The Breaker Upperers: recensione del film di Madeleine Sami e Jackie Van Beek
La recensione della commedia neozelandese, disponibile su Netflix a partire dal 15 febbraio
The Breaker Upperers recensione. La commedia neozelandese The Breaker Upperers (tradotto in Le Sfasciacoppie) debutta il 6 giugno 2018 al Sydney Film Festival per poi successivamente approdare nelle sale cinematografiche. A partire da metà febbraio, il film viene infine aggiunto al catalogo della piattaforma di streaming Netflix. Il titolo si preannuncia come un’esilarante commedia contemporanea sulle vicissitudini amorose, ma non solo, di due amiche sulla trentina. Il duo protagonista è composto da Jackie Van Beek e Madeleine Sami che oltre ad essere le interpreti del film ne sono anche registe e sceneggiatrici.
Il produttore esecutivo è invece il regista e comico neozelandese Taika Waititi, autore di Boy (2010), Thor: Ragnarok (2017) ma anche del meno conosciuto Vita da Vampiro (2014). Proprio in occasione di quest’ultimo mockumentary avviene l’incontro tra Waititi e Jackie Van Beek, allora interprete di un personaggio minore ed omonimo. Sedotti dal decantato carattere ilare del film (c’è anche chi lo definisce il film comico dell’anno) anche noi di FilmPost abbiamo provato a dire la nostra. Di seguito la recensione di The Breaker Upperers, buona lettura.
The Breaker Upperers recensione: la sinossi
Da qualche anno a questa parte si è diffusa sempre di più l’idea di poter deviare dal comune percorso lavorativo e di inventarsene uno alternativo. È proprio quello che fanno Jen e Mel (ovvi diminutivi di Jennifer e Melanie) che dopo aver scoperto di frequentare contemporaneamente lo stesso ragazzo diventano sorprendentemente amiche. Ispirate dalla recente delusione amorosa Jen e Mel fondando l’agenzia delle Sfasciacoppie. Sotto giusta retribuzione offrono, ovvero, la possibilità di liberarsi dell’attuale partner inscenando ad esempio improvvise scomparse. L’unica regola è quella di non farsi coinvolgere emotivamente.
Una quindicina di anni dopo gli affari vanno ancora a gonfie vele e Jen e Mel sono andate a vivere insieme. Quando però il teenager Jordan (James Rolleston) si presenta in agenzia con l’intento di liberarsi della propria ragazza e dimostra un chiaro interesse per Melanie la situazione vacilla. Nonostante la differenza d’età Melanie ricambia e corre il rischio di violare la regola d’oro. Ma l’incubo di Jen si realizza quando rincontrano casualmente una delle donne che hanno ingannato e inevitabilmente fatto soffrire. Mel si sente in colpa e per rimediare decide di diventare suo amica, mettendo a repentaglio l’agenzia e la sua amicizia con Jen. Lo scontro di coscienze tra le due è solo una questione di tempo.
The Breaker Upperers recensione: Mel e Jen
Le differenze caratteriali delle due protagoniste sono chiare fin da subito. Jennifer rappresenta il pragmatismo e la disciplina che eludono dubbi etici e sentimenti. Il tradimento è stato per lei determinante alla creazione di un alter ego più cinico e disilluso. Melanie, d’altro canto, ha una personalità più libertina, sognatrice e certamente più empatica. Il tragicomico duo inscena veri e propri teatrini, sia divertenti che surreali, per giustificare le drastiche decisioni dei loro clienti. Generalmente rovinano matrimoni, altre volte si fingono agenti di polizia e denunciano false scomparse, oppure fanno finta di essere le amanti segrete. Affinché risultino credibili, però, è necessario che siano unite nelle loro menzogne e che non si facciano scrupoli.
L’entrata in scena di Jordan è decisiva perché sovverte il precario ordine delle cose, fino ad allora saldamente retto da Jen. Quando la coscienza di Melanie viene prepotentemente risvegliata questo la porta a rivalutare anche la loro amicizia. Appare subito evidente come il punto di forza di questo film sia proprio la bravura e la credibilità delle due attrici protagoniste. Eppure guardando Madeleine Sami e Jackie Van Beek interpretare le tragicomiche Mel e Jen abbiamo come la sensazione che la performance non esprima al massimo le loro potenzialità.
The Breaker Upperers recensione: una commedia mediocre
Sfortunatamente The Breaker Upperers non può essere definito esilarante, piuttosto strappa qualche sorriso qua e là. Tutto, dalle ambientazioni impersonali, alle relazioni superficiali tra i personaggi e ai dialoghi senza pretese, fa pensare ad un insuccesso. Il film non fa ridere, che per una commedia è una significante pecca, e dopo un inizio invitante sembra gradualmente perdere sicurezza. Arrampicandosi sugli specchi, si aggrappa ad una comicità spicciola e demenziale. Questa si arena ad allusioni sessuali talvolta insensate e banali come, per esempio, la scena in cui un cameriere serve alle due protagoniste un’“orgia” di gamberi.
Per le due cineaste sembra che basti avvalersi di turpiloqui e freddure infantili per creare un prodotto ruffiano, che faccia facilmente ridere senza troppi sforzi. La trama non è complessa e la narrazione, che si apre sulle simpatiche gag dell’agenzia de Le Sfasciacoppie e si evolve fino ad arrivare al punto di rottura del rapporto tra Mel e Jen, procede ad un ritmo lento. In questo modo abbiamo la possibilità di prendere familiarità con i personaggi primari e di capire le dinamiche del film, che sono comunque semplici. Il finale, invece, è davvero frettoloso e semplicistico.
The Breaker Upperers recensione: a conti fatti
L’elemento divertente di questa commedia è l’idea di come due amiche ormai ciniche ed amareggiate dalle esperienze con il sesso opposto mettano su un’agenzia permettere fine alle relazioni altrui senza porsi alcun dubbio etico. Idea che, a causa di una cinepresa impersonale ed insicura ed una sceneggiatura debole, fa pensare più ad una mancata occasione che ad un prodotto imperdibile.
The Breaker Upperers inciampa sulla sceneggiatura (e sulla fotografia) e propone una comicità banale e quasi demenziale. Se siete alla ricerca di una commedia divertente e leggera il catalogo Netflix offre molte altre opzioni, sicuramente più valide. Bella comunque l’idea di un goffo duo tutto al femminile, talvolta bizzarro e sboccato, che solitamente ci viene cinematograficamente proposto solo attraverso interpreti maschili.
The Breaker Upperers
Voto - 5.5
5.5
Lati positivi
- Prova attoriale delle protagoniste
Lati negativi
- Commedia che non fa ridere
- Spesso demenziale