Suspiria: 5 curiosità sul film di Luca Guadagnino
In questo articolo vi sveliamo 5 curiosità sul remake di Suspiria, diretto da Luca Guadagnino
Sono passati cinque giorni dall’uscita ufficiale del Suspiria di Luca Guadagnino, e sono stati diversi i pareri. C’è chi lo acclama come un grande film e degno remake del lungometraggio del 1977 di Dario Argento, e chi invece lo sminuisce, considerandola un’opera non indispensabile nell’ambiente horror. Noi di Filmpost, oltre ad averlo recensito qui, vi vogliamo proporre cinque curiosità sul film. Queste potranno interessare sia chi ha visto il film e vuole conoscere qualcosa in più, sia chi è interessato a vederlo.
Il film è approdato al Festival di Venezia, dove ha gareggiato per il Leone D’oro. La trama è diversa dall’originale, anche se mantiene il soggetto e i temi predominanti. Ci troviamo nella Berlino del 1977. È un periodo alquanto particolare per la città, infatti notiamo la popolazione in fervore e in clima di protesta. Susie è una ballerina americana che entra a far parte del corpo di ballo di una importante scuola di danza, che si trova proprio di fronte al Muro di Berlino. Scoprirà presto che all’interno di questa scuola qualcosa di magico accade, infatti le insegnanti si scoprono essere delle streghe. Oltre ad omaggiare tanti elementi del film originale, Suspiria di Guadagnino si discosta dalla sceneggiatura originale, cambia la fotografia, citando il cinema degli anni ‘70, e sposta il centro della narrazione da Susie al covo di streghe, che sono in crisi e cercano una nuova “madre” che le governi.
La realizzazione del film fu particolare e molto interessante: vi proponiamo qui di seguito cinque curiosità sul Suspiria Guadagnino.
Suspiria: 5 curiosità sul film di Luca Guadagnino
Le interpretazioni di Tilda Swinton
La prima curiosità riguarda una delle attrici protagoniste del film. Molti sapranno che Tilda Swinton, oltre ad interpretare Madame Blanc, veste i panni anche di Jozef Klemperer. Egli è un anziano psicologo che viene a contatto con la ballerina Patricia, che gli confida le sue preoccupazioni circa le sue insegnanti. L’immedesimazione dell’attrice scozzese fu così tanta da decidere di indossare una protesi che simulasse l’organo sessuale maschile, in modo che la Swinton si identificasse al massimo con il personaggio. Questa protesi fu indossata dall’attrice per tutta la durata delle riprese.
L’idea del film
In un’intervista rilasciata da Luca Guadagnino e da Tilda Swinton, il giornalista chiese ai due quando il regista abbia parlato del progetto all’attrice scozzese e quando precisamente fosse stata la prima volta che Guadagnino pensò al remake. La risposta fu che Suspiria venne fuori la prima volta in cui i due si incontrarono. La Swinton ha partecipato a diversi film del regista italiano, perfino alla prima pellicola The Protagonists, del 1999. In quel periodo, mentre i due si parlavano per la prima volta, subito il film di Dario Argento fu motivo di discussione, in quanto entrambi lo adoravano. Si pensa quindi che l’idea per il remake o il rifacimento in chiave personale del regista fosse da sempre nella testa di Guadagnino, che iniziò poi le riprese ufficialmente quattro mesi dopo aver concluso quelle di Chiamami col tuo nome.
Il commento di Dario Argento
Molti si chiedono cosa ne pensi il regista Dario Argento, autore del Suspiria originale del 1977, circa il rifacimento del suo film. In primis, c’è da dire che Guadagnino chiese quasi il permesso ad Argento per realizzare il remake. Argento gli disse che poteva farlo serenamente e che doveva approcciarsi al tema in modo personale. Luca Guadagnino ha affermato poi che Argento vide il suo film in anteprima a casa sua, e che lo considerò una versione più elegante della sua, che a sua detta era molto più feroce. Uscì poi una dichiarazione di Argento circa l’opera, che lasciamo qui sotto citata.
«È un film diverso dal mio, fatto con uno spirito diverso, nello stile raffinato, elegante e ben fatto di Luca Guadagnino, che resta uno dei migliori registi europei. E per quanto riguarda le differenze rispetto all’originale? Il mio stile aveva una ferocia e una grinta che il remake non ha. L’horror è una questione interiore, dipende da quello che hai dentro».
L’ambientazione e il set
Il film è ambientato in una scuola di danza di Berlino, che in realtà si trova a Varese, in Italia. La location era un edificio abbandonato, nel quale la troupe del film andò a girare in completa libertà. Era come se girassero in segreto, in quanto nessuno sapeva che fossero li. Come tutti i luoghi abbandonati che si fanno rispettare, il set aveva dei suoni strani, i quali molte volte disturbavano le riprese. In particolare, l’attrice Mia Goth detestava essere disturbata e pretendeva il silenzio assoluto. C’è un aneddoto divertente riguardo l’attrice britannica proprio riguardante i suoni. Durante una scena un cellulare squillò, e la Goth andò su tutte le furie; quando Guadagnino investigò per capire di chi fosse, si scoprì che il telefono appartenesse proprio a lei!
La preparazione del cast
Tutto il cast femminile ha dovuto prepararsi al meglio per interpretare il corpo di ballo. Si sa, la danza richiede fatica e disciplina. Dakota Johnson, che interpreta Susie Bannion, si è allenata per due anni nel ballo per la preparazione al ruolo. In un’intervista, oltre a citare l’allenamento e la disciplina che ci vuole per studiare danza, Dakota ha rivelato l’intensità con la quale lavoravano, e ha affermato che dopo la conclusione delle riprese è dovuta andare in terapia da uno psicologo per riprendersi.