L’agenzia dei bugiardi: recensione del film di Volfango De Biasi
Entriamo nel mondo dei tradimenti e delle bugie con il film di Volfango De Biasi: L'agenzia dei bugiardi!
L’agenzia dei bugiardi è un film del 2019 diretto da Volfango De Biasi. Una classica commedia all’italiana con protagonisti Giampaolo Morelli, Alessandra Mastronardi, Massimo Ghini e Paolo Ruffini. Il regista mescola il talento degli attori protagonisti assieme alle caratteristiche che denotano una commedia di successo: tante risate e battute dinamiche. Questo fa sì che il film risulti piacevole e scorrevole fin dall’inizio. Mantiene un ritmo serrato durante tutta la proiezione per sfociare in un lieto fine consolatorio.
La trama semplice, seppur ricca di particolari, vede il bel Fred come titolare di un’agenzia che fornisce alibi perfetti. Il motto di Fred e della sua squadra è “Meglio una bella bugia che una brutta verità”. E sono proprio le bugie delle persone ad essere protagoniste del film, da quelle più piccole fino a quelle troppo grandi, difficili da mantenere tali. Eccovi dunque la recensione di L’agenzia dei bugiardi.
L’agenzia dei bugiardi recensione
Fred, insieme ai suoi soci Diego e Paolo, è titolare di un’agenzia che fornisce alibi perfetti per ingannare mogli/mariti/amanti. I tre fanno dei buoni affari dicendo di essere nient’altro che una semplice agenzia di viaggi. Un giorno Fred conosce Clio e se ne innamora subito. Essendo un esperto nel campo sentimentale, decide di intraprendere una relazione con la ragazza che duri soltanto un mese. Ma entrambi, presi dalla passione e dall’amore, decidono di proseguire in qualcosa di più serio. All’agenzia arriva Alberto, un uomo che ha bisogno d’aiuto. Egli deve partire per un weekend romantico con la sua giovane amante, Cinzia, lo stesso fine settimana del suo anniversario. Fred allora architetta un piano diabolico per mantenere nascosta la relazione di Alberto alla moglie Irene. C’è solo un problema: Alberto è il padre di Clio.
L’uomo decide di partire comunque con l’amante per la Puglia. Ma ad attenderlo nell’hotel ci saranno anche Irene e Clio. Adesso tocca a Fred e i suoi architettare un piano perfetto e sfuggire per l’ennesima volta alla verità. Ce la faranno?
L’agenzia dei bugiardi: le bugie hanno le gambe corte
Un noto detto recita che le bugie hanno le gambe corte. E nel film viene rappresentato al meglio. Sì, perché a volte le bugie vengono dette a fin di bene per non far soffrire l’altro, ma a che pro se non quello di rimandare l’inevitabile sofferenza? Questo è quello che il regista Volfango De Biasi porta nel film. Viene fatto un ritratto ironico sull’umanità dell’errore, ovvero il mentire, il trasgredire le regole e tradire chi si ama, senza però giudicare le persone avvezze a questo comportamento. Anzi, dà loro una possibilità di redimersi, di imparare dai propri errori e capire che una verità scomoda fa meno male di una grande bugia. L’agenzia dei bugiardi spiega tutto questo, facendo compiere ai protagonisti le scelte e gli sbagli che si fanno soprattutto da bambini: quando la tentazione di infrangere le regole attrae.
Però purtroppo se da bambini c’erano i genitori pronti ad aspettare al varco i propri figli, qui i protagonisti si trovano di fronte alla propria realtà. Una realtà dura e amara che non lascia scampo. Tutti nella vita sono alla ricerca dell’amore vero, e molto spesso quando lo si trova non si riesce ad apprezzarlo. Ci si rifugia in tradimenti e bugie per provare adrenalina e fermento. Ma poi capiamo che queste sono bugie che diciamo anche a noi stessi. Pensiamo di dover volere di più, di pretendere il meglio, ma molto spesso la felicità e la serenità sono davanti a noi. Diciamo di non vederla e quindi scappiamo, lasciamo e facciamo soffrire gli altri, per poi tornare sui nostri passi e capire che ciò che si aveva era bellissimo. Una commedia semplice, come L’agenzia dei bugiardi, insegna proprio questo. Non serve rintanarci in altre storie che non ci appartengono, ma di pensare di più a quello che si ha e di apprezzarlo.
L’agenzia dei bugiardi: una divertente commedia all’italiana
L’agenzia dei bugiardi è una commedia dall’humor sottile e piacevole che scorre dinamica tra gag esilaranti e battute squillanti. Tratta un tema che è stato rappresentato al cinema tantissime volte. Ma questa volta è visto sotto una chiave ironica che porta a far sorridere lo spettatore. Il tutto è supportato da prove attoriali notevoli. In primis quella di Alessandra Mastronardi nel ruolo di Clio. L’attrice, che solitamente ricopre ruoli drammatici e più intensi, la ritroviamo in una veste più leggera e simpatica. Convince la sua performance, che fa del suo personaggio, forse, quello meglio costruito. Massimo Ghini, Giampaolo Morelli e Carla Signoris sono nel loro habitat naturale, lo si vede per come si muovono e da come si presentano. Grande scoperta invece per Diana Del Bufalo, che recita nel ruolo di Cinzia. L’attrice è alle prime armi nel cinema, ma già si vede una vena talentuosa nella sua prova.
Il film nel complesso è piacevole, ha ritmi serrati fino alla fine ed è facile da seguire. Intrattiene e diverte lo spettatore, portandolo anche ad una riflessione naturale sull’argomento. L’agenzia dei bugiardi è senza dubbio un film che sta sopra la sufficienza per il fatto di allietare e interessare chi lo guarda. È gradevole sia dal punto di vista della regia che della sceneggiatura. In particolare, siamo di fronte ad una regia pulita e semplice che segue gli attori e la trama, vera protagonista della pellicola. Per concludere, il film ha dei buoni punti positivi da cui prendere spunto e presenta un intrattenimento sereno e gustoso. Fatta eccezione per alcuni passaggi che risultano un po’ troppo fuorvianti e non necessari ai fini della trama, utili solo ed esclusivamente per produrre risate in sala.
L'agenzia dei bugiardi
Voto - 6.5
6.5
Lati positivi
- Buona argomentazione
- Buon cast
Lati negativi
- Alcuni passaggi non sono necessari