Copia Originale: recensione del film con Melissa McCarthy
La nostra recensione del biopic che racconta la storia di Lee Israel, scrittrice e falsaria
Copia Originale recensione. Copia Originale (Can You Ever Forgive Me?), protagonista della nostra nuova recensione, è il nuovo film diretto da Marielle Heller. Ritroviamo in questa pellicola, insieme a Richard E. Grant, l’attrice e comica statunitense Melissa McCarthy. Quest’ultima la ricordiamo soprattutto per il ruolo di Molly nella sitcom Mike & Molly, grazie alla quale vinse un Emmy nel 2011. Copia originale è stato molto ben accolto dalla critica, ottenendo due candidature ai Golden Globes e tre agli Oscar 2019. In particolar modo non sono passate inosservate le prove attoriali dei due protagonisti, venendo appunto elogiate con le suddette candidature.
Nel film si ripercorre il vissuto di Lee Israel, scrittrice e biografa che negli anni ’90 decise di svoltare la sua vita fabbricando lettere false di storiche celebrità. Unendo un talento spiccato per la scrittura ad una maniacale cura per i dettagli, per lungo tempo Lee riuscì a farsi beffa dei più rinomati esperti in materia. La pellicola è tratta dall’omonima biografia scritta nel 2008 dalla stessa Lee Israel. Lettera dopo lettera, in Copia Originale ci addentreremo a fondo nella storia di una delle falsarie più celebri di sempre.
Copia Originale recensione: i due protagonisti
Copia Originale risplende soprattutto, come già detto, per le incantevoli performance dei suoi due interpreti principali, Melissa McCarthy e Richard E Grant. Nel 2015, quando la produzione del film stava cominciando ad avviarsi, per vestire i panni di Lee Israel era stata inizialmente scelta Julianne Moore. Quest’ultima tuttavia fece un passo indietro e, nel luglio dello stesso anno, abbandonò il progetto. Nel 2016 quindi, dovendo scritturare una nuova attrice per il ruolo di protagonista nel film, la produzione decise di puntare forte sulla McCarthy. Quest’ultima è nota al pubblico principalmente per i suoi ruoli comici, così in Mike & Molly come in Le amiche della sposa (valsale la sua prima candidatura agli Oscar 2012 come Miglior attrice non protagonista). La sua scelta quindi non era propriamente immediata, essendo nel film la figura di Lee molto burbera, spesso e volentieri depressa, sola e senza il minimo senso dell’umorismo.
Ebbene, in Copia Originale Melissa McCarthy è riuscita a dipingere un ritratto della biografa molto brillante e divertente. Cinica, con un nichilismo onnipresente che perde terreno solo nei confronti del suo gattino, unico essere vivente degno del suo amore. La sua interpretazione magistrale non è passata inosservata, venendo appunto celebrata agli Oscar con la nomination come Miglior attrice protagonista. Stessa sorte che è toccata a Richard E. Grant, candidato come Miglior attore non protagonista.
Quello di Jack Hock è un personaggio quasi surreale, pregno di “filosofia della strada”, propria di chi non ha più nulla da perdere. È un uomo che vive di espedienti, maledice il mondo per non averlo messo nelle condizioni di esprimere il suo genio, riducendolo a poco più di un clochard. L’incontro con Lee gli aprirà nuove strade davanti a sé, grazie alle quali potrà dare libero sfogo a tutto il suo savoir-faire e al suo fascino. Come dice egli stesso:
Non sottovalutare mai degli scintillanti occhi blu e un po’ di intelligenza di strada.
Copia Originale recensione: biografia di una falsaria
Lo sviluppo della storia è molto avvincente. La sceneggiatura di Nicole Holofcener fa si da farci immergere nelle ansie e nelle preoccupazioni di Lee e Jack gradualmente. Più si va avanti con la trama, più i crimini commessi diventano importanti, più il ritmo cardiaco sale. Ad ogni modo, non è la tensione ad essere il pezzo forte di questo film, bensì la sua capacità di oscillare tra i generi. Con dei presupposti da commedia classica, Copia Originale riesce a regalare dei momenti drammatici, così come drammatiche sono l’esperienze che vivono i protagonisti.
Lee e Jack sono personalità al limite, che non vivono ma sopravvivono, in una New York degli anni ’90 che sembra non importarsi minimamente della loro esistenza. Quasi come i lettori della stessa Lee Israel i quali, nonostante lo sforzo meticoloso dietro i progetti letterari della biografa, non sono più attratti dai suoi lavori. Non appena Lee Israel capisce di poter sanare i suoi debiti e guadagnare molti soldi dalla vendita di lettere false, spacciandole come di proprietà di storiche celebrità, qualcosa cambia. All’improvviso una biografa depressa ed apatica si trasforma in una cinica falsaria capace di incanalare la sua talentuosa penna nella produzione di falsi che rasentano la perfezione. La fortuna vuole che riesca a trovare in Jack Hock un partner in crime ideale, che con i suoi modi ed il suo insolito charme riuscirà a darle una mano fondamentale nei momenti più critici.
Copia Originale recensione: conclusioni
Concludendo questa recensione possiamo fare quindi i nostri complimenti a questo film. Copia Originale non solo rende omaggio ad una figura controversa ed affascinante come Lee Israel, ma lo fa con arguzia e versatilità. Dai due interpreti principali passando per la regia e la sceneggiatura, tutti contribuiscono a creare un prodotto finale lodevole. Le prove di Richard E. Grant e Melissa McCarthy sono divertenti, drammatiche ed entusiasmanti, così come i personaggi che interpretano. Una storia avvincente che si destreggia tra falsi d’autore e furti letterari, trovando un epilogo commovente ed emozionante.
Copia Originale
Voto - 7.5
7.5
Lati positivi
- Interpretazioni dei protagonisti
- Alternanza dramma – commedia ben riuscita
- Storia divertente ed avvincente
Lati negativi
- Alcune scelte di regia