerazione in questa recensione, ovvero quelli più meramente “tecnici” non rimane molto da dire. Nolan resta uno dei registi più affidabili di Hollywood per quanto riguarda la qualità della regia. Ogni punto del film rende esattamente la sensazione che la vicenda vuole trasmettere grazie alle scelte di camera e alla direzione della pellicola; tutto questo è aiutato anche dall’eccelso lavoro di Wally Pfister, il direttore della fotografia. Quest’ultimo, che aveva già lavorato con Nolan precedentemente e continuerà anche in pellicole successive rende molte scene dei veri e propri quadri eccezionalmente belli. Montaggio, colonna sonora, costumi ed effetti speciali fanno molto bene il loro dovere permettendo un’immersività notevole per lo spettatore che si sente realmente all’interno della vicenda.
Considerazioni finali e Voto
Non c’è dubbio che, dopo aver osservato i vari aspetti caratterizzanti di questo film, ci sia una sola ed ultima cosa da dire: guardate The Prestige. Dedicatevi una sera a vedere questo piccolo gioiellino che, come detto, per molti resta il capolavoro ancora insuperato di Nolan sotto molti punti di vista. Il regista, in questo caso specifico, ha eseguito un lavoro eccellente su tanti (se non tutti) fronti; certo, la pellicola non è esente da difetti, ma dopotutto si può affermare che nessun film sia davvero PERFETTO. È però possibile affermare che questo film si avvicina molto all’idea di film ideale grazie alle sue caratteristiche. Storia e sceneggiatura ottima, una recitazione di altissimo livello ed un comparto tecnico tra i migliori. Dedicate due ore (anzi, 130 minuti) alla visione di questo film e vi possiamo assicurare che, alla fine, vi sarà entrato nel cuore sia da spettatori sia da cinefili.
The Prestige
Voto - 9
9
Lati positivi
- Recitazione di altissimo livello
- Sceneggiatura eccezionalmente costruita
Lati negativi
- Può servire una seconda visione del film per poterlo comprendere completamente
The Prestige: spiegazione finale (spoiler!)
Eccoci giunti, infine, alla parte che forse molti di coloro che hanno già visto il film attendevano di più. The Prestige resta, probabilmente, uno dei film meno criptici tra quelli girati da Nolan; nonostante questo quando si vedono scorrere i titoli di coda rimane una certa perplessità che ora cercheremo di dissipare.
Se avete visto ormai tutto il film avete potuto notare come tutta la vicenda sia stata costruita come una serie di scatole cinesi e magistralmente architettata da entrambi i protagonisti. Ognuno ha ingannato l’altro in qualche modo. A partire dai taccuini di entrambi gli illusionisti che sia Borden sia Angier sapevano sarebbero giunti nelle man del loro avversario, ma non solo. Borden ha mentito a tutti (nessuno escluso) per tutto il tempo: il vero trucco che è tutta la vita che porta avanti è il suo fratello gemello con cui si scambiava costantemente. Angier, d’altro canto, ha scelto di sfruttare proprio il meschino inganno di Borden per creare una macchina reale da Tesla che permette la clonazione.
Tutto sembra orchestrato alla perfezione da entrambi gli illusionisti, così che in ogni “atto” della vicenda l’ingannatore diventa ingannato e poi nuovamente ingannatore.
The Prestige: Il finale
Nel finale della vicenda, dunque, vediamo come Borden venga ucciso e perda la vita lasciando tutto ciò che gli rimane in eredità a Fallon. È qui che Cutter diventa nuovamente personaggio chiave e permette al gemello di trovare Angier: questo, fintosi morto e avendo ormai rubato ogni cosa al suo rivale, pensa di aver ormai vinto. La vicenda si chiude con il Fallon che uccide Angier, porta via la figlia con se e sparisce. La pellicola si conclude con una carrelata registica che permette di notare una serie di vasche all’interno delle quali erano stati uccisi tutti i cloni creati durante i 100 spettacoli voluti da Angier.
Alcune teorie nate negli anni vogliono che l’uomo ucciso da Fallon non sia che un altro clone di Angier. Certo, è possibile, ma non ci sono elementi che possano avvalorare questa tesi. Il fatto davvero interessante su cui speculare e ragione è, piuttosto, chi alla fine sia il vero “vincitore” della sfida. In un primo tempo chiunque darebbe la vittoria a Borden, poichè è lui che, anche solo semplicemente, resta vivo. La questione però non è sbrigabile tanto semplicemente.
The Prestige: in conclusione
I protagonisti in questa vicenda non sono due ma tre: Angier, Borden e Fallon. Tutti loro hanno vinto qualcosa e perso qualcosa: Angier è diventato riconosciuto e famoso, si è vendicato dell’avversario e lo ha costretto alla “sottomissione” nonostante la sua superiorità. Borden si è rivelato come l’illusionista più capace, disposto a dedicare l’intera vita al suo trucco, ma è stato ingannato da Angier/Root e ha infine perso la vita. Fallon parrebbe dunque l’unico che può reclamare la coppa del vincitore ma come afferma lui stesso amava la donna che ora non c’è più e sebbene possa crescere ed amare la figlia, dovrà anche convivere con il senso di colpa e con l’obbligo dell’anonimato (essendo ufficialmente morto).
Insomma, rimodellando una frase detta precedentemente, il vincitore perde ma vince ed il perdente vince ma in realtà perde. Angier muore con il sorriso sulle labbra, soddisfatto ma senza poter vivere quella gioia mentre Borden/Fallon sopravvive ma rimanendo nel buio della gloria, dell’anonimato e del dolore. Questo, dunque, è il vero potere di The Prestige che rende una vicenda da certi punti di vista semplice e lineare un vero capolavoro.
