I 10 migliori film sul sesso
Una lista dei migliori film sul sesso dalle Commedie Sexy ad oggi
Migliori film sul sesso. Il sesso è sempre stato un argomento taboo. Non a caso numerosi lungometraggi nel corso della storia sono stati censurati e tagliati, oltre che aspramente criticati. Ma se il ruolo del cinema è quello di comunicare, di toccare tutti gli aspetti della realtà, allora non poteva mancare anche questo argomento. L’erotismo è stato trattato in maniera intensa, oppure giusto accennato in tantissime pellicole. La passione viene espressa in diversi modi nel cinema, spesso espliciti e scandalosi. Altre volte, invece, è il vedo-non vedo a evidenziare il lato sensuale.
Alcuni lungometraggi, però, incentrano la loro scrittura e la loro forza narrativa proprio sul sesso. Un intero genere, la commedia sexy, è basata su scene erotiche anche molto forti, che hanno divertito e disinibito gli spettatori a partire dagli anni Sessanta. Più recentemente sono state fatte delle scelte coraggiose, come puntare l’attenzione sulla sessualità LGBT, argomento sempre meno taboo. Ecco quindi la nostra top sui 10 migliori film sul sesso.
Film sul sesso: Commedia sexy all’italiana (1966 – 1996)
Conosciuta in tutto il mondo, si tratta di un sottogenere della commedia all’italiana. Per molti anni ha riscosso grande successo anche in Sudamerica, diventando a tutti gli effetti una pagina unica nella storia del cinema mondiale. Queste commedie, in tutto più di un centinaio, sono diventate dei cult, entrando nell’immaginario collettivo al pari delle grandi produzioni hollywoodiane. Oltre a pose sexy, sguardi provocanti e lingerie di pizzo, questi film parlano dell’Italia in tutti i suoi luoghi comuni, a partire appunto dalla sessualità. Tra gli attori più affermati troviamo Lino Banfi, Alvaro Vitali e Pippo Franco. Tra le attrici spiccano invece i nomi di Barbara Bouchet, Edwige Fenech, ma anche star come Ursula Andress. Tra i nomi italiani vanno sicuramente ricordate Laura Antonelli e Gloria Guida.
All’interno delle commedie sexy si scindono ulteriori sottogeneri, in base alla trama e a alla caratterizzazione dei personaggi. Tra questi troviamo il Decamerotico, una rivisitazione parodistica della grande prosa classica; la commedia erotica familiare, i cui protagonisti sono membri della stessa famiglia; le scolaresche e infine i Pierini, di cui Alvaro Vitali è il simbolo.
I film più caratteristici sono Giovannona Coscialunga disonorata con onore, con protagonista Pippo Franco; La pretora, con Edwige Fenech; L’infermiera di notte, per la regia di Mariano Laurenti e Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, con Lino Banfi. Il genere si aprì con Le fate, che ha visto la collaborazione anche di Mario Monicelli, e si concluse con Chiavi in mano, remake de Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda, dello stesso Mariano Laurenti.
Film sul sesso: Emmanuelle (1974)
Ci spostiamo in Francia, nella metà degli anni Settanta. Just Jaeckin, fotografo di moda, fa il suo esordio nel cinema con questa pellicola, che segnerà il cinema erotico mondiale. Questo lungometraggio segna l’inizio di una lunga saga, cinematografica e televisiva. Il film si basa sull’omonima autobiografia di Emmanuelle Arsan, scrittrice e attrice thailandese ma che ha passato la sua vita in Francia.
La trama vede Emmanuelle (Sylvia Kristel), giovane ragazza aristocratica, intraprendere delle esperienze anche molto forti a livello erotico-sessuale. In viaggio verso suo marito, avrà occasione di tradirlo con più passeggeri, ma soprattutto di sperimentare anche il sesso con altre donne, il quale sembra piacerle. Ma la sua vita cambierà quando il suo destino le farà incontrare Mario (Alain Cuny), il quale la renderà protagonista di esperienze estreme. Emmanuelle è il preludio a quel tipo di cinema che osa, non più in chiave ironica come le commedie sexy italiane, ma con una consapevolezza del sesso e dell’erotismo molto più profonda. Censurato e oggetto di numerosi tagli, in Italia è stato (ovviamente) vietato ai minori di 18 anni.
Film sul sesso: American Pie (1999 – 2012)
Dopo l’Italia e la Francia, è la volta dell’America. Nel 1999 Paul Weitz dirige, insieme a suo fratello Chris, una commedia destinata a diventare un cult. Con il primo American Pie nasce un filone amato dai vecchi (e nuovi) adolescenti, alle prese con gli ormoni e i vari problemi legati alla sessualità. In tutto sono otto film, che si chiudono con American Pie: Ancora insieme, del 2012.
Con variazioni e colpi di scena, queste commedie raccontano le vicende di alcuni giovani alle prese con lo sviluppo della propria sessualità. Protagonisti assoluti sono Jim (Jason Biggs) e Stifler (Sean William Scott). Quest’ultimo è autore di vicende assurde, inseguimenti e disastri vari, diventando un vero e proprio personaggio iconico.
