I 10 Peggiori Cinecomics mai realizzati secondo FilmPost!
I cinecomics sono ormai un genere riconosciuto e di successo ma quali sono stati i 10 peggiori mai realizzati finora? Noi di FilmPost abbiamo provato a scoprirlo.
L’uscita nelle sale di Venom ha suscitato reazioni contrastanti. Il successo commerciale è indubbio ma la quasi totalità della critica lo ha giudicato negativamente. Noi di FilmPost lo abbiamo trovato davvero modesto ma, senza dubbio, non il peggiore cinecomic mai realizzato, come molti altri hanno affermato. Da lì è partita l’inevitabile riflessione: ma quali potrebbero essere stati i 10 peggiori cinecomics nella ormai decennale vita di questo genere?
Avremmo voluto porci delle regole ben precise. Avremmo voluto evitare film che fossero stati vittima di traversie produttive così pesanti da comprometterne l’esito finale (è successo in tempo recenti a Justice League e Fantastic 4). Ci sarebbe piaciuto focalizzarci su produzioni di Serie A dal budget notevole e dal cast prestigioso per non dover accampare la scusa della pessima qualità in quanto prodotto di Serie B! Durante la selezione, però, abbiamo scoperto che queste regole ci avrebbero impedito di inserire film che, secondo il nostro giudizio, avrebbero meritato una citazione. Per questo motivo la scelta è esclusivamente frutto della visione soggettiva dell’autore (prendetevela con lui!)
1) Superman IV (1987) – I peggiori cinecomics mai realizzati
Il primo Superman di Richard Donner (1978) è considerato da molti la pietra fondante dei cinecomics, il primo ad alto budget con attori di richiamo. Questo quarto episodio, al contrario, ha portato alla distruzione del franchise cinematografico…e meritatamente. L’Uomo d’Acciaio finisce nel gorgo della Guerra Fredda anni ’80, fra corsa agli armamenti nucleari e scontro con i russi brutti e cattivi. A complicare le cose il sempre inarrestabile Lex Luthor, qui ideatore di un clone di Superman imbevuto di radiazioni nucleari chiamato “Nuclear Man“.
Dopo il già deludente terzo capitolo, i produttori della saga cedono i diritti di sfruttamento del personaggio alla Cannon Films. Christopher Reeve, storico interprete del personaggio, accetta di tornare a patto di poter contribuire al soggetto e che la Cannon finanziasse un suo progetto cinematografico futuro. La compagnia di produzione, vittima di problemi finanziari, finisce per dimezzare il budget prima dell’inizio delle riprese con conseguenze visibili nei terribili effetti visivi. Tutto questo non ha fermato Superman IV dall’approdare in sala e ottenere un insuccesso così cocente da impedire a uno dei supereroi più famosi di tornare su grande schermo per un ventennio circa.
2) Batman & Robin (1997) – Peggiori Cinecomics
L’uomo pipistrello creato da Bob Kane ha avuto due adattamenti targati Tim Burton nel 1989 e nel 1992. Film lontanissimi dal fumetto e frutto di una visione d’autore del personaggio e del suo mondo ma, comunque, di notevole qualità. Il successivo Batman Forever (1995) di Joel Schumacher portava con sé un cambio di rotta, puntando a uno stile più fracassone e colorato ma il peggio è arrivato con l’episodio seguente, Batman & Robin. Un film che moltiplica i personaggi mettendo Batman, Robin e la new entry Batgirl contro due villain del calibro di Mr. Freeze e Poison Ivy.
Nel mondo dei peggiori cinecomics, Batman & Robin conserva un posto speciale. Il recupero dell’atmosfera “camp” che tante gioie aveva regalato nella serie tv anni ’60 trasforma il tutto in una pacchianata di rara goffaggine. Non aiuta la scelta di un attore solare e fascinoso come George Clooney per il ruolo del tormentato e oscuro Bruce Wayne ma è l’intero cast di vip a brillare per senso del ridicolo. Da uno Schwarzenegger sopra le righe (e pagato uno sproposito) a una Alicia Silverstone già in piena parabola discendente. Solo Uma Thurman riesce a brillare infondendo il giusto sex appeal alla sua Poison Ivy. Otto anni dopo è servito un restyling totale a opera di Christopher Nolan per riportare in vetta il Cavaliere Oscuro.
