Non sposate le mie figlie 2: la recensione
Non sposate le mie figlie 2, sequel della commedia di successo francese: la recensione
Non sposate le mie figlie 2 la recensione – Dopo il successo del primo capitolo Philippe De Chauveron torna a dirigere il sequel della commedia francese Non sposate le mie figlie. Il primo film fu un vero e proprio successo cinematografico con incassi che sfiorarono i 150 milioni di euro. Le 4 figlie di Claude (Christian Clavier) e Marie Verneuil, coppia cattolica e borghese di Chinon, andavano in sposa a quattro ragazzi di diverse etnie e culture. I rispettivi mariti erano Rachid, musulmano di origini algerine, Chao, ateo e figlio di cinesi, l’ebreo David e un senegalese, Charles. Le nozze furono celebrate contro la volontà dei loro genitori che preferivano un marito francese per le loro figlie Laure, Isabelle, Odile e Sègoléne.
Non sposate le mie figlie 2 riprende la storia proprio da qui e ci racconta l’evoluzione dei matrimoni. Per motivi che vanno dal lavoro alla discriminazione etnica e culturale le quattro coppie realizzano che la Francia è un paese di mentalità troppo chiusa e con troppe poche opportunità. D’accordo con le loro dolci metà Laure, Isabelle, Odile e Sègoléne decidono di andare a vivere nelle terre originarie dei loro rispettivi mariti. Claude e Marie Verneuil non hanno però alcuna intenzione di vivere distanti da loro e dai loro futuri nipotini.
Se volete saperne di più mettetevi comodi e proseguite a leggere la nostra recensione di Non sposate le mie figlie 2. Vi auguriamo una buona lettura.
Non sposate le mie figlie 2: recensione
Una serie di spiacevoli vicende fanno capire a Chao, David, Charles e Rachid di non essere benvoluti da tutti in Francia. Dopo averne parlato con le rispettive mogli decidono di cambiare paese per non essere più discriminati e trovare maggiori opportunità lavorative. Le quattro coppie sono entusiaste all’idea della partenza. Non si può dire lo stesso per i coniugi Claude e Marie Verneuil che dopo aver accettato a fatica i matrimoni delle loro figlie non possono tollerare il solo pensiero di vivere a migliaia di km da loro. Per convincere i quattro mariti che si sbagliano organizzeranno un tour per la Loira per far riscoprire loro le bellezze della Francia.
Il quadro viene completato dal ritorno dei consuoceri Koffi, coppia di personaggi molto amata dal pubblico nel primo film. I Koffi infatti tornano in Francia per assistere al matrimonio della loro unica figlia, che, a loro insaputa, si sposerà con un’altra ragazza…
Un bombardamento ininterrotto di voluti luoghi comuni; è questa l’essenza di Non sposate le mie figlie 2, esilarante commedia francese che sfrutta in maniera intelligente argomenti di attualità per far divertire il suo pubblico. Si va dal colore della pelle alla religione, degli usi ai costumi, dalla sessualità alla politica e lavoro… Nella commedia di Philippe de Chauveron c’è insomma un po’ di tutto; una sorta di calderone dove vengono mescolati problematiche attualissime e di interesse comune, discusse quotidianamente su social e tv.
Non sposate le mie figlie 2: i luoghi comuni
Come già detto c’è uno spropositato uso, se non abuso, dei luoghi comuni, anche se si capisce fin da subito la vena ironica con cui vengono utilizzati. Il film è intelligente sotto questo punto di vista perché tocca argomenti alla portata di tutti. È ancor più astuto perché oltre a parlare di classiche problematiche “strappa like” non fa mai l’errore di prendere le parti di qualcuno. Nel film infatti può capitare che un francese critichi la cultura africana ma allo stesso tempo un africano critichi quella europea. Come una sorta di occhio superiore il regista ci fa scrutare la situazione dall’alto, rendendola ridicola e comica allo stesso tempo. Sembra quasi volerci dire che dovremmo vivere in armonia tutti insieme senza risentire stupidamente delle differenze culturali ed etniche.
Il film prende piede nella seconda metà, quando entra nel vivo della trama con un ritmo più sostenuto, con tempi e battute tipiche della commedia. Decisamente più lenta e meno divertente la prima parte della storia di carattere introduttivo dove riprendiamo familiarità con i tanti protagonisti di Non sposate le mie figlie. Finale stucchevole e scontato.
Non sposate le mie figlie 2 recensione: conclusioni
Non sposate le mie figlie 2 è una commedia divertente, per alcuni versi un po’ forzata e trash ma che comunque riesce a far trascorrere piacevolmente il tempo. Forse poco innovativa rispetto alle trovate del primo film che vengono riprese e sviluppate in questo sequel. Divertimento a parte rimane davvero poco sebbene il messaggio che lascia sia abbastanza chiaro. Le tematiche trattate per quanto attuali sono affrontate volutamente con ironia e leggerezza per non appesantire troppo i toni. Una storia piacevole, una commedia divertente ma non troppo.
Vi lasciamo di seguito il trailer originale in italiano del film. Vi auguriamo una buona visione.
VOTO FINALE - 6
6
The Good
- Idea di base
- Seconda parte divertente e scorrevole
The Bad
- Gioca troppo su luoghi comuni
- Prevedibile