Dune: tutto quello che sappiamo sul film di Denis Villeneuve
Contesto, dettagli e anticipazioni del nuovo attesissimo film di Denis Villeneuve
C’è molta attesa per Dune, nuovo adattamento cinematografico firmato da Denis Villeneuve dell’omonimo romanzo fantascientifico di Frank Herbert del 1965. Le riprese si sono concluse ormai da diversi mesi e sono state diffuse da poco anche le prime immagini dell’interprete protagonista, il giovane e talentuoso Timothée Chalamet. Un progetto ambizioso e impegnativo, soprattutto se si pensa alla complessità della materia trattata e ai precedenti tentativi di portare sullo schermo l’epopea fantascientifica di Herbert. Vedremo più avanti nel corso del nostro articolo come la trasposizione cinematografica del romanzo abbia avuto per Hollywood le caratteristiche di un’impresa. Un’impresa non sempre riuscita, una sfida non facile da vincere.
Anche per questa ragione le aspettative nei confronti dell’opera del regista di Arrival e Blade Runner 2049 sono particolarmente alte. Denis Villeneuve – regista e sceneggiatore di Dune – si è sempre professato un grande appassionato dell’opera di Frank Herbert; accaparrarsi i diritti di una nuova trasposizione del primo capitolo del Ciclo di Dune è stato un primo successo. Warner Bros. e Legendary Pictures hanno creduto nel progetto e saranno loro a distribuire il film. Dune dovrebbe uscire negli Stati Uniti il 18 dicembre 2020; non è possibile tuttavia escludere rinvii a causa dell’attuale situazione legata alla pandemia in corso. In attesa di assistere al risultato di questo affascinante progetto, vediamo insieme tutto quello che sappiamo.
Indice
- Il romanzo di Frank Herbert
- Prima di Villeneuve: Jodorowsky, Scott, Lynch
- Trama e struttura del film
- Un cast stellare: Timothée Chalamet è Paul Atreides
- Gli altri interpreti
- Cosa aspettarsi aspettando Dune
Il romanzo di Frank Herbert – Dune, cosa sappiamo
Dune è il primo dei sei romanzi che insieme formano la parte originaria del Ciclo di Dune, serie di opere fantascientifiche scritte da Frank Herbert tra il 1965 e il 1985. Al Ciclo di Dune hanno fatto seguito altre serie ambientate nello stesso universo, che portano la firma del figlio di Frank Herbert, Brian, e di Kevin J. Anderson. In origine, il romanzo viene pubblicato in due parti – Dune World e The Prophet of Dune – sulla rivista Analog, tra il 1963 e il 1965. Nel 1965 appare in un unico volume col titolo di Dune; il successo già ottenuto su Analog viene ulteriormente confermato. Il romanzo vende dodici milioni di copie e fa ottenere ad Herbert i due massimi riconoscimenti nell’ambito della letteratura fantascientifica: il premio Hugo e il premio Nebula.
Opera visionaria complessa dal punto di vista stilistico e densa di tematiche e riflessioni, Dune viene considerato dai critici letterari il primo esempio di fantascienza ecologica. Questo soprattutto per via delle considerazioni profonde sul rapporto di interdipendenza tra l’attività umana e l’ambiente, pensato in termini di ecosistema. Non solo: in Dune ci sono riflessioni a livello politico e sociale, il tutto arricchito da un grande approfondimento psicologico dei personaggi sia come individui che come parte di una comunità. Non è semplice riassumere un’opera complessa come Dune e non è questa la sede adatta per farlo. Tuttavia, già da questi semplici cenni si comprende facilmente perché l’universo di Dune eserciti un così grande fascino sul mondo del cinema. Una storia universale che ha profondamente influenzato la fantascienza e che ancora oggi è foriera di riflessioni attuali.
