I Cinecomics che vorremmo: Spider-Man 2099
Inauguriamo una rubrica dedicata ai fumetti che vorremmo vedere trasposti come cinecomics! Il primo che affrontiamo è lo strepitoso Spider-Man futuristico del 2099
I Cinecomics che vorremmo: Spider-Man 2099. Lo sappiamo e lo vediamo: i cinecomics sono attualmente uno dei generi di maggiore successo. Stiamo tutti attendendo Avengers: Endgame con la salivazione azzerata e la febbre nei confronti dei fumetti al cinema non sembra placarsi. Di conseguenza, moltissimi personaggi finiscono nel mirino degli Studios e attirano l’attenzione di star e produttori. Non c’è nulla di male ed è la dimostrazione di come questo genere letterario abbia una quantità smisurata di frecce nel proprio arco.
Noi di Film Post abbiamo deciso di provare a fare qualche adorabile fan-theory al riguardo. Quali sono le storie, i protagonisti, gli autori che, a nostro parere, meriterebbero l’approdo su grande schermo? Cercheremo di spaziare e di non fermarci soltanto ai brand più noti, Marvel e DC. In più, ci dedicheremo a suggerire nomi di attori e registi che potrebbero, sempre secondo noi, traghettare al cinema questi soggetti. Fateci sapere se l’esperimento incontra il vostro gradimento così sapremo se e come proseguire nell’immediato futuro!
Cinecomics che vorremmo – Spider-Man 2099
Chi di voi ha avuto l’accortezza di restare seduto in sala fino al termine della proiezione di Spider-Man: un nuovo universo lo avrà sicuramente riconosciuto. La scena dopo i titoli di coda, infatti, introduceva una versione futuristica dell’arrampicamuri con un costume strepitoso e un tono meravigliosamente dark. Per poterlo riconoscere serviva una certa conoscenza dei fumetti Marvel ma i fan duri e puri non se lo sono lasciato sfuggire. Quello era lo Spider-Man del 2099, una delle creazioni più stimolanti e brillanti del fumetto mainstream negli anni ’90!
Nel 1992, per festeggiare i trent’anni dell’universo Marvel, la casa editrice pensò di crearne una versione futura ufficiale. Fino a quel momento, infatti, gli autori si erano sbizzarriti nella creazione di futuri alternativi, generando una confusione immane. Sembrava un’ottima idea creare un Marvel Universe fantascientifico che rientrasse nel Canone e al quale tutti avrebbero dovuto attenersi, da lì in poi. Il primo progetto prevedeva una graphic novel firmata da Stan Lee e Jack Kirby (!!) ma non se ne fece nulla. Si decise, quindi, di alzare il tiro e creare una intera linea editoriale ambientata nel 2099. Tante testate con le versioni futuristiche dei personaggi più famosi e tutte interconnesse tra di loro come l’universo a fumetti tradizionale. A conti fatti, la maggior parte di queste nuove controparti risultò piatta e poco interessante… tranne una. Lo Spider-Man del Domani si impose quasi subito come una creazione intelligente e fuori dagli schemi.
Cinecomics che vorremmo – chi è Spider-Man 2099?
Nel 2099, la Alchemax è un gigantesco conglomerato industriale che spadroneggia su una New York sempre più tentacolare. Questa mega-azienda si occupa segretamente di progetti quali il potenziamento genetico di esseri umani per renderli Pirati Aziendali dotati di super poteri. Il dottor Miguel O’Hara è il capo di questo progetto nonostante la giovane età. Brillante e capace quanto arrogante e vanesio, Miguel crede di avere il mondo ai suoi piedi e di potersi permettere qualsiasi cosa. Quando, però, viene costretto a fare un primo test genetico su un soggetto umano che porterà alla morte del candidato si rifiuta di proseguire e decide di abbandonare la Alchemax. Il suo direttore, Tyler Stone, non può permetterlo e così lo inganna, facendogli assumere inconsapevolmente una droga che lo rende immediatamente schiavo.
Per salvarsi da un destino di tossicodipendenza, Miguel decide di sottoporsi proprio all’esperimento di modifica genetica al quale sta lavorando. Peccato che, ovviamente, il processo vada storto e il DNA del dottore venga fuso (in stile La Mosca di Cronenberg) con quello appartenente a uno dei suoi esperimenti: la creazione di un essere con poteri ragneschi simile a un “vecchio” supereroe del secolo precedente. Miguel si ritrova mutato e dotato di incredibili capacità come vista potenziata, artigli retrattili sulle dita per aderire alle pareti e agilità sovrumana. Dopo le prime esitazioni, O’Hara scoprirà che questo nuovo Spider-Man rappresenterebbe uno spauracchio per la Alchemax e si trasforma nel peggior nemico delle mega corporazioni.
Cinecomics che vorremmo – perché Spider-Man 2099?
All’epoca della nascita di Spider-Man 2099, ciò che colpì i lettori e gli addetti ai lavori fu la sua spregiudicatezza. In realtà, era logico aspettarselo da uno scrittore come Peter David, penna strepitosa della Marvel anni 80-90 e fautore di magnifici cicli di Spidey e Hulk (tra i tanti). Mentre gli altri autori impegnati in questo universo narrativo si erano limitati a riadattare le caratteristiche degli eroi classici in un contesto futuristico, David aveva giocato totalmente di contropiede. Il suo Spider-Man era l’esatto opposto di quello tradizionale! Dove Peter Parker era timido, gentile, sfigato ecco che Miguel O’Hara era arrogante, vanesio, egocentrico e vincente. Nell’istante in cui acquisiva i poteri, Parker decideva di metterli al servizio del bene mentre Miguel ne individuava subito la portata anarchica ai danni del capitalismo che lo aveva tradito così ferocemente.
Sappiamo che questo personaggio potrebbe apparire nel sequel di Spider-Man: un nuovo universo e la cosa ci renderebbe felici ma quel film è un prodotto Sony. In realtà, quello che noi vorremmo vedere è un film Live Action di Spidey 2099 inserito nel Marvel Cinematic Universe! Perché? Beh, per tanti motivi.
- I film del MCU hanno affrontato il Passato, stanno affrontando il Presente, sono andati nello spazio più profondo… ma non ci hanno ancora mostrato il Futuro. Sarebbe una variazione stimolante e capace di conferire freschezza al franchise. In più, il successo di Miles Morales nel sopracitato cartoon ha dimostrato che il pubblico potrebbe amare uno Spider-Man che non sia Peter Parker.
- Una caratteristica efficace in queste produzioni è quella di trattare uno o più personaggi insieme al loro background di appartenenza, in modo da caratterizzarli entrambi. James Gunn ha narrato i Guardiani della galassia e la Marvel cosmica; Scott Derrickson ha narrato il Dottor Strange e la Marvel magica… questa sarebbe l’occasione per narrare lo Spidey 2099 e la Marvel futuristico-cyberpunk.
Cinecomics che vorremmo – chi potrebbe occuparsi di Spider-Man 2099?
Forse alcuni di voi avranno notato che, sostanzialmente, abbiamo parlato poco di Cinema vero e proprio in questo pezzo. Così vogliamo chiudere tramutandoci in fanboys e cercando di pensare chi potrebbe occuparsi di Spider-Man 2099 se dovesse diventare un vero film! Sul fronte registico, ammettiamo che pagheremmo oro pur di vedere Neill Blomkamp dirigere una pellicola come questa! D’altronde Neill è un grande regista di fantascienza e la sua è sempre una Sci-Fi Politica, elemento che si sposa perfettamente con questo Supereroe anti-corporation. Il problema, però, sarebbe il suo stile estremamente personale che mal si adatta a quello Marvel. Forse la nostra scelta ricadrebbe su Alex Proyas, già autore di un leggendario cinecomic come Il Corvo (1994) ma anche di quel gioiellino di Dark City (1998). Un regista che non ha problemi né a lavorare con gli Studios né a creare mondi dal nulla.
Sì… ma chi potrebbe interpretare Miguel O’Hara? Il personaggio è mezzo irlandese e mezzo messicano, non sarebbe male trovare qualcuno che possa suggerire questo mix etnico. Una scelta brillante in tal senso sarebbe Diego Luna che ha recentemente dimostrato con Rogue One di sapersela cavare sul fronte action-fantascientifico. Oltretutto, la sua presenza è confermata in una delle prossime serie TV di Star Wars quindi, sostanzialmente, sarebbe già su libro paga della Disney! Un volto noto ma non troppo, un valido attore e ancora abbastanza giovane da sostenere un potenziale franchise. Noi siamo fermamente convinti che uno Spider-Man 2099 interpretato da lui potrebbe essere qualcosa che vorremmo davvero vedere.