Logan e Solid Snake: che cosa vuol dire essere un eroe
Fenomenologia dell'eroe attraverso due importanti personaggi che hanno segnato la storia di intere generazioni
Cos’è un eroe? Quando parliamo di eroe a chi o a cosa ci riferiamo? Quali immagini ci balenano nella nostra testa quando sentiamo la parola eroe? Di certo la lista sarebbe lunga. Possiamo partire dal mondo fumettistico, il più classico, ed elencare tutti quei personaggi canonici che hanno segnato la nostra infanzia/adolescenza: i vari Batman, Superman, Wonder Woman, Spiderman, Capitan America, Hulk… insomma, la lista parrebbe infinita. Il mondo letterario è ricco di uomini e donne che sono sottoposti all’etichetta di eroi. Basti pensare ai poemi omerici o ai poemi epici in generale, per giungere ai romanzi con i relativi sottogeneri. Da quelli di formazione a quelli di avventura, fino ai romanzi di storia, nei quali si narrano vicende di uomini che combattono in battaglie e affrontano il nemico senza paura.
Non è esente neanche l’ambito artistico, le cui opere, specie quelle del periodo neoclassico e romantico, presentano veri e propri eroi. Tracciando una definizione che spieghi, seppur in maniera semplice, cosa sia un eroe, questa assume una valenza non tanto di un essere umano che possiede dei poteri mediante i quali riesce ad affrontare i mille pericoli e ostacoli. Con eroe possiamo indicare, ad una prima analisi, quell’individuo che è votato al coraggio, all’onore, alla forza, alla tenacia, all’orgoglio, e fa di tutte queste virtù il proprio credo. Qualora l’eroe morisse, suggellerebbe del tutto la sua figura.
Mondo cinematografico e serie TV
Cerchiamo adesso, dopo questa introduzione al discorso, di calarci nell’universo che più ci riguarda: quello cinematografico e delle serie TV. Il cinema e il mondo delle serie TV, anche grazie all’avvallo di piattaforme come Netflix, ha abituato le nostre generazioni ad entrare in contatto con la figura e l’importanza dell’eroe. Scontato è l’ambito fumettistico, che ha donato la spinta necessaria per creare film e serie TV di uno spessore notevole. Basti pensare ai film della Marvel e all’universo DC Comics. Nel primo caso possiamo citare il capolavoro Infinity War e nell’altro caso possiamo liberamente menzionare l’intera trilogia de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan.
Le serie TV targate Netflix ha fatto conoscere al mondo personaggi come: Jessica Jones, Daredevil, Luke Cage, Iron First, The Punisher; un tempo confinati sulla carta o su film al margine dello scadente. Tutto questo ha avuto la capacità di creare una nuova nomenclatura sulla figura dell’eroe, mettendone, persino, anche in discussione la sua autorità, la sua funzione nel mondo. Eroiche da un lato sono delle vere e proprie icone ed eroi che dall’altro sono avvertiti come pericoli, come superuomini in grado di poter non solo difendere ma anche compiere del male. Pensiamo all’Uomo d’Acciaio nel film Batman v Superman: Dawn of Justice, il cui eroe avverte per la prima volta il peso della propria qualità divina, guadagnata nel corso del tempo.
Eroi e non-eroi, il rispettivo lato umano ha sempre quella gravità che li riporta sulla terra; quel lato oscuro (in senso metaforico) che li riconverte a uomini dotati di capacità speciali. C’è chi non regge a questa realtà e appende la maschera al chiodo (gli Watchmen per esempio) e c’è chi invece trova la forza per affrontare l’ultima missione a cui sono implicitamente chiamati. È su quest’ultimo punto che ci soffermiamo per parlare di due personaggi che hanno segnato la storia di intere generazioni.
Logan e Solid Snake
Chi sono? Partiamo dall’aspetto più basilare.
James “Logan” Howlett, meglio noto come Wolverine, è un mutante dotato di un fattore rigenerante, uno scheletro composto da una lega di adamantio e dai sensi molto sviluppati. Solid Snake, il cui vero nome è David, è il protagonista principale della celeberrima saga videoludica Metal Gear Solid.