Altro personaggio caratteristico di queste commedie è Jeanin (Jennifer Coolidge), comunemente nota come La mamma di Stifler. Il personaggio di Jeanin può essere considerato come l’emblema delle MILF, termine usato per indicare le mamme sexy, ancora sessualmente appetibili. Nel cast di American Pie si trovano anche volti ormai noti nel panorama mondiale, come Alyson Hannigan (la Lily di How I Met Your Mother) e il premio Oscar Casey Affleck, che nella saga interpreta Tom. Non mancano inoltre cameo molto interessanti, come quello della band Blink-182, Adam Brody, Neil Patrick Harris e Rosanna Arquette.
Film sul sesso: Non è un’altra stupida commedia americana (2001)
Più che un vero e proprio film sul sesso, si tratta di un lungometraggio costruito per parodiare le commedie classiche adolescenziali, come Kiss me, American Pie, Porky’s, Mai stata baciata, Bella in rosa, ecc. Diretto da Joel Gallen, vede nel cast molti volti noti del cinema e della televisione, come Chyler Leigh, Chris Evans, Jaime Pressly, Mr. T e Josh Radnor.
Essendo una parodia delle classiche commedie romantiche (ed erotiche), la trama non si discosta molto da quelle. Jake, il ragazzo più cool del college, decide di intraprendere una scommessa con i suoi amici, nella quale dovrà riuscire a trasformare Janey Briggs nella reginetta del ballo. Ovviamente, come da tradizione, il bello si innamora dell’improbabile reginetta. Sfortunatamente Ricky, il suo migliore amico, prendere coraggio e decide di conquistarla.
Una trama banale, scontata e prevedibile, ma essendo una commedia-parodia, è giusto che sia così. Ciò che è veramente interessante è la messa in scena, piena di gag esilaranti che contrastano con la trama pseudo-romantica. I personaggi sono tutti esageratamente caratterizzati, le battute sono cariche di doppi sensi e la scrittura è serva dell’ironia. Insomma, come suggerisce il titolo, non è un’altra stupida commedia americana, ma un film che le racchiude tutte.
Film sul sesso: Vicky Cristina Barcellona (2008)
Woody Allen, dopo una carriera invidiabile e una filmografia ricca di premi, nel 2008 scrive e dirige un film molto intenso. La scelta del cast è più che giusta: Rebecca Hall, Scarlett Johansson, Javier Bardem e Penelope Cruz regalano interpretazioni di grande livello, soprattutto quest’ultima, vincitrice dell’Oscar per la migliore attrice non protagonista.
Vicky e Cristina sono due amiche molto diverse tra loro: la prima è legata sentimentalmente al suo Doug (Chris Messina), mentre la seconda è single, ma incapace di legarsi seriamente a qualcuno. I loro equilibri cambiano quando, a Barcellona, incontrano Juan Antonio, un dongiovanni dal forte charme. L’uomo cercherà di conquistare prima Vicky, ma successivamente si innamorerà di Cristina, con la quale intraprenderà una relazione di natura romantica e sessuale. Gli equilibri della coppia verranno minati da Maria Elena, una Penelope Cruz straordinaria. La donna è una folle squilibrata, la quale ha tentato il suicidio e viene a chiedere aiuto al suo ex marito (Juan Antonio).
Allen scrive una commedia che però è divertente solo a tratti. Il fulcro della narrazione è infatti il triangolo amoroso che viene a formarsi tra i tre, il quale pian piano diverrà ingestibile. Come tipico del Maestro, infatti, non viene sviluppato solo un tema, ma la profonda e complicata psicologia umana. Il sesso, l’erotismo e il romanticismo, in questo caso, fungono da collanti ad una storia già complicata in partenza. La sessualità è sviluppata dal punto di vista psicologico, ma viene affrontata in diversi aspetti.
Film sul sesso: Weekend (2011)
Il protagonista della pellicola, Tom Cullen, definisce Weekend un film “sull’amore, il desiderio e il bisogno, non sulla sessualità”. Andrew Haigh, al suo secondo lungometraggio, racconta una storia molto potente, in modo diretto ma delicato. Protagonisti il già citato Tom Cullen (Russell) e Chris New (Glen).
Il primo è molto più riservato, e non è omosessuale. Sta cercando di sperimentare se stesso e la propria sessualità, per capire quali siano le sue tendenze non solo dal punto di vista erotico, ma anche psicologico. Glen, invece, è un gay dichiarato, che stava cercando giusto del sesso occasionale. Queste due personalità così diverse si incontrano, e sviluppano un rapporto particolare.
Conosciuti in un locale gay, vivranno un weekend molto intenso fatto di sesso, chiacchiere e scoperta di se stessi e dell’altro. Censurato in Italia dalla Conferenza Episcopale Italiana, è stato trasmesso in alcune sale del nord solo cinque anni dopo. La critica mondiale l’ha però apprezzato, non etichettandolo come film LGBT, ma come un’opera dal respiro più ampio, che indaga sulla natura umana in generale, non esclusivamente sessuale e mirata al mondo gay.
