Ultimo tango a Parigi: 5 curiosità sul film cult del compianto Bernardo Bertolucci
Rendiamo omaggio al film cult del compianto Bernardo Bertolucci: Ultimo tango a Parigi con Marlon Brando e Maria Schneider
Ultimo tango a Parigi è forse il film più conosciuto di Berbardo Bertolucci. La pellicola lo rese celebre in tutto il mondo e inserì il regista a soli 30 anni tra i più grandi del mestiere. Ultimo tango a Parigi è un film che fece scandalo alla sua uscita nelle sale nel 1972, per la sua troppa esplicità di contenuti. Per questo motivo fu censurato in tantissimi paesi dal 1976 per poi essere riabilitato in tutto il mondo solo nel 1986. Il film vede la partecipazione alla sceneggiatura dello stesso Bertolucci assieme a Franco Arcalli (sceneggiatore futuro anche di C’era una volta in America), alla fotografia troviamo invece Vittorio Storaro. Un film dunque che presenta dei grandi nomi non solo dietro la macchina da presa ma anche sul set. Infatti, i due protagonisti sono Marlon Brando ed una giovanissima Maria Schneider.
Nonostante le critiche e le successive censure, il film ricevette due nomination ai premi Oscar per miglior regista e miglior attore protagonista. Con questo articolo noi di Filmpost vogliamo rendere omaggio ad un grande cineasta italiano quale Bernardo Bertolucci. Eccovi dunque 5 curiosità su Ultimo tango a Parigi, uno dei migliori film del regista.
5 curiosità su Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci
Paul è un uomo di 45 anni solo dopo il suicidio della moglie. Mentre l’uomo vaga solo per Parigi, incontra la ventenne Jeanne, una ragazza impegnata sentimentalmente ad un regista cinematografico con il quale sta girando un film. I due si incontrano mentre visitano un appartamento vuoto in un palazzo di Parigi e subito provano una forte attrazione. Paul e Jeanne prendono l’appartamento come luogo per i loro incontri occasionali. I due si vedranno sempre di più senza però sapere nulla l’uno dell’altro, perfino i nomi.
Jeanne però si innamora di Paul e un giorno decide di rivelargli i propri sentimenti, ma l’uomo non ricambiando la ragazza la lascia. A Parigi nel mentre arriva la suocera di Paul, venuta a seppellire la figlia. Paul nel mentre viene a sapere che la moglie aveva un amante, Marcel, il quale viveva nell’alberghetto gestito dalla moglie. Dopo una chiacchierata con l’uomo Paul si scopre innamorato di Jeanne e farà di tutto per riconquistarla.
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Una sceneggiatura che proviene da un sogno
La trama di Ultimo tango a Parigi prese vita a seguito di un sogno erotico del regista Bernardo Bertolucci. Egli sognò di avere una relazione amorosa con una donna sconosciuta incontrata per strada. Il regista poi scrisse il soggetto la sera prima della conferenza stampa de Il conformista nel 1970, in una stanza d’albergo a New York. La sceneggiatura poi fu scritta assieme a Franco Arcalli che diedero vita ai personaggi di Paul e Jeanne. La trama fece sì scandalo in tutto il mondo per l’elevato tasso erotico considerato troppo per gli anni ’70, ma oggi è diventato un vero e proprio cult del cinema internazionale.
Si può dire che Bertolucci abbia avuto un vero e proprio sogno propiziatorio, che gli ha portato fama e riconoscenza tra Hollywood e Cinecittà. Il regista con questa storia così passionale e lussuriosa, lanciò non solo la sua carriera ma anche quella di Maria Schneider.
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Alla fine, fu scelto Marlon Brando
Prima che Marlon Brando prese parte alla produzione del film, la sua parte fu proposta anche ad altri attori. Tra i più compaiono i nomi di Jean-Louis Tritignant, Jean-Paul Belmondo e Alain Delon. Tutti attori francesi visto il luogo di ripresa: Parigi. Tritignant, già noto per aver recitato ne Il conformista sempre di Bertolucci e ne Il sorpasso di Dino Risi, rifiutò la parte a causa dei troppi nudi presenti nel film. Anche Jean-Paul Belmondo rifiutò la parte perché considerava il film “pornografico”.