Prima di Villeneuve: Jodorowsky, Scott, Lynch
Con un portato narrativo così ricco e simbolico non sorprende che molti grandi nomi di Hollywood abbiano tentato di trasporre sul grande schermo l’epopea visionaria di Herbert. Se George Lucas ha ammesso più volte di aver attinto a piene mani al patrimonio di Dune, nel 1975 Alejandro Jodorowsky tentò di portare al cinema un ambizioso adattamento del romanzo di Frank Herbert. Il film – che non vide mai la luce – sarebbe dovuto durare tre ore e avrebbe dovuto coinvolgere gli esponenti di maggior spicco nel panorama culturale dell’epoca. Le musiche affidate ai Pink Floyd, Orson Welles e Salvador Dalì nel cast, le scenografie di Moebius e Hans Ruedi Giger.
Tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80, Dino De Laurentiis ingaggiò Ridley Scott per una trasposizione cinematografica di Dune. Il regista abbandonò il progetto nel 1981; lavorò su tre bozze della sceneggiatura, ma la pre – produzione troppo lunga e l’ipotesi di una realizzazione ancor più lunga lo portarono a desistere. Il progetto dell’adattamento andò in porto con un giovane David Lynch nel 1984. Il risultato finale del film – con protagonista Kyle MacLachlan al suo vero debutto sul grande schermo – si distaccava moltissimo dal romanzo di Herbert. La versione di Lynch fu duramente criticata e lo stesso regista ne prese le distanze, sostenendo che la sua visione di partenza fosse stata ampiamente svilita. Alla luce di tutto questo, ecco che l’attesa per Dune di Denis Villeneuve aumenta in maniera esponenziale.
Trama e struttura del film – Dune, cosa sappiamo
L’intento di Denis Villeneuve – profondo conoscitore dell’opera di Herbert – è quello di riportare sul grande schermo e rendere al meglio la ricchezza e la complessità del romanzo del 1965. Proprio perché il primo capitolo del Ciclo di Herbert è un’opera densa sia nei contenuti che nello stile, il regista ha confermato la necessità di dividere il suo Dune in due parti. Una scelta differente da quella operata da Lynch nel 1984 che – per condensare la narrazione in poco più di 130 minuti di durata – dovette sacrificare alcune parti presenti nel romanzo. Villeneuve non ha nemmeno escluso la possibilità di poter realizzare più di due film; questo per garantire il giusto respiro e la giusta attenzione alla complessità del soggetto di partenza.
Alla luce di questo, passando alla trama, possiamo anticipare che Dune seguirà le vicende e l’ascesa di Paul Atreides. Paul è figlio di Leto Atreides e membro della famiglia che lotta con i rivali Harkonnen per il dominio del pianeta desertico Arrakis. Questo luogo inospitale è il più importante nell’universo in quanto unica fonte del melange, sostanza che in alcuni soggetti predisposti può conferire la capacità di vedere nel futuro. In questo primo Dune vedremo quindi le vicende delle due famiglie rivali, le lotte e le macchinazioni di cui si renderanno protagoniste e le tappe evolutive della figura del giovane Paul Atreides.
Un cast stellare: Timothée Chalamet è Paul Atreides
Primo nome di spicco nel cast è proprio quello di Timothée Chalamet nel ruolo principale. Vedremo nel paragrafo successivo come il giovane attore di Chiamami col tuo nome sia parte di un cast di alto livello e degno del migliore hype. Chalamet è uno dei giovani attori più talentuosi e apprezzati Hollywood e la sua scelta per il ruolo di Paul Atreides sembra proprio perfetta. Timothée Chalamet ha 22 anni – due in meno di Kyle MacLachlan quando interpretò lo stesso ruolo nell’adattamento di Lynch – ed è considerato in maniera unanime molto più adatto per il ruolo di Paul rispetto al suo predecessore.