Film sul sesso: Don Jon (2013)
Nel 2013 Joseph Gordon-Levitt dirige il suo primo film, ottenendo un successo planetario. L’attore ha inoltre scritto soggetto e sceneggiatura, creando una parte per Scarlett Johansson, la quale ha accettato. Nel cast anche Julianne Moore e Brie Larson. Anne Hathaway e Channing Tatum compaiono invece in un cameo come protagonisti di un film romantico.
Don Jon è un ragazzo con una mania: il porno. Egli lo definisce addirittura meglio del sesso reale, non potendo fare quindi a meno di masturbarsi in continuazione. Nonostante avvii una relazione con Barbara, non riesce a non cedere al fascino del porno, mandando la ragazza su tutte le furie. Ma la sua travagliata relazione viene rimpiazzata da quella con Esther, una donna più grande di lui.
Don Jon è una commedia difficilmente definibile romantica. Il neoregista, infatti, non pone l’accento sulla componente amorosa delle relazioni, ma sull’ossessione per il sesso, in particolare il porno. Comune e piuttosto diffusa nel mondo, porta anche a conseguenze bizzarre e inaspettate. E Gordon-Levitt riesce in modo più che brillante a trattare il tema, senza scadere nella volgarità o, peggio, nella moralità.
Film sul sesso: Sex tape – Finiti in rete (2014)
Jake Kasdan dirige Cameron Diaz e Jason Segel in una commedia dall’alto tasso di risate. La trama è lineare e ben costruita, ma dà l’opportunità di discutere su un tema molto scottante. Il titolo del film si riferisce ad una pratica molto diffusa, soprattutto sul web. Il sex tape è un filmato pornografico amatoriale, girato da ‘registi’ non professionisti. Questi filmati, spesso, sono caricati su appositi siti, in cui si può trovare veramente di tutto.
Annie e Jay sono protagonisti di un sex tape, finito per sbaglio in rete. L’idea per riaccendere la passione di due coniugi ormai alla noia diventa il loro peggiore incubo. La coppia, infatti, con la consapevolezza che il loro atto d’amore possa essere visto dai peggiori maniaci, cercherà ogni modo possibile per cancellare il video dalla rete. Questo film non parla di sesso in senso stretto, ma pone l’attenzione su un suo aspetto particolare. La diffusione sul web di video pornografici amatoriali è ormai all’ordine del giorno, ma purtroppo sono molti gli episodi di sex tape involontari. Kasdan, tuttavia, costruisce una commedia divertente sull’argomento, evitando drammi che dovrebbero essere affrontati in altri modi e contesti.
Film sul sesso: King cobra (2016)
Justin Kelly, al suo secondo lungometraggio, racconta la storia di un personaggio sconosciuto ai più, ma molto interessante dal punto di vista biografico. Sean Paul Lockhart, in arte Brent Corrigan, è un pornoattore gay, molto noto e ambito nell’ambiente. L’attore, tuttavia, litiga con il suo produttore originario, decidendo di intraprendere la strada dell’indipendenza.
Due giovani produttori senza un soldo, Harlow e Joe (Keegan Allen e James Franco), venendo a conoscenza della crepa tra la star e il suo pigmalione, decidono di fare di tutto pur di averlo nella loro casa di produzione. Quest’obiettivo diventa una vera e propria ossessione, fino addirittura a farli diventare degli assassini. Presente su Netflix (sottotitolato), questo film è passato inosservato, ma racconta un mondo molto più complicato di ciò che si pensi.
La pornografia è infatti una branca del cinema che segue regole molto diverse, rendendo la professione di attore e produttore molto più complicata rispetto alle loro varianti tradizionali. Sean Paul Lockhart, interpretato da un giovanissimo Garrett Clayton, vivrà una vita difficile proprio a causa del potere che si è creato nel corso della sua carriera. Interessante la produzione di James Franco, anche protagonista, già collaboratore di Kelly nel suo primo lungometraggio I am Michael.
Film sul sesso: Malati di sesso (2018)
Dopo tanti giri, ecco che si torna in Italia. Claudio Cicconetti dirige una commedia, se vogliamo, sentimentale, con protagonisti Francesco Apolloni e Gaia Bermani Amaral. Nel cast anche Fabio Troiano e Augusto Zucchi. La pellicola si incentra sulle storie di Giacomo e Giovanna, come suggerisce il titolo, due malati di sesso.
Entrambi, infatti, hanno continui rapporti sessuali con perfetti sconosciuti, senza riuscire a fermarsi. Il problema, però, è che non riescono a innamorarsi di nessuno, cominciando a sentire il sesso come un peso e non più come piacere. Il loro analista in comune, prima di licenziarsi, suggerisce loro di aiutarsi reciprocamente. Questa commedia dà l’opportunità di analizzare un tema più che attuale. Infatti sono sempre di più le persone che ricercano il piacere in sconosciuti, non potendo o volendo legarsi sentimentalmente. Il sesso con gli sconosciuti è quindi rappresentato in questo film come un problema, ma solo per i protagonisti, che ne hanno fatto un’ossessione.