Dopo averlo rivisto anche parecchie volte è difficile capire la chiave di lettura di quel film, se non impossibile fino a quando non si vede inception. In inception inizia con una una scena finale, stessa cosa avviene qui, ma è il narratore di quella storia che ci fa realmente comprendere a cheche punto siamo. Per farvi capire meglio introduco un piccolo esempio, sei un forestiero che arriva in un villaggio, conosci 2 persone che hanno un passato in comune e ora sono ma entrambe ti raccontano una storia diversa, quale è la vera versione? Ricollegandoci al film all’inizio della storia vengo raccontati gli eventi come se angier stesse raccontando il suo passato e questo è l’inganno perché ricollegandoci alla fine è in realtà borden che dal carcere sta leggendo il diario angier. Lo stesso angier durante la stesura nelle ultime pagine si prende gioco di borden, ( in pratica l’illusione del film è finita) questoquesto ci fa capire che quello che c’è scritto nel diario è falso. Angier quando ha seppellito il gemello di borden e di conseguenza ricevuto il segreto del trucco del teletrasporto, il biglietto con scritto tesla, si ricorda di quando era andato alla presentazione pubblica di tesla e aveva visto il suo rivale, il quale viveva solo per la magia, quindi intuisce che border si è fatto costruire una macchina scenica ( la corrente che colpisce tutto il corpo ma non ti fa nulla, wow tutti gli illusionistillusionisti la vorrebbero), quindi mentre scrive un finto diario di viaggio in cui dice di essersi fatto creare una macchina clonatrice di persone cilindri e gatti, campi con lampadine che funziano senza fili ecc.. in segreto si prepara al ritorno in scena usando il vecchio trucco del sosia ma contornato da questa macchina che crea l’illusione di avere qualcosa di diverso tra le mani, infatti borden ci casca e decide di abbandonare il numero. Nel finale vediamo due illusionisti che hanno dato tutto quello che avevano in questa guerra / rivalità, per questo angier decide di fare solo 100 spettacoli, vuole incastrare il rivale, e liberarsi del suo sosia, l’ubriacone, per vari motivi, primo perché aveva mandato in fumo il suo spettacolo e la vendetta personale tramite ricatto di ingaggio maggiore, e secondo perché avrebbe potuto parlare in futuro vanificando il suo piano. Non a caso nelle varie vasche si vedono ombre e solo nell’ultima si vede distintamente lui. Voi direte, ma stavolta è identico, ma in realtà la cosa non sorprende, angier passa mesi o forse anni a prepararsi in segreto e deve essere tutto perfetto, come ha migliorato la scenografia ha anche speso tantissimo tempo e soldi per rendere il sosia perfetto. Che ve ne pare?
Dopo averlo rivisto anche parecchie volte è difficile capire la chiave di lettura di quel film, se non impossibile fino a quando non si vede inception. In inception inizia con una una scena finale, stessa cosa avviene qui, ma è il narratore di quella storia che ci fa realmente comprendere a cheche punto siamo. Per farvi capire meglio introduco un piccolo esempio, sei un forestiero che arriva in un villaggio, conosci 2 persone che hanno un passato in comune e ora sono ma entrambe ti raccontano una storia diversa, quale è la vera versione? Ricollegandoci al film all’inizio della storia vengo raccontati gli eventi come se angier stesse raccontando il suo passato e questo è l’inganno perché ricollegandoci alla fine è in realtà borden che dal carcere sta leggendo il diario angier. Lo stesso angier durante la stesura nelle ultime pagine si prende gioco di borden, ( in pratica l’illusione del film è finita) questoquesto ci fa capire che quello che c’è scritto nel diario è falso. Angier quando ha seppellito il gemello di borden e di conseguenza ricevuto il segreto del trucco del teletrasporto, il biglietto con scritto tesla, si ricorda di quando era andato alla presentazione pubblica di tesla e aveva visto il suo rivale, il quale viveva solo per la magia, quindi intuisce che border si è fatto costruire una macchina scenica ( la corrente che colpisce tutto il corpo ma non ti fa nulla, wow tutti gli illusionistillusionisti la vorrebbero), quindi mentre scrive un finto diario di viaggio in cui dice di essersi fatto creare una macchina clonatrice di persone cilindri e gatti, campi con lampadine che funziano senza fili ecc.. in segreto si prepara al ritorno in scena usando il vecchio trucco del sosia ma contornato da questa macchina che crea l’illusione di avere qualcosa di diverso tra le mani, infatti borden ci casca e decide di abbandonare il numero. Nel finale vediamo due illusionisti che hanno dato tutto quello che avevano in questa guerra / rivalità, per questo angier decide di fare solo 100 spettacoli, vuole incastrare il rivale, e liberarsi del suo sosia, l’ubriacone, per vari motivi, primo perché aveva mandato in fumo il suo spettacolo e la vendetta personale tramite ricatto di ingaggio maggiore, e secondo perché avrebbe potuto parlare in futuro vanificando il suo piano. Non a caso nelle varie vasche si vedono ombre e solo nell’ultima si vede distintamente lui. Voi direte, ma stavolta è identico, ma in realtà la cosa non sorprende, angier passa mesi o forse anni a prepararsi in segreto e deve essere tutto perfetto, come ha migliorato la scenografia ha anche speso tantissimo tempo e soldi per rendere il sosia perfetto. Che ve ne pare?