Mentre Alain Delon sarebbe stato disposto ad accettare il ruolo solo se sarebbe stato anche il produttore del film. Pertanto, la parte andò a Marlon Brando quasi per caso. Infatti, fu l’attore ad interessarsi al progetto. Prima volle vedere Il conformista e poi volle tenere un colloquio con Bertolucci stesso a Los Angeles. L’attore accettò il ruolo solo dopo aver terminato le riprese de Il padrino, film che gli valse il premio Oscar.
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La scena del burro
Eccoci alla curiosità più nota del film Ultimo tango a Parigi: la scena del burro. Si sa che la pellicola per com’è costruita e per quello che mostra è una delle più discusse degli ultimi decenni, e ancora oggi risulta per alcuni troppo scandalosa. La scena in questione, è la più famosa del film e anche la più controversa. La scena è quella in cui Paul sodomizza Jeanne usando del burro. Già per questo rappresenta per l’epoca in cui uscì un film troppo esplicito e scandaloso. Ma i retroscena della sequenza forse lo sono ancora di più. Infatti, tutta la scena non era in copione, ma fu un’idea di Marlon Brando assieme a Bertolucci il voler inserirla nel film.
Maria Schneider non era a conoscenza del gesto e di ciò che l’attore era intenzionato a fare, così da ottenere una reazione più veritiera. L’attrice rimase scandalizzata dal gesto, ritenuto troppo violento e non necessario per i fini del film. Infatti, anche Bertolucci si rese conto successivamente che la scena è stata troppo ardua e si è sentito in colpa per quello a cui aveva sottoposto la Schneider.
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Le diverse accuse al film
Il film appena uscì nelle sale destò molto scalpore. In un primo momento fu chiesto al regista di tagliare qualche secondo e qualche battuta del film per potergli permettere la distribuzione nelle sale. Dopo un primo rifiuto iniziale il regista acconsentì ai tagli, ma solo in Italia. Nel 1976, dopo 4 anni dall’uscita, la corte di Cassazione ordinò la distruzione del film. Tutte le versioni della pellicola furono letteralmente bruciate, salvo una copia detenuta dalla cineteca di Roma. Le censure del film non si fermarono solo alla distruzione della pellicola, ma si prolungarono anche al regista. Infatti, fu condannato a qualche mese di carcere e gli fu negato il diritto di voto.
Soltanto nel 1987 fu mutata la pena per il film che fu ritrasmesso sulle reti nazionali italiane e nelle sale di tutto il mondo con ben 93m di tagli per il pudore pubblico. Oggi il film è possibile vederlo in tutte le sue estensioni, sena tagli e senza censure, ed è ancora una tra le pellicole che ha fatto discutere maggiormente critica e pubblico.
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La location
Il film Ultimo tango a Parigi fu girato per i suoi ¾ all’interno di un appartamento di Parigi. Precisamente in Rue Jules Verne, in un palazzo al settimo piano di 120 m2. L’appartamento formato da 4 stanze è arredato da pochissimi mobili: un materasso per terra e una poltrona. In questo set si svolge gran parte del film, luogo in cui i due amanti consumano la loro passione e poi il loro amore. L’appartamento è un simbolo del film e rappresenta per i due protagonisti un luogo in cui incontrarsi occasionalmente. Infatti, non sono presenti componenti d’arredo utili per poterci vivere quotidianamente.
L’appartamento non è connotato con nessun tipo di mobilio anche per rispecchiare i due protagonisti che non hanno né nomi né vite. Esso rappresenta la loro solitudine, il vuoto dell’appartamento è conforme al vuoto delle anime di Paul e di Jeanne. L’uomo per aver perso da poco la moglie, e la ragazza per vivere una vita senza il rischio.