La vera storia di Pocahontas: cosa si cela dietro il classico Disney
Qual è la storia vera di Pocahontas, la donna che ha ispirato il classico Disney?
Pocahontas storia vera. Come molti sapranno, i film Disney si sono spesso ispirati a storie folkloristiche, a romanzi, a fiabe più o meno note. Nella maggioranza dei casi, c’è stata la magica mano Disney che ha riscritto e ridisegnato il finale cercando disperatamente un happy ending che nella versione originale era tutt’altro che happy. Basti pensare a “La sirenetta”, dove Ariel non diventa schiuma del mare – come immaginato dai fratelli Grimm – ma riesce a sposare il suo amato Eric. Ma torniamo a noi. Talvolta, l’ispirazione per alcuni film d’animazione è nata da vicende realmente accadute. E’ il caso di Pocahontas. Ma qual è la storia vera di Pocahontas?
Sarebbe interessante capire quanto c’è di vero e quanto di immaginato nella vicenda della “selvaggia” più nota del cinema, innamoratasi di uno dei coloni che voleva conquistare la sua amata terra. Davvero Pocahontas ha salvato John Smith? Davvero si erano innamorati? Ma allora perché nel sequel non si corona il loro amore? Parleremo di tutto ciò e molto di più, per confrontare la storia vera di Pocahontas e la finzione cinematografica; ripercorrendo brevemente la vicenda presente nei due film e confrontarla con la realtà dei fatti.
Pocahontas storia vera: il film Disney del 1995
È il 1995 quando la figura e la storia di Pocahontas diventano note al grande pubblico. È il 1607, nel pieno fermento delle conquiste del “nuovo mondo”: una spedizione inglese sta infatti per approdare su una di quelle terre misteriose e selvagge. La spedizione è guidata dal Governatore Ratcliffe, una “gazza ladra” affamata di ricchezza e priva di scrupoli; e tra i suoi uomini c’è l’esperto capitano John Smith.
In quelle terre da conquistare è presenta la tribù dei Powhatan, e Pocahontas è proprio la figlia del capo tribù, Powathan. Parallelamente ai terribili conflitti tra i coloni e gli indigeni, sboccia l’inaspettato amore tra la ragazza e John Smith. Durante il loro primo bacio, le due storie parallele che avevano guidato al storia fino a quel momento si scontrano brutalmente. Scoperti da Kocoum, futuro sposo di Pocahontas, l’uomo aggredisce John; venendo immediatamente colpito ed ucciso da Thomas, un colono della missione.
John Smith viene condannato a morte dal padre stesso di Pocahontas, portando ad un’insurrezione della colonia di inglesi. Long story short. Pocahontas salva John, spiegando come la sua uccisione non possa salvare la sua tribù. John viene graziato, ma quando Ratcliffe proverà a sparare a Powathan, John si sacrificherà per salvarlo, prendendo il proiettile al posto suo. L’unica cura per lui sembra essere quella di tornare a Londra, così lui e Pocahontas si salutano con la speranza di incontrarsi nel futuro e, chissà, coronare il loro amore.
Pocahontas storia vera: Pocahontas II – Viaggio nel nuovo mondo
Nel 1998 viene prodotto il sequel di Pocahontas in direct-to-video, ovvero solo per il mercato home video. Il film inizia con la presunta uccisione di John Smith per mano di Ratcliffe, notizia che raggiunge anche la tribù dei Powhatan. Essi vengono raggiunti dal marinaio John Rolfe, che vuole convincere Powhatan a venire in Inghilterra con lui. Al rifiuto dell’uomo, Pocahontas prende il suo posto ed approda a Londra.
Pocahontas, su proposta di Ratcliffe, viene invitata al Gran Ballo; accompagnata da John Rolfe. Il ballo si concluderà tragicamente: Pocahontas verrà arrestata da re Giacomo, proprio come Ratcliffe aveva programmato nel suo crudele piano. Tuttavia, John Rolfe – che intanto si è innamorato della ragazza – riesce a liberarla, aiutato da John Smith che in realtà è ancora vivo. Questo mette i bastoni tra le ruote a Ratcliffe, che aveva pianificato di liberarsi di Pocahontas e Smith per tornare dai Powhatan per impossessarsi dell’oro.
Smith e Rolfe combatteranno con l’uomo, facendolo infine arrestare. Ma è qui che ha inizio la “battaglia” più dura: quella per il cuore di Pocahontas. Felice per il ritorno di Smith, alla fine lei decide di tornare dalla sua gente assieme a John Rolfe; troncando per sempre il sogno d’amore che lei e Smith avevano alimentato nel primo film.
Pocahontas storia vera: il rapporto con John Smith
L’excursus dei film è stato necessario per poter confrontare la finzione (o realtà?) cinematografica con i fatti nudi e crudi. Innanzi tutto, quando nel 1607 i coloni invasero la tribù Powathan in Virginia, Pocahontas aveva tra i 10 ed i 12 anni; pertanto è abbastanza improbabile che lei e John Smith abbiano vissuto l’amore travolgente che ha caratterizzato la pellicola.
Tuttavia, il capo colono John Smith di Jamestown fu effettivamente catturato e messo a morte da un gruppo di cacciatori Powhatan. E qui abbiamo un’analogia tra film e realtà: l’intervento di Pocahontas gli salvò la vita. Questo racconto, tratto dalla “Lettera alla regina Anna” scritta da Smith stesso, è l’unica testimonianza sull’accaduto. Per i secoli successivi, la veridicità di quanto dichiarato dal colono è stato messa spesso in discussione; ma probabilmente è destinata a rimanere per sempre un mistero.
Indipendentemente dalla veridicità di quanto dichiarato, ci fu effettivamente un evento scatenante che rese amichevole il rapporto tra la colonia di Smith e la tribù. Ciò che ruppe l’equilibrio creatosi fu un accadimento avvenuto solo un anno dopo, nel 1608. I coloni vennero invitati dagli indigeni, che però pianificavano di ucciderli: Pocahontas avvertì Smith, intimandogli di fuggire. L’anno successivo, un’altra analogia tra film e realtà. Smith, ferito con della polvere da sparo, dovette tornare in Inghilterra a curarsi. Pocahontas lo credette morto per numerosi anni, fino a quando arrivò in Inghilterra moltissimo tempo dopo.
Pocahontas storia vera: ciò che la Disney non ha raccontato
Nel 1613, Pocahontas non risiedeva più nella tribù di Powathan, ma nel villaggio dei Patawomeck. Due coloni inglesi, scoperta la presenza della ragazza, la catturarono con lo scopo di scambiarla con alcuni prigionieri inglesi ed alcuni armi ed utensili presi in ostaggio da capo Powathan. Per un intero anno, quindi, Pocahontas fu trattenuta a Henricus, dove venne convertita al cristianesimo, venne battezzata ed infine il suo nome venne cambiato in Rebecca.
In questo frangente, il rapporto tra Pocahontas ed il padre si incrinò; dal momento che la ragazza – in seguito all’ulteriore conflitto tra i coloni e i Powathan – dichiarò di preferir vivere con gli inglesi anziché con la sua tribù. Proprio durante questo lungo soggiorno di prigionia/conversione, Pocahontas conobbe infatti John Rolfe.
Pocahontas storia vera: il rapporto con John Rolfe
John Rolfe era vedovo di una donna inglese, e molto coinvolto nella colonizzazione nel nuovo mondo grazie alla proficua piantagione di tabacco cui si stava dedicando in Virginia. Rolfe si innamorò perdutamente di lei, con la speranza di poterle salvare l’anima: John era infatti molto religioso, e pertanto molto combattuto verso l’amore di una donna “pagana”.
Naturalmente si sposarono dopo la conversione della donna, dopo il quale prese il nome di “Lady Rebecca”. Pocahontas diede alla luce anche un bambino, Thomas Rolfe, nato nel 1615. Non è difficile da immaginare, ma naturalmente la loro unione portò ad un periodo di pace commerciale tra i coloni ed i Powathan.
Pocahontas divenne inoltre una testimonianza di come i nativi del nuovo mondo potessero essere “educati” al modo di fare inglese. Tristemente, è contro questa idea che Pocahontas cantava nella canzone “i colori del vento”; ma nella realtà dei fatti fu questa sorta di addomesticamento a portare la donna ad una grande popolarità tra il 1616 ed il 1617.
Pocahontas storia vera: il lieto fine che non esiste
Dal 1616, i Rolfe iniziano a viaggiare per tutta l’Inghilterra, per portare appunto la testimonianza dell’addomesticamento spirituale di Rebecca/Pocahontas. Durante questa sorta di tour, Pocahontas scoprì che John Smith era ancora vivo. Dopo qualche tempo si incontrarono e Pocahontas lo chiamò “padre”, perché lui aveva chiamato Powhatan padre quando era andato nella loro tribù; pertanto – ora che lei si trovava in Inghilterra – doveva fare la stessa cosa nei sui confronti.
Nel 1617, dopo diversi incontri importanti in tutta l’Inghilterra, i Rolfe erano pronti a ritornare alla tribù di Pocahontas. Tuttavia, poco prima di salpare, la donna si ammalò. Forse si trattava di polmonite o tubercolosi, ma in ogni caso fu un male così brutale da portarla alla morte. Il funerale avvenne nella chiesa di San Giorgio a Gravesend, nel Kent; dove in suo ricordo è presente una statua di bronzo a grandezza naturale.