3) La Leggenda degli Uomini Straordinari (2003) – Peggiori cinecomics
Quando il temibile Fantasma intende innescare un piano malvagio per conquistare il mondo, il Servizio Segreto di Sua Maestà recluta il più improbabile tra i team. L’avventuriero Allan Quatermain viene messo a capo di una squadra che racchiude alcuni tra i più iconici personaggi letterari di sempre: il Capitano Nemo, Tom Sawyer, il dottor Jekyll, l’Uomo Invisibile, Dorian Gray e Mina Harker. Sapranno accantonare le rispettive divergenze e unire le forze per sconfiggere l’efferato nemico?
La Lega degli Straordinari Gentlemen è un fumetto delizioso scritto dal grandissimo Alan Moore che, sotto la facciata di un’avventura old-style, racchiude raffinate citazioni storico-letterarie in ogni singola pagina. Il film, pietra tombale nella carriera di un regista reduce dal primo Blade (1998), svilisce e involgarisce tutto oltre ogni limite. Una sarabanda di effetti visivi, sparatorie, inseguimenti che annichilisce il cervello dello spettatore. Il fatto che i protagonisti siano personaggi letterari è totalmente ininfluente ai fini della trama. Piange il cuore sapere che Sean Connery avesse rifiutato Il Signore degli Anelli e Matrix Reloaded perché “non li aveva capiti” per poi accettare questa robaccia. Si tratta dell’addio al Cinema di Connery che, così facendo, ha chiuso la carriera nel peggiore dei modi.
4) Catwoman (2004) – Peggiori Cinecomics
Una cosa va ammessa: Halle Berry è una donna di spirito. Quando la sua interpretazione in Catwoman la portò a vincere il Razzie Award come Peggiore Attrice lei si presentò a ritirare il premio (cosa rara), piangendo ed esultando come se avesse conquistato un Oscar! Ironia a parte, la povera Berry non è nemmeno il lato davvero negativo di questo film. Diretto dal francese Pitof, ex-collaboratore di Jean-Pierre Jeunet e tecnico degli effetti visivi, Catwoman appartiene alla prima ondata dei cinecomics degli anni 2000 nei quali la fedeltà alla fonte era un dettaglio superfluo.
La gatta di questo film non è la Selina Kyle dei fumetti e non è una ladra. Graphic designer in una ditta di cosmetici scopre una truffa all’interno dell’azienda e viene eliminata prima di poterla smascherare. Viene fatta risorgere da un gatto magico (?) e si trasforma in una vendicativa vigilante. Pitof è più impegnato a elaborare come raccontare qualcosa con arditi movimenti di macchina piuttosto che cosa raccontare e si vede. Tra una Sharon Stone improbabile villain e un’atmosfera finto-lugubre a salvarsi è solo la Berry, immortalata in tutta la sua indiscutibile bellezza.
5) Elektra (2005) – Peggiori Cinecomics
L’errore è a monte e risale al film Daredevil (2003). Jennifer Garner, all’epoca volto noto della serie tv Alias, sembrava l’attrice del momento sul fronte action e sceglierla per incarnare la ninja Elektra pareva una scelta commercialmente valida. Peccato che la Garner, con il suo volto solare e simpatico, sia lontana anni luce dalla cupa e pericolosa assassina dei fumetti. Anche per questo motivo le gesta del suo personaggio sono smisuratamente annacquate ed è semplicemente improbabile considerarla davvero una killer senza scrupoli.
Diretto da Rob Bowman, regista televisivo che si è fatto le ossa su X-Files, Elektra non è nemmeno uno dei peggiori cinecomics dal punto di vista tecnico ma, senza dubbio, è uno tra i più inutili. Girato e interpretato con pigrizia, non si distacca neanche per un secondo dalla completa mediocrità. Peccato, però, che nelle intenzioni dovesse portare su schermo uno dei più iconici personaggi Marvel della Storia! Invece, tra ragazzine prescelte e poverissime coreografie di arti marziali, il film sembri un B-movie da vedere in tv il sabato pomeriggio!