Cosa hanno in comune questi due personaggi? Apparentemente diversi, Logan e Solid Snake hanno in comune, innanzitutto, l’essere “nati” in laboratorio: il primo all’indomani di un esperimento e il secondo nato a seguito del progetto Les Enfants Terribles, che tenta di creare il soldato perfetto clonando quello che è stato il più grande guerriero del XX secolo: Big Boss.
Tuttavia, ci sono vari aspetti che accomunano questi due grandi personaggi. E per spiegare meglio questo punto bisogna necessariamente menzionarli negli ultimi capitoli delle loro rispettive saghe: il film Logan – The Wolverine e il gioco Metal Gear Solid IV – Gungs of the Patriots.
Partendo dall’elemento più oggettivo, sia Logan che Snake sono ormai anziani. Vi è una ragione per entrambi: Logan è invecchiato a seguito dell’indebolimento rigenerante per via dell’avvelenamento da adamantio; Snake invece scopre che la causa di tutto è dovuto a dei cambiamenti genetici eseguiti durante la clonazione.
Due personaggi, quindi, si trovano ad una sorte di epilogo segnato dalla vecchiaia che sembra averli condannati a morte certa. Triste sorte a coloro che nei rispettivi universi hanno dato tanto, lasciando un enorme solco. Ma… questa congiunzione avversativa, ci porta a riflettere su un dato importante: perché Logan e Snake stanno a cuore a intere generazioni? Perché emuliamo i loro gesti, le loro personalità, citiamo le loro frasi?
L’ultima missione [SPOILER]
Vecchi sì, ma non del tutto stagionati, Logan e Solid Snake negli ultimi capitoli sono chiamati a compiere un’ultima missione. Logan (SPOILER) scopre di avere una figlia (anche se in realtà si scoprirà verso la fine del film) Laura, anche lei mutante a seguito di un esperimento, e ha il preciso compito di aiutarla a raggiungere un luogo chiamato Eden.
Solid Snake, invece, deve trovarsi a competere contro i progetti di Liquid/Ocelot, fusione delle due più famose nemesi, e impedirgli di impadronirsi dell’intero controllo bellico mondiale. Due missioni per niente semplici, ma che qualcuno deve pur fare!
Sia Logan che Snake sono consapevoli del destino avverso che li attende. Sanno che sono prossimi alla morte, perché quest’ultima è democratica, non risparmia nessuno. Tuttavia, siamo abituati a vedere l’eroe impavido dinanzi al pericolo, ma anche dinanzi alla morte. E come può fare a sconfiggerla, nonostante sia il destino finale di tutti?
È proprio per questo che entra in gioco il lato più eroico. Logan e Snake devono assicurare alle generazioni successive un futuro tranquillo, felice, sereno… ma soprattutto di pace. È questa l’ultima chiamata dell’eroe. Non combattere un nemico più forte e potente di loro e neppure riuscire in un’epica impresa che preveda la salvezza dell’umanità. Sono invece chiamati alla missione più difficile: essere da esempio per chi verrà dopo.
Logan e Snake sono eroi perché nonostante il cinismo acquisito con l’esperienza, nonostante la rinuncia a vivere in contatto con l’umanità, trovano una luce e decidono di scommettere sulle generazioni future, su coloro che possono cambiare il mondo e indirizzarlo verso una realtà migliore della precedente. Il loro corpo potrà anche ritornare alla polvere, ma i valori che hanno sempre incarnato potranno solo essere tramandati di generazione in generazione. Questo vuol dire essere un eroe: divenire un’ultima reliquia all’interno di un mondo che non esiste più. Fino a quando vedremo le generazioni future imitare questi grandi personaggi (che siano Logan, Snake e altri), fare a gare su chi debba imitare chi, vuol dire che un qualcosa di positivo c’è. Scommettere su di loro potrà solo portare benefici, ai fini di diventare anche loro nuovi eroi per aiutare a migliorare il loro domani.