Lo stesso Chalamet si è dichiarato più volte entusiasta di aver avuto l’occasione di interpretare un ruolo così particolare, diretto da un regista importante all’interno di un progetto impegnativo e complesso. Un ulteriore traguardo di livello in una carriera già costellata di successi. In una sua dichiarazione a Vanity Fair, Chalamet ha sottolineato quanto sia sin da subito rimasto colpito dall’“appeal immediato di Paul”. L’attore ha parlato di Dune come del viaggio di un antieroe che in una “storia di fondazione di un nuovo mondo” inizialmente è restio a lanciarsi nell’avventura che farà di lui un grande condottiero. Nel corso del film scopriremo quali sono le straordinarie doti innate di Paul ed assisteremo alla sua evoluzione a tutto tondo. Una prova cruciale per Chalamet; tutto fa pensare che la giovane star sarà perfettamente in grado di superarla.
Gli altri interpreti
Proseguiamo con le anticipazioni su Dune soffermandoci sugli altri grandi nomi che compongono il cast, a cominciare da Rebecca Ferguson nel ruolo di Lady Jessica. L’attrice di Doctor Sleep e Mission Impossible vestirà i panni della madre di Paul; sul suo ruolo è lo stesso Villeneuve a fornirci qualche indicazione. Pare che l’arco narrativo di Lady Jessica sarà molto più ampio e approfondito perfino rispetto al romanzo; lo stesso discorso sarà applicabile anche agli altri personaggi femminili. Oscar Isaac – già visto negli episodi VII, VIII e IX di Star Wars – sarà invece Leto Atreides, il padre di Paul.
Uno dei villain principali della storia, Vladimir Harkonnen, avrà invece il volto di Stellan Skarsgård. Anche per quanto riguarda la caratterizzazione di questo personaggio ci vengono in aiuto le dichiarazioni dirette di Villeneuve. Il regista ha affermato di aver voluto dare un taglio tutto nuovo e personale a Vladimir Harkonnen. Altra curiosità: Skarsgård interpreterà la sua parte con costumi particolari e un make – up prostetico particolarmente d’effetto. Jason Momoa interpreterà quello che lui stesso ha definito un personaggio grandioso e “una sorta di Han Solo del gruppo”; si tratta del guerriero ribelle Duncan Idaho. Non è finita qui: Javier Bardem vestirà i panni del capo della tribù dei Fremen mentre Zendaya quelli di una ragazza molto importante per Paul. Nel cast vedremo anche Dave Bautista, Josh Brolin e Sharon Duncan – Brewster.
Cosa aspettarsi aspettando Dune
Alla luce di tutti gli elementi che abbiamo visto insieme nel nostro articolo, c’è abbastanza materiale per crearsi delle aspettative piuttosto alte. Quel che è certo è che questo per Denis Villeneuve è un progetto particolarmente importante: lui stesso ha dichiarato che si tratta della realizzazione di un suo sogno. Sicuro è anche che questo primo film sarà una pellicola molto diversa dallo sfortunato adattamento di David Lynch. Sappiamo che si tratta di una trasposizione abbastanza fedele; non mancheranno tuttavia trovate originali frutto della visione personale di un regista che sa perfettamente come muoversi nel genere fantascientifico.
Uno degli aspetti più interessanti – sul piano stilistico e narrativo – del romanzo di Frank Herbert è la costruzione dell’intreccio, soprattutto per ciò che concerne i dialoghi. Ciascuno scambio tra i protagonisti è un botta e risposta di idee che si prestano a diversi piani di lettura spesso simbolici. Fondamentale in quest’ottica il ruolo del lettore, costantemente chiamato a leggere fra le righe. Un elemento la cui difficoltà non è da sottovalutare in una trasposizione cinematografica. Sperando che l’uscita di Dune non venga rimandata a causa della pandemia, non resta che aspettare fino a dicembre. Vedremo se il romanzo di Herbert troverà finalmente la sua giusta collocazione sul grande schermo. E vedremo, in ultima analisi, come Denis Villeneuve ha sfruttato la sua poetica per dar vita al suo sogno.