6) The Spirit (2008) – Peggiori Cinecomics
Chi scrive nutre un amore sconfinato verso Frank Miller. Fumettista controverso, ha segnato la storia del medium attraverso esperimenti grafici e narrativi capaci di rivoluzionare sia i comics mainstream che quelli indipendenti. Al cinema, dopo un’infausta parentesi da sceneggiatore per i due sequel di Robocop, ha diretto in coppia con Robert Rodriguez quel Sin City (2005) ritenuto da molti (non da noi) uno dei migliori cinecomics mai realizzati. Da quel successo arrivò il desiderio di portare su schermo quello che Miller ha sempre ritenuto il suo maestro, l’indimenticato Will Eisner, vero creatore del concetto di Graphic Novel. Con il senno di poi è stata una pessima scelta.
The Spirit è l’adattamento di uno dei più noti personaggi di Eisner. Ex-criminologo dato per morto, si aggira come un vigilante mascherato per risolvere nuovi casi. Il suo fascino attira schiere di bellissime donne e i suoi nemici sono sovente pittoreschi come Octopus. L’idea alla base della trasposizione di Miller è simile a ciò che accade nei fumetti quando un disegnatore rielabora graficamente un personaggio altrui secondo il proprio stile. Peccato che The Spirit di cinematografico non abbia davvero nulla. Il risultato, difatti, è un’indigesta orgia di CGI che replica l’effetto Sin City totalmente a sproposito e che ignora le regole base della regia. Bellissime attrici, da Scarlett Johansson a Paz Vega, si affannano intorno all’inespressivo Gabriel Macht in un cinecomic che stanca dopo pochi minuti.
7) Jonah Hex (2010) – Peggiori Cinecomics
Basato su uno dei pochissimi personaggi western della DC comics, Jonah Hex è incluso in questo articolo perché è la dimostrazione di come anche le scelte apparentemente più felici possano portare a risultati deludenti. Per realizzare un film su di un cacciatore di taglie sfregiato in grado di parlare con i morti scegliere Josh Brolin per il ruolo principale pare ottima cosa. Se a lui va aggiunta la bomba sexy dell’epoca Megan Fox e una sceneggiatura di Neveldine & Taylor, autori del gioiellino pulp Crank, il progetto sembra nascere dai giusti presupposti. Nulla di più sbagliato!
Gli sceneggiatori abbandonano subito il progetto, il budget viene azzoppato nel pieno delle riprese e la Fox conferma come la sua bellezza sia inversamente proporzionale al talento. Il film non solo diventa un prodotto di scarsissimo appeal ma perde l’occasione d’oro di giocare con due generi, il western e l’horror, ricchi di potenzialità. Un regista più dotato e ambizioso dell’insipido Jimmy Hayward non sarebbe stata una cattiva scelta anche solo per sfruttare le caratteristiche di un sano B-Movie e non ottenere una pellicola dalle ambizioni incendiarie e dal risultato estremamente innocuo. A nulla vale il tentativo da parte di Brolin di infondere un minimo di pathos al suo Jonah Hex e, alla fine, non sembra più crederci nemmeno lui.
8) Ghost Rider: Spirito di Vendetta (2012) – Peggiori Cinecomics
Eccola qui, la coppia Neveldine & Taylor citata nel capitolo su Jonah Hex! Molti hanno ritenuto che il loro abbandono della regia del film sul pistolero indemoniato fosse stata la causa del suo fallimento ma noi non ne siamo così certi. Basti vedere cosa sono riusciti a combinare con questo secondo film dedicato al motociclista dalla testa fiammeggiante. Dopo un primo episodio senza pretese nel 2007 si è optato per un sequel-reboot che non cancellasse il precedente ma nemmeno lo ritenesse determinante. Unico punto fermo: l’intramontabile Nicolas Cage, peraltro grande amante dei fumetti e fan del personaggio.
I due registi-stuntman, noti per riprese funamboliche realizzate personalmente appendendosi a cavi o legati ad auto in corsa, sembravano una scelta calzante per questo film. L’hype verso la pellicola, specie per gli appassionati, era alto e sequenze come quella del Ghost Rider che “piscia fuoco” (tutto vero) sembravano confermarlo. Nulla di più sbagliato perché la sceneggiatura del recidivo David S. Goyer provoca uno stallo clamoroso nel secondo atto che impedisce ai due registi di eccedere nei virtuosismi e fa sprofondare il tutto nella calma piatta. Tutto si può fare in un film su Ghost Rider tranne annoiare e se un film non capisce questa regola basilare significa che c’è qualcosa di sbagliato. Un Nicolas Cage, al solito, matto come un cavallo e qualche sequenza action come si deve non possono fare la differenza, purtroppo.
9) The Amazing Spider-Man 2 (2014) – Peggiori Cinecomics
Dopo la trilogia diretta da Sam Raimi la Sony rifiutò di cedere i diritti di Spider-Man ai Marvel Studios. Ancora fermamente convinta di poter sfruttare a dovere il brand, fece partire un reboot totale, affidando il ruolo dell’arrampicamuri al lanciatissimo Andrew Garfield. Se il primo Amazing Spider-Man (2012) manifestava già enormi difetti di forma e approccio al personaggio, questo sequel non fa che peggiorare la situazione.
Perché inserirlo nella nostra lista dei peggiori cinecomics? Perché The Amazing Spider-Man 2 è la dimostrazione di un’ottusa perseveranza da parte della Sony. La scelta dell’inadeguato Marc Webb come regista si era già rivelata un errore nel primo episodio e confermarla qui, con un budget superiore, porta all’inevitabile disastro. Non esiste un’idea di regia che sia una; il dinamismo delle scene d’azione, fateci caso, è dettato dal montaggio e non dai movimenti di macchina. Il film annoda tre linee narrative dilatando i tempi e il ritmo in maniera insostenibile,ottenendo un intreccio incapace di generare un coinvolgimento da parte del pubblico. A questo va aggiunto un Jamie Foxx nei panni di Electro che insegue la strada del villain-macchietta anni ’90 che, nell’epoca post-Joker di Heath Ledger, è una scelta incomprensibile e disastrosa.
10) Batman v Superman (2016) – Peggiori Cinecomics mai realizzati
Lo sappiamo: inserire questo film è un po’ come sparare sulla Croce Rossa! Purtroppo è inevitabile perché fallire nella realizzazione di un film con Batman, Superman e Wonder Woman non è cosa da tutti. Zack Snyder aveva già lanciato oscuri presagi con Man of Steel (2013), dove l’inclinazione cupa e crepuscolare data al personaggio di Superman sembrava uno sgradevole e non richiesto aggancio alla cupezza del Batman di Nolan. Qui, se possibile, le cose vanno anche peggio e non sappiamo quanto la perenne indecisione produttiva della Warner abbia contribuito.
In realtà, va dato merito a Zack Snyder di avere portato sullo schermo la filosofia supereroistica del sopracitato Frank Miller: gli eroi non sono come le persone normali. Per questo, il regista sceglie colossi come Henry Cavill e Ben Affleck, armadi a tre ante che fanno sembrare nanerottoli i comuni mortali. Snyder sa ciò di cui parla e il suo approccio visivo all’insegna del gigantismo è, a suo modo, ammirevole…ma questo non basta se l’estetica non va di pari passo con la narrazione. Dallo sbagliatissimo Lex Luthor di Jesse Eisenberg a un intreccio inutilmente confusionario, il film sbaglia tutto quello che era possibile sbagliare dal punto di vista del racconto. La sbeffeggiata sequenza di “Martha” ne è un esempio: in termini narrativi poteva essere interessante ma una tremenda direzione degli attori la rende ridicola. Il tentativo di invertire la tendenza in corso d’opera con Justice League, poi, ha soltanto contribuito ad affossare il franchise.
Questa è la nostra selezione, rigorosamente personale e soggettiva, dei 10 peggiori cinecomics mai realizzati. Se volete aggiungerne altri e raccontarci le motivazioni alla base della vostra scelta potete farlo nei commenti qui sotto